Cos'è e come funziona il bonus pubblicità? Non solo per il 2018, ma anche per il 2019 e per gli anni a seguire si potrà richiedere il credito d'imposta per gli investimenti pubblicitari. Tutti i requisiti richiesti ad imprese e professionisti e le regole per fare domanda.
Cos’è e come funziona il bonus pubblicità? Il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari operativo dal 2018 è stato rifinanziato e reso strutturale. Per le imprese ed i professionisti il 2019 rappresenta un nuovo anno utile per accedere all’agevolazione.
È stata la legge di conversione del DL n. 59/2019 a rendere strutturale il bonus pubblicità, fissando al 31 ottobre il termine ultimo per fare domanda.
Al netto delle novità, per le quali rimandiamo all’articolo dedicato per approfondire, è bene riepilogare di seguito quali sono requisiti e regole per poter richiedere il bonus pubblicità 2019.
Nel periodo d’avvio dell’agevolazione, è stato il Dipartimento Informazione ed Editoria con una serie di FAQ pubblicate sul proprio portale istituzionale a spiegare nel dettaglio cos’è e come funziona il nuovo incentivo per i titolari di partita IVA.
Il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari effettuati su radio, TV, stampa periodica cartacea o online, spetta nella misura del 75% della spesa incrementale sostenuta.
Fino al 2018, l’agevolazione riconosciuta era pari al 90% della somma spesa per PMI e startup innovative.
Tale differenziazione viene meno a partire dal 2019, e l’importo percentuale del credito d’imposta riconosciuto sul totale dell’investimento è pari al 75% per tutti.
Per accedere al bonus pubblicità bisognerà presentare domanda all’Agenzia delle Entrate dal 1° al 31 ottobre 2019, scadenza prevista per la richiesta di accesso all’incentivo.
A partire dal 2020, salvo ulteriori modifiche, tale termine sarà fissato dal 1° al 31 marzo di ciascun anno.
Approfondiamo di seguito tutte le regole per beneficiare del bonus pubblicità, requisiti e spese ammesse all’agevolazione sugli investimenti incrementali secondo quanto stabilito dal decreto attuativo.
Bonus pubblicità: regole e requisiti per richiedere l’agevolazione
Possono fare domanda e richiedere il bonus pubblicità i soggetti titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo, nonché gli enti non commerciali, che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie di valore incrementale rispetto a quanto effettuato nell’anno precedente sugli stessi mezzi di informazione.
Per richiedere il bonus pubblicità, quindi, sarà necessario che l’investimento in pubblicità superi almeno dell’1% il valore di quello dell’anno precedente.
È questo uno dei requisiti principali per accedere all’agevolazione e, così come chiarito in una delle FAQ del Dipartimento, non possono richiedere il credito d’imposta i titolari di partita IVA con investimenti pubblicitari pari a zero nell’anno precedente, anche se si tratta di imprese neo-costituite.
Per poter beneficiare dell’agevolazione nel 2018, così come nel 2019 e negli anni a seguire, è quindi necessario che l’investimento abbia carattere incrementale, ovvero che sia superiore almeno dell’1% ad analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente. Per determinare l’incremento dell’investimento si prenderà come riferimento il totale degli investimenti effettuati, rispetto all’anno precedente.
Bonus pubblicità: gli investimenti ammessi all’agevolazione
Sulla spesa incrementale sostenuta dall’impresa o dal lavoratore autonomo l’importo del credito d’imposta spettante a partire dal 2019 sarà pari al 75% per tutte le imprese, comprese PMI e startup innovative.
L’importo di spesa che potrà essere ammesso al bonus pubblicità riguarda gli investimenti incrementali relativi all’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali su quotidiani e periodici nazionali e locali, anche online, ovvero effettuati nell’ambito della programmazione di tv o radio analogiche e digitale.
Rientrano tra le spese ammesse all’agevolazione esclusivamente quelle relative ad investimenti pubblicitari effettuati su giornali ed emittenti editi da imprese titolari di testata giornalistica regolarmente iscritta presso il Tribunale competente ed, inoltre, dotate della figura di direttore responsabile.
Non rientrano, invece, tra le spese ammissibili quelle relative all’acquisto di spazi destinati a servizi particolari; ad esempio: televendite, servizi di pronostici, giochi o scommesse con vincite di denaro, di messaggeria vocale o chat-line con servizi a sovraprezzo.
L’importo sul quale calcolare il credito d’imposta dovrà essere considerato al netto delle spese accessorie, dei costi di intermediazione e di ogni altra spesa diversa all’acquisto dello spazio pubblicitario, anche se ad esso funzionale o connesso.
Bonus pubblicità su testate online: i chiarimenti del Dipartimento
Il bonus pubblicità può essere richiesto anche in merito agli investimenti effettuati su testate online, senza che queste rispettino particolari requisiti. A chiarirlo è stato il Dipartimento Informazione ed Editoria, chiamato a fornire indicazioni più chiare sulle regole previste dal decreto attuativo.
In sostanza, il Dipartimento ha chiarito il richiamo ai requisiti delle testate digitali previsti dal decreto legislativo n. 70/2017 ha il fine soltanto di richiamare cosa si intende per editoria online.
Non è necessario quindi che le testate digitali rispettino specifici requisiti in merito “alla tecnologia dell’edizione digitale ed alla sua fruibilità e multimedialità”, e alla “circostanza che i contenuti dell’edizione digitale siano fruibili, in tutto o in parte, a titolo oneroso”.
Per ulteriori dettagli i lettori possono far riferimento all’articolo dedicato.
Domanda bonus pubblicità: scadenza il 31 ottobre 2019
Per la fruizione del credito d’imposta riconosciuto per gli investimenti pubblicitari incrementali sarà necessario inviare apposita comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate, seguendo le istruzioni per la compilazione del modello indicate dal Dipartimento e le regole previste dal decreto attuativo.
Per il 2019, il modulo dovrà essere trasmesso in modalità telematica dal 1° al 31 ottobre.
Modulo di domanda e istruzioni sono stati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate.
Il credito d’imposta riconosciuto potrà essere utilizzato in compensazione e concorre alla base imponibile ai fini Irpef e Irap.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus pubblicità: requisiti, regole e importo dell’agevolazione