Apprezzamento dei commercialisti per l'interrogazione sugli errori nelle comunicazioni dei bonus edilizi. La stessa necessità era stata evidenziata in una memoria sul decreto Omnibus
Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha espresso apprezzamento per la presentazione dell’interrogazione parlamentare sulla possibilità di avvalersi dell’invio della comunicazione di cessione del credito sostitutiva per la correzione degli errori di opzione di sconto o cessione.
La stessa necessità era stata messa in evidenza proprio dagli stessi commercialisti, in una memoria relativa alle modifiche da prevedere alla legge di conversione del decreto Omnibus.
In entrambi i casi la richiesta è quella di consentire di sanare gli errori delle comunicazioni inviate all’Agenzia delle Entrate, nel caso in cui la correzione non incida sugli importi di cui il contribuente ha diritto.
Bonus edilizi, commercialisti: apprezzamento per l’interrogazione sugli errori nelle comunicazioni
Apprezzamento per la presentazione dell’interrogazione parlamentare 5-02796, a prima firma dell’On. Guerino Testa, è stata espressa dal CNDCEC nel comunicato stampa di oggi, 17 settembre 2024.
Tale interrogazione riguarda la possibilità di avvalersi dell’invio della comunicazione di cessione del credito sostitutiva per la correzione degli errori di opzione di sconto o cessione relative al superbonus e ai bonus edilizi.
Proprio la stessa necessità era stata messa in risalto dagli stessi commercialisti negli scorsi giorni, in occasione della presentazione di una memoria relativa alle modifiche da prevedere alla legge di conversione del decreto Omnibus.
Sulla questione il presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, ha messo in evidenza quanto di seguito riportato:
“Ci auguriamo che la risposta a questa interrogazione fornisca la soluzione al problema da noi sollevato nei giorni scorsi. Noi chiediamo che sia consentita la correzione degli errori nelle comunicazioni di opzione di sconto o cessione il cui termine ultimo di presentazione è scaduto il 4 aprile 2024.”
Tale possibilità, come già evidenziato in precedenza dagli stessi commercialisti, non graverebbe sulle casse dello Stato:
“Una richiesta, la nostra, che non appesantirebbe di un solo euro il monte dei crediti d’imposta attualmente riconosciuto nei cassetti fiscali dei fornitori e cessionari e preso a base dal MEF per la redazione dei documenti di economia e finanza.”
Si dovranno attendere gli sviluppi per sapere quali saranno i confini delle azioni messe in campo per permettere la regolarizzazione di errori riguardanti le comunicazioni relative ai bonus edilizi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus edilizi, commercialisti: bene l’interrogazione sugli errori nelle comunicazioni