Decreto bollette 2022, tanti interventi nel provvedimento per contrastare il caro energia e sostenere famiglie, imprese e comuni. Il provvedimento è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 18 febbraio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° marzo 2022. Nel testo del DL numero 17/2022 vengono inseriti: la riproposizione degli interventi relativi al 1° trimestre dell'anno, con il potenziamento del bonus sociale, interventi strutturali e incentivi per il settore dell'automotive.
Decreto bollette 2022, sono molte le misure contro il caro energia per famiglie, imprese e comuni, nel testo approvato dal Consiglio dei Ministri del 18 febbraio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° marzo 2022.
Nel testo definitivo arrivano le conferme di quanto dichiarato dallo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine della riunione dell’esecutivo, insieme al ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, il Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e il Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.
Dopo diversi giorni di attesa è arrivato in GU anche il cosiddetto decreto bollette, approvato insieme al decreto relativo al superbonus, che era già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 febbraio scorso.
Nel complesso sono stati stanziati circa 8 miliardi di euro, 5,5 dei quali hanno la finalità di contrastare il caro energia.
Per il secondo trimestre vengono riproposte le misure già messe in campo per il 1° trimestre dell’anno, ovvero l’azzeramento degli oneri di sistema e la riduzione dell’IVA e degli oneri generali nel settore del gas.
Viene inoltre riproposto il rafforzamento del bonus sociale, ovvero il bonus bollette 2022 per le famiglie con determinati valori di ISEE.
Nel provvedimento trova spazio anche un intervento in favore delle imprese energivore e per quelle con forte consumo di gas naturale.
Ci sono poi misure strutturali tra le quali rientra l’istituzione del fondo per l’autoconsumo da fonti rinnovabili per PMI, un contributo per l’efficienza energetica nelle regioni del Sud e incentivi nel settore dell’automotive.
Decreto bollette 2022, il testo con le misure contro il caro energia per famiglie, imprese e comuni
Il cosiddetto “decreto bollette” è stato approvato nel Consiglio dei Ministri del 18 febbraio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° marzo 2022.
I dettagli sull’intervento da circa 8 miliardi di euro, 5,5 dei quali saranno impiegati per contrastare il caro energia, sono stati forniti nella conferenza stampa che si è tenuta al termine della riunione dell’esecutivo. Il testo definitivo del DL numero 17 del 1° marzo 2022 conferma le dichiarazioni del 18 febbraio scorso.
Oltre al decreto sul superbonus 110 per cento, che ha approvato le novità per la cessione del credito dei bonus edilizi, il governo ha approvato i nuovi interventi per contrastare l’aumento dei prezzi di luce e gas.
Come sottolineato nel comunicato stampa del 18 febbraio scorso, l’intervento è articolato in due parti:
- emergenza, ovvero misure per calmierare nel breve tempo i costi delle bollette energetiche;
- prospettiva, ossia misure che consentano nel futuro di evitare altre crisi come quella in corso, per esempio con l’aumento della produzione nazionale di energia.
Il presidente Draghi ha commentato l’intervento dell’esecutivo con le seguenti parole:
“Abbiamo approvato un provvedimento per contenere il costo dell’energia e sostenere il settore automobilistico. Mettiamo in campo quasi 8 miliardi di euro, di cui 6 per provvedimenti sull’energia. E lo facciamo senza ricorrere a nuovi scostamenti di bilancio. Utilizziamo infatti i margini che derivano dagli ottimi risultati sul fronte della crescita della finanza pubblica, conseguiti lo scorso anno e descritti anche dal governatore della Banca d’Italia nel suo intervento più recente.”
Mario Draghi ha poi descritto più nel dettaglio le misure contenute all’interno del nuovo decreto:
“Estendiamo, con i provvedimenti di oggi, al secondo trimestre le misure e ampliamo le misure di riduzione delle bollette a favore delle imprese e famiglie che abbiamo messo in campo negli scorsi mesi per il primo trimestre. Interveniamo in maniera strutturale per aumentare la produzione di gas italiano, che può essere venduto a prezzi più bassi e per semplificare e velocizzare l’installazione di impianti per l’energia rinnovabile.”
Sono tre le linee di intervento dell’esecutivo:
- una riproposizione per il secondo trimestre del 2022 di interventi simili a quelli adottati per il 1° trimestre dell’anno;
- interventi in favore di imprese energivore e a forte consumo di gas naturale;
- interventi strutturali per favorire l’utilizzo di fonti rinnovabili e incentivi per il settore dell’automotive.
Sulla scia delle misure messe in campo per contrastare l’aumento dei costi delle bollette dei mesi di gennaio, febbraio e marzo, il decreto ripropone misure simili per il 2° trimestre dell’anno.
Tre saranno gli interventi:
- l’azzeramento degli oneri di sistema per il secondo trimestre 2022, che avrebbe una dotazione di circa 3 miliardi di euro;
- la riduzione dell’IVA e degli oneri generali nel settore del gas, che potrebbe disporre di poco meno di mezzo miliardo di euro;
- il potenziamento del bonus sociale elettrico e gas per le famiglie con determinati requisiti di reddito, che prevedrebbe lo stanziamento di circa mezzo miliardo di euro.
A tali azioni si affiancherebbe un contributo straordinario in favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica, che potrebbero ricevere un credito d’imposta pari al 20 per cento delle spese sostenute nel corso del secondo trimestre, nel caso un cui abbiano avuto un incremento del costo dell’energia del 30 per cento nel confronto con lo stesso periodo del 2019.
Misura simile sarebbe prevista per le imprese a forte consumo di gas naturale che avranno diritto a un credito d’imposta pari al 15 per cento delle spese sostenute nel periodo indicato. Anche in questo caso la condizione è quella di un aumento del costo dell’energia di almeno il 30 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019.
Interventi sono previsti anche per i comuni e gli enti locali, che potrebbero beneficiare di un incremento di 50 milioni di euro del fondo introdotto dal decreto Sostegni. Inoltre sarebbe previsto un contributo straordinario di altri 200 milioni di euro in favore dei comuni e 50 milioni per le città metropolitane e le province.
Decreto bollette 2022, gli interventi strutturali e gli incentivi al settore automotive
Tra le novità del decreto bollette 2022 ci sono anche diversi interventi strutturali.
Viene previsto un contributo per l’efficienza energetica nelle regioni del Sud. L’agevolazione consiste in un credito d’imposta per gli investimenti effettuati entro il 30 novembre 2023 nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, con lo scopo di migliorare l’efficienza energetica e favorire la produzione da fonti rinnovabili.
Di particolare importanza sono anche gli interventi pe la riconversione, la ricerca e lo sviluppo del settore automotive.
Nell’ottica di una transizione verde e della riconversione del settore in questione vengono previsti incentivi per l’acquisto di veicoli e auto non inquinanti.
L’intervento è strutturale, poiché previsto fino al 2030.
Le misure, in cui sono ricompresi gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche e ibride, prevedono la costituzione di un fondo in favore del settore dell’automotive.
La dotazione di tale fondo è di 700 milioni di euro per il 2022 e di 1 miliardo all’anno per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030.
Si deve attendere i 30 giorni successivi all’entrata in vigore del decreto in questione per l’adozione di ulteriori decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e con il Ministro della Transizione ecologica.
Tali provvedimenti definiranno criteri e modalità per la ripartizione delle risorse messe a disposizione.
Nello stesso decreto sono previste anche azioni per aumentare le risorse per il contrasto dell’emergenza Covid-19.
Nello specifico viene autorizzata una spesa di 200 milioni di euro per gli interventi di competenza del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica.
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