Bonus pubblicità: quali requisiti dovranno rispettare le testate online? Arrivano chiarimenti dal Dipartimento Informazione ed Editoria sugli investimenti su giornali digitali ammessi al credito d'imposta.
Bonus pubblicità senza paletti per le testate online: con una delle FAQ pubblicate dal Dipartimento Informazione ed Editoria vengono forniti chiarimenti sui requisiti per l’ammissione al credito d’imposta degli investimenti effettuati.
La richiesta di chiarimenti sui requisiti richiesti alle testate online ai fini dell’ammissione al bonus pubblicità è stata inviata dall’USPI, l’Unione Stampa Periodica Italiana, e riguarda la corretta interpretazione di quanto previsto dal decreto attuativo all’articolo 3, comma 1, relativo agli interventi ammissibili.
Il regolamento attuativo del bonus pubblicità 2018 stabilisce che le testate online debbano rispettare i requisiti previsti dall’articolo 7, commi 1 e 4, del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70, ovvero avere determinate caratteristiche tecniche e commerciali e prevedere la fruizione di alcuni servizi a pagamento.
Regole che tuttavia non vincolano la possibilità di effettuare investimenti pubblicitari e beneficiare del relativo credito d’imposta del 75% previsto dal bonus pubblicità.
Bonus pubblicità 2018: requisiti per investimenti su testate online
Per fruire del bonus pubblicità per gli investimenti su testate online non sono previsti particolari requisiti.
Il Dipartimento, con una delle FAQ pubblicate in merito al credito d’imposta, chiarisce che il richiamo ai requisiti delle testate digitali previsti dal decreto legislativo n. 70/2017 ha il fine soltanto di richiamare cosa si intende per editoria online.
Non è necessario quindi che le testate digitali rispettino specifici requisiti in merito “alla tecnologia dell’edizione digitale ed alla sua fruibilità e multimedialità”, e alla “circostanza che i contenuti dell’edizione digitale siano fruibili, in tutto o in parte, a titolo oneroso”.
Il chiarimento fornito dal Dipartimento è in linea con il parere formulato dall’USPI: stabilire requisiti eccessivamente stringenti per gli investimenti sulle testate online sarebbe estraneo alla logica del meccanismo di agevolazione fiscale prevista per chi investe in pubblicità e non troverebbe riscontro nella norma che ha introdotto il bonus.
Bonus pubblicità ad ampio raggio per le testate online
Così come chiarito nella FAQ del Dipartimento Informazione ed Editoria, il riferimento ai requisiti dei giornali digitali e periodici editi in formato digitale previsti dal decreto legislativo n. 70/2017 risponde al compito di richiamare le norme che regolano l’ammissione delle imprese editrici e le testate digitali alla percezione dei contributi pubblici.
Per beneficiare del contributo pubblico, le testate online devono quindi rispettare particolari requisiti di fruibilità multimediale e tecnologica e prevedere la fruizione di contenuti a pagamento. La ratio della norma è prevedere una logica di selezione più stringente per le imprese editoriali alle quali concedere i contributi statali, una logica opposta rispetto a quella del bonus pubblicità.
Pertanto:
“La circostanza che la testata online sulla quale si acquistano gli spazi pubblicitari abbia o meno determinate caratteristiche tecnologiche, ed il fatto che abbia, in tutto o in parte, contenuti che possono essere usufruiti a pagamento, costituiscono dunque criteri essenziale (veri e propri requisiti) di selezione per usufruire del contributo pubblico editoriale; gli stessi elementi non hanno invece alcun rilievo intrinseco ai fini della legittimazione o della capacità delle testate online di offrire spazi pubblicitari agli operatori economici.”
Chiarimento che si uniforma alla natura estensiva del bonus pubblicità, rivolto ad imprese e professionisti che investono in campagne promozionali su stampa, tv e radio in misura incrementale rispetto all’anno precedente.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus pubblicità 2018: requisiti per investimenti su testate online