Bonus casa: come cambieranno nel 2025

Tommaso Gavi - Irpef

Quali modifiche sono in arrivo per i bonus casa nel 2025? Nel DDL di Bilancio sono previste diverse riduzioni o vincoli alla fruizione delle agevolazioni. Una panoramica sulle novità, in attesa di conferma

Bonus casa: come cambieranno nel 2025

Come cambieranno i bonus casa nel 2025? In linea generale è prevista una riduzione, che continuerà anche nei prossimi anni.

Nel testo del Disegno di Legge di Bilancio viene previsto un doppio binario per le agevolazioni relative al bonus ristrutturazione, la cui detrazione al 50 per cento rimarrà inalterata solo per gli interventi sulla prima casa. Verrà invece riconfermato il bonus mobili, con una proroga anche per il 2025.

Una riduzione interesserà, invece, l’ecobonus. La riproposizione dell’agevolazione avrà aliquote più basse.

Infine modifiche saranno previste anche al superbonus, con accesso alla detrazione al 65 per cento solo per chi ha già avviato i cantieri.

Bonus ristrutturazione 2025: agevolazione con doppio binario

Novità in arrivo per il bonus ristrutturazione nel testo del DDL di Bilancio.

A partire dal 1° gennaio 2025, qualora confermata la misura al termine dell’iter parlamentare, la detrazione al 50 per cento resterà esclusivamente per gli interventi che interessano la prima casa.

Per gli altri interventi la detrazione scenderà al 36 per cento. Per gli anni successivi la riduzione continuerà.

Il limite di spesa resterà a 96.000 euro per il triennio 2025-2027.

Per il 2026 e il 2027 cambieranno invece le aliquote dell’agevolazione edilizia. Saranno le seguenti:

  • 36 per cento per gli interventi che interessano la prima casa;
  • 30 per cento per gli altri interventi.

Non cambieranno, invece, le regole per beneficiare delle agevolazioni. È prevista la ripartizione in dieci rate annuali dello stesso importo, a partire dalla dichiarazione dei redditi successiva all’anno di imposta in cui sono stati realizzati i lavori.

Di seguito una sintesi delle novità in arrivo, qualora confermate al termine dell’iter parlamentare.

Il bonus ristrutturazione dal 2025 al 2027 Percentuale detrazione
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 50 per cento per i lavori sull’abitazione principale - 36 per cento per i lavori su immobili diversi dalle abitazioni principali
Dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 36 per cento per i lavori sull’abitazione principale - 30 per cento per i lavori su immobili diversi dalle abitazioni principali

Bonus mobili 2025: proroga per la detrazione al 50 per cento

Il testo del DDL di Bilancio contiene invece la proroga per il bonus mobili.

Anche per le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025, nel caso di acquisto di arredi o grandi elettrodomestici, spetterà la detrazione al 50 per cento.

Anche in questo caso l’agevolazione, che è collegata a lavori di ristrutturazione, verrà ripartita in dieci rate annuali dello stesso importo.

Il limite di spesa rimarrà a 5.000 euro, quindi potranno essere recuperati fino a 2.500 euro nei dieci anni successivi agli acquisti.

Bonus mobili Percentuale detrazione Limite di spesa
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 50 per cento 5.000 euro
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 50 per cento 5.000 euro

Ecobonus 2025: riduzioni a partire dal 1° gennaio

Le riduzioni inserite nel testo del DDL di Bilancio interessano anche l’ecobonus.

L’agevolazione edilizia riconosciuto fino a fine anno nella misura del 65 per cento o del 50 per cento dal 1° gennaio 2025 passerà al 36 per cento.

Esclusivamente per i lavori effettuati sulle prime case sarà prevista la percentuale del 50 per cento, al pari del bonus ristrutturazione.

Per gli anni successivi è prevista un’ulteriore riduzione. Per il 2026 e il 2027 l’agevolazione edilizia passerà:

  • al 30 per cento per la generalità degli interventi;
  • al 36 per cento per gli interventi che interessano la prima casa.

Di seguito una tabella di sintesi delle principali modifiche in arrivo, qualora il testo della Legge di Bilancio approvato al termine dell’iter parlamentare confermi quanto attualmente previsto nel DDL di Bilancio.

L’ecobonus dal 2025 al 2027 Percentuale detrazione
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 50 per cento per i lavori sull’abitazione principale - 36 per cento per i lavori su immobili diversi dalle abitazioni principali
Dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 36 per cento per i lavori sull’abitazione principale - 30 per cento per i lavori su immobili diversi dalle abitazioni principali

Superbonus: nuovi vincoli per l’agevolazione al 65 per cento

Novità interesseranno, infine, anche il superbonus. Le regole attuali prevedono una progressiva riduzione dell’agevolazione che, per i condomini, sarebbe passata dal 70 al 65 per cento.

Il DDL di Bilancio, però, prevede due misure che interessano l’agevolazione introdotta dal decreto Rilancio.

La prima, qualora approvata nell’attuale formulazione del testo presentato alla Camera, inciderà sull’accesso alla detrazione.

Dal 1° gennaio 2025, infatti, sarà eliminata la possibilità di accedere al superbonus per la generalità dei contribuenti.

Potrà continuare a beneficiare dell’agevolazione, con aliquota al 65 per cento, esclusivamente chi al 15 ottobre 2024:

  • ha presentato la comunicazione di inizio lavori asseverata, CILA, se gli interventi sono diversi da quelli effettuati dai condomini;
  • ha adottato la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentato la comunicazione di inizio lavori asseverata, CILA, se gli interventi sono effettuati dai condomini;
  • ha presentato l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.

In altre parole sarà introdotto un vincolo da verificare in modo retroattivo, che impedisce di ottenere l’agevolazione a quanti intendano avviare i cantieri nella parte conclusiva di quest’anno.

Superbonus Aliquota applicabile ai lavori in condomini
2024 70 per cento
2025 65 per cento (solo per chi ha avviato i cantieri al 15 ottobre 2024)

Un’ulteriore novità relativa al superbonus riguarda il cosiddetto spalma-detrazioni. Nel testo del DDL di Bilancio è inserita una misura che permetterà, a scelta del contribuente, di allungare da quattro a dieci anni la fruizione dell’agevolazione per le spese sostenute nel 2023.

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