Nuova definizione agevolata anche per chi non ha pagato le rate della rottamazione ter

Rosy D’Elia - Fisco

Accesso libero alla nuova definizione agevolata delle cartelle per i decaduti della rottamazione ter: tregua fiscale, quindi, anche per chi non ha pagato le rate previste, a prescindere dalla motivazione. Il chiarimento nella nota AdER del 10 febbraio

Nuova definizione agevolata anche per chi non ha pagato le rate della rottamazione ter

Anche i decaduti della rottamazione ter possono accedere alla nuova definizione agevolata delle cartelle prevista dalla Legge di Bilancio 2023.

A precisarlo è l’Agenzia delle Entrate Riscossione con una notizia pubblicata il 10 febbraio proprio per rispondere alle numerose richieste di chiarimento.

Via libera, dunque, anche per chi non ha pagato le rate in calendario: non importa quale sia la ragione.

Nuova definizione agevolata anche per chi non ha pagato le rate della rottamazione ter

La Legge di Bilancio 2023 offre la possibilità di pagare in forma agevolata i debiti affidati in riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se questi ultimi sono compresi in precedenti rottamazioni decadute per mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del relativo precedente piano di pagamento.

L’Agenzia delle Entrate Riscossione lo aveva sottolineato già nelle prime istruzioni fornite sulla novità della tregua fiscale 2023.

Per rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità fiscali e del lavoro è possibile iscriversi gratuitamente al canale YouTube di Informazione Fiscale:


Iscriviti al nostro canale

Ma torna sul tema con una notizia ad hoc pubblicata il 10 febbraio 2023 per chiarire più nel dettaglio le indicazioni da seguire:

“La Legge di Bilancio per il 2023 (Legge n. 197/2022) consente anche a coloro che hanno aderito alla Rottamazione-ter, a prescindere se in regola con i pagamenti, di presentare domanda per accedere alla nuova Definizione agevolata (Rottamazione-quater) che prevede, oltre alla cancellazione delle sanzioni e degli interessi di mora, anche la cancellazione degli interessi iscritti a ruolo e dell’aggio”.

Cosa vuol dire nella pratica? A rispondere è sempre l’AdER. Anche coloro che, ad esempio, non sono riusciti a pagare le rate della rottamazione ter per il 2022 entro le date di scadenza fissate possono presentare domanda per beneficiare della nuova definizione agevolata. Non importa quale sia il motivo del mancato versamento.

Chi non ha pagato vecchie rate può presentare domanda per la rottamazione delle cartelle 2023

Dal 20 gennaio scorso è attivo sul portale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione il servizio online per presentare domanda di adesione alla rottamazione delle cartelle 2023 e accedere ai seguenti benefici:

  • pagamento delle somme dovute a titolo di capitale e spese per procedure esecutive e diritti di notifica, senza corrispondere interessi e sanzioni, interessi di mora e aggio (per le multe stradali e le altre sanzioni amministrative la definizione agevolata si applica solo agli interessi, comunque denominati, e alle somme maturate a titolo di aggio.);
  • versamento delle somme dovute in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2023 o con un piano di rateazione di 5 anni.

Chi intende usufruire della nuova definizione agevolata dei debiti che risultano dai carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, compreso chi non ha pagato le rate della rottamazione ter, deve inoltrare la richiesta entro la scadenza del 30 aprile 2023.

Ci sono due modalità per procedere sul portale AdER:

  • autenticandosi tramite le credenziali SPID, CIE e Carta Nazionale dei Servizi, è possibile compilare l’apposito form con i seguenti dati: nel modulo devono essere indicate le cartelle/avvisi per i quali si intende beneficiare delle misure introdotte dalla Definizione agevolata e quindi anche quelli già inseriti in precedenti rottamazioni e il numero di rate in cui dividere il pagamento dell’importo;
  • è possibile, poi, effettuare la compilazione anche senza effettuare l’accesso, ma in questo caso è necessario allegare un documento di riconoscimento e specificare l’indirizzo e-mail, per ottenere la ricevuta della domanda di adesione.

Per diversi carichi si possono presentare anche più domande, ma sempre fino al 30 aprile 2023.

Ricevute le richieste, l’Agenzia delle Entrate Riscossione invia entro il 30 giugno 2023 la comunicazione con l’esito della domanda, il valore delle somme dovute ai fini della definizione agevolata e i bollettini di pagamento in base al piano di rate scelto in fase di adesione.

In caso di scarto della domanda, si riceverà invece la motivazione del mancato accoglimento.

Ulteriori dettagli sull’accesso alla rottamazione delle cartelle 2023 sono contenuti nelle FAQ, risposte a domande frequenti, pubblicate il 20 gennaio.

Agenzia delle Entrate Riscossione - FAQ Definizione agevolata Legge n. 197/2022
Risposte a domande frequenti sulla rottamazione delle cartelle 2023: testo aggiornato al 20 gennaio

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network