Bonus prima casa: cosa succederà nel 2025?

Tommaso Gavi - Imposte di registro, ipotecarie e catastali

Il bonus prima casa sarà previsto anche per il 2025? Il quadro inizierà a prendere forma con l'avvio dell'iter del DDL di Bilancio. Nei prossimi mesi si scriverà il futuro delle agevolazioni sulle imposte e sui mutui per l'acquisto dell'abitazione principale

Bonus prima casa: cosa succederà nel 2025?

Quale sarà il quadro del bonus prima casa per il 2025?

L’avvio dell’iter della prossima Legge di Bilancio sarà importante per capire se ci sono i margini e la volontà per riproporre le agevolazioni relative alle imposte da versare per l’acquisto dell’abitazione principale e quelle per i mutui.

Per il 2024 la proroga è stata selettiva: non è stata allungata la finestra agevolativa per le prime agevolazioni mentre la seconda è stata riproposta, con il potenziamento della garanzia statale per le famiglie numerose.

I prossimi mesi saranno importanti per capire il quadro del prossimo anno.

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Bonus prima casa: cosa succederà nel 2025? Proroga selettiva per le agevolazioni sulle imposte

Sono tanti i temi che entreranno nella discussione nella fase di avvio dell’iter della prossima Legge di Bilancio: dalle misure per riproporre il taglio del cuneo fiscale a quelle in materia di pensioni.

Il nodo è sempre legato alle risorse finanziarie a disposizione, che imporranno come di consueto delle scelte.

I prossimi mesi saranno quindi di notevole importanza per capire anche come sarà il quadro delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa nel 2025.

Se nel caso di acquisto nel 2023 erano previste agevolazioni soprattutto per i giovani under 36 con ISEE fino a 40.000 euro, per l’acquisto di un immobile di valore fino a 250.000 euro, per il 2024 le proroghe sono state selettive.

Il decreto Sostegni bis, approvato dal governo Draghi nel 2021, aveva introdotto l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastale.

Per gli acquisti assoggettati ad IVA era stato previsto un credito di imposta di importo pari all’imposta sul valore aggiunto relativa all’acquisto in questione da utilizzare come segue:

  • portandolo in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni;
  • utilizzandolo in diminuzione dell’IRPEF dovuta in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell’acquisto;
  • utilizzandolo in compensazione.

Le agevolazioni sono state prorogate fino al 2023, potranno infatti beneficiarne solo quanti hanno acquistato casa entro il 31 dicembre dello scorso anno.

A riguardo è stata prevista una proroga per quanti abbiano stipulato il contratto preliminare entro la scadenza indicata ma non il rogito.

La scorsa Manovra ha previsto che possano beneficiare delle agevolazioni sulle imposte, nel rispetto dei requisiti previsti, anche quanti stipulino il rogito entro il 31 dicembre 2024.

Di fatto non si tratta di un’estensione dell’agevolazione all’anno in corso ma di un’ulteriore possibilità per quanti non abbiano concluso in tempo l’acquisto dell’abitazione.

Cosa sarà previsto per il 2025? Difficilmente le agevolazioni rientreranno nuovamente in gioco ma si dovrà attendere l’avvio dell’iter della Manovra per avere un’idea del quadro agevolativo del prossimo anno.

Bonus prima casa: cosa succederà nel 2025? Le novità per le agevolazioni sui mutui

Diversamente dalle agevolazioni sulle imposte, sono state prorogate quelle che stabilivano la garanzia statale sulla stipula di mutui per l’acquisto della prima casa dal 1° gennaio 2024.

La proroga è stata prevista solo per l’accesso al Fondo che permette di ottenere una garanzia massima dell’80 per cento per mutui relativi ad acquisti di immobili fino a 250.000 euro.

Rimangono i requisiti già stabiliti in precedenza:

  • età fino a 36 anni non compiuti nell’anno del rogito;
  • ISEE fino a 40.000 euro.

I mutui possono essere concessi in forma agevolata anche ad altre categorie prioritarie.

La scorsa Manovra ha previsto un’ulteriore novità in merito: il potenziamento dell’agevolazione per le famiglie numerose.

Il massimo della garanzia statale che può essere concessa è indicato nella seguente tabella riassuntiva.

Numero di figli o figlieISEEGaranzia
Tre figli con età inferiore a 21 anni Fino a 40.000 euro annui Fino all’80 per cento
Quattro figli con età inferiore a 21 anni Fino a 45.000 euro annui Fino all’85 per cento
Cinque o più figli con età inferiore a 21 anni Fino a 50.000 euro annui Fino al 90 per cento

Anche in questo caso la proroga per un ulteriore anno della misura è tutt’altro che scontato, sebbene il rinnovo e il potenziamento dell’agevolazione abbia evidenziato la volontà di mantenere l’agevolazione sui mutui nel quadro di quelle previste per l’acquisto della prima casa.

Un punto che è rimasto in sospeso anche per quest’anno è l’applicazione del bonus under 36 per gli acquisti di case all’asta.

Il governo si era impegnato a far rientrare nelle agevolazioni gli con verbali di aggiudicazione sottoscritti entro il 31 dicembre 2023.

Nello specifico a fornire chiarimenti tali da garantire l’accesso alle agevolazioni anche se il decreto di trasferimento avesse data successiva a quella della scadenza stabilita alla fine dello scorso anno. Una situazione paragonabile a quanti abbiano stipulato il contratto preliminare ma non il rogito entro il termine stabilito.

Nei fatti, però, l’impegno non ha preso forma e la questione al momento non è stata risolta.

Anche in questo caso si dovrà attendere per capire se questa e le altre misure faranno parte del prossimo DDL di Bilancio, il disegno di legge del governo che fornisce la base della prossima misura che dovrà essere approvata dal Parlamento entro la fine dell’anno.

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