Il decreto Milleproroghe 2025 prevede diverse novità: dalle polizze catastrofali per le imprese ai contratti a termine
Quali sono le novità previste dal decreto Milleproroghe 2025?
Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri il decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di termini normativi arriva in Gazzetta Ufficiale.
Si tratta del canonico decreto Milleproroghe che il Governo adotta ogni anno nel mese di dicembre per allungare le scadenze di misure che altrimenti decadrebbero a fine anno.
Dalla proroga per l’obbligo di assicurazione delle imprese contro le catastrofi naturali al rinnovo dei contratti a termine con causali meno rigide: le novità in arrivo.
Trova spazio nel testo anche la proroga dell’aggiornamento biennale delle sanzioni stradali.
Decreto Milleproroghe 2025: le novità nel testo ufficiale
Proroga per l’obbligo di assicurazione contro catastrofi naturali
Il nuovo decreto Milleproroghe per il 2025, approvato dal Consiglio dei Ministri a inizio dicembre, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Sono diversi i provvedimenti previsti dal DL n. 202/2024.
Tra i provvedimenti più rilevanti che hanno trovato spazio nel testo finale, c’è la proroga dell’obbligo di assicurazione per le imprese contro i rischi da catastrofi naturali.
Una novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 ma per la quale si attende ancora il decreto attuativo, da adottare, secondo la norma originale, entro fine anno.
Il DL Milleproroghe prevede l’estensione di tale termine al 31 marzo 2025.
Sono tenute a stipulare contratti assicurativi le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia per coprire eventuali danni di terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali.
Novità per i contratti a termine
Importanti novità sono in arrivo anche sul fronte dell’occupazione. Il decreto Milleproroghe prevede l’estensione anche al 2025 della possibilità per le aziende private di rinnovare i contratti a tempo determinato con causali meno rigide.
Nello specifico viene prorogata la misura introdotta dal decreto lavoro del 2023 che consente di stipulare contratti a termine per più di 12 mesi (ma non oltre i 2 anni) in caso di esigenze specifiche di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti.
Il termine per l’applicazione era stato fissato al prossimo 31 dicembre dal decreto Milleproroghe 2024. La modifica prevede lo slittamento del termine al 31 dicembre 2025.
Rinvio del regime IVA per il terzo settore
Secondo quanto previsto dal decreto Milleproroghe a slittare è anche l’applicazione del nuovo regime IVA per gli enti associativi.
La decorrenza del nuovo regime di esenzione passa dal 1° gennaio 2025 al 10 gennaio 2026.
ETS, ASD e SSD quindi averanno un anno di tempo in più per passare dal regime di esclusione a quello di esenzione IVA e prepararsi a nuovi adempimenti quali ad esempio l’apertura della partita IVA e la dotazione del registratore di cassa.
Proroga per i sostegni al turismo
Novità in arrivo anche per le imprese del settore turistico. Il decreto approvato in CdM prevede la proroga di alcune agevolazioni.
Si tratta dei contributi a fondo perduto a sostegno del turismo nei comuni ubicati all’interno di comprensori e delle aree sciistiche della dorsale appenninica, esteso al 31 marzo 2025.
Inoltre, si differisce al 31 dicembre 2025 il termine ultimo per la conclusione di specifici interventi realizzati dagli operatori turistico-ricettivi per il potenziamento dell’offerta turistica, i quali che potranno godere di un contributo sotto forma di credito d’imposta fino all’80 per cento delle spese sostenute.
Agli stessi soggetti è riconosciuto anche un contributo a fondo perduto non superiore al 50 per cento delle spese sostenute per specifici interventi, comunque nel limite massimo di 100.000 euro.
Prevista l’estensione al 2025 anche per le procedure autorizzative per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili ubicati in strutture turistiche o termali, purché fuori dei centri storici e non soggette a tutela.
Nessun aumento fino al 2026 per le multe stradali
Gli importi delle multe stradali non aumenteranno fino al 1° gennaio 2026.
Nel testo del decreto Milleproroghe 2025 trova spazio anche la proroga della sospensione dell’adeguamento all’inflazione delle sanzioni, in scadenza a fine anno.
Dal 1° gennaio 2025 infatti gli importi sarebbero aumentati per via dell’aggiornamento biennale degli importi delle sanzioni, che si basa sull’andamento dell’indice dei prezzi al consumo rilevato dall’ISTAT.
Un incremento scongiurato negli ultimi due anni e, dunque, anche per il prossimo.
Le altre proroghe previste
Tra le altre novità in arrivo con il decreto Milleproroghe 2025 c’è anche la norma che rinvia ulteriormente al 31 dicembre 2025 l’ingresso dei tifosi nei consigli di amministrazione dei club e la proroga al 31 marzo 2025 del termine dell’esenzione dall’obbligo di fatturazione elettronica delle prestazioni sanitarie verso consumatori finali.
In tema di pubblica amministrazione il decreto prevede una razionalizzazione e un efficientamento del sistema delle assunzioni introducendo un termine massimo di 3 anni entro il quale le procedure di assunzione devono essere concluse dalla PA, senza possibilità di proroga, a pena di perdita della facoltà assunzionali assegnate e dei relativi stanziamenti. Entrerà in vigore dal 2025.
Sempre in reazione alla PA, si proroga al 31 dicembre 2025 la sospensione dei termini di prescrizione delle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria a carico delle amministrazioni e in favore per i lavoratori dipendenti. Una proroga analoga è prevista per i contributi della gestione separata in relazione ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa.
Si proroga, inoltre, sempre al 31 dicembre 2025, il termine fino al quale non si applicano le sanzioni civili in caso di mancato o tardivo pagamento contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria da parte delle PA in favore dei lavoratori pubblici.
Slitta ad aprile il cosiddetto scudo erariale, che limita la responsabilità degli amministratori pubblici da responsabilità contabili in caso di colpa grave in cui la produzione del danno è “dolosamente voluta” dal soggetto. Prorogato a tutto il 2025 poi lo scudo penale per medici e infermieri.
C’è poi la proroga fino al 31 dicembre 2025 della possibilità di conferire incarichi ai medici in pensione. La norma prevede la possibilità per i dirigenti medici, veterinari e sanitari, e per il personale del ruolo sanitario del comparto sanità in pensione di assumere incarichi semestrali di lavoro autonomo.
Estensione anche per i permessi di soggiorno per i cittadini ucraini in fuga dalla guerra e beneficiari di protezione temporanea. La scadenza del 31 dicembre 2024 slitta fino al 4 marzo 2026, su richiesta degli interessati. Al momento della richiesta di rinnovo, il permesso di soggiorno può essere convertito per lavoro per l’attività effettivamente svolta.
Ad ogni modo, i permessi di soggiorno perdono efficacia e sono revocati anche prima della scadenza se il Consiglio dell’Unione europea decide di cessare la protezione temporanea.
Prevista anche la proroga al 2025 per il regime del 5 per mille riservato alle ONLUS.
Per quanto riguarda i LEP, il Dipartimento per gli Affari regionali della Presidenza del Consiglio avrà tempo fino al 31 dicembre 2025 per determinarli, con i relativi costi e fabbisogni standard.
Nel testo inoltre trova spazio non la proroga ma l’abrogazione delle sanzioni per chi non si è vaccinato contro il Covid secondo gli obblighi di legge.
Infine, novità in arrivo anche per i tirocini dei magistrati risultati idonei in seguito ai concorsi banditi nel 2024: potranno fare un tirocinio ridotto da 18 a 12 mesi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Decreto Milleproroghe 2025: le novità nel testo ufficiale