Bonus ristrutturazione al 50 per cento solo per la prima casa

Tommaso Gavi - Irpef

Bonus ristrutturazione al 50 per cento ma solo per chi fa lavori sulla prima casa. La novità per il 2025 è inserita nel DDL di Bilancio

Bonus ristrutturazione al 50 per cento solo per la prima casa

Dal 1° gennaio 2025 il bonus ristrutturazioni continuerà ad essere al 50 per cento ma esclusivamente per i contribuenti che realizzano lavori sulla prima casa.

La novità è inserita all’interno del Disegno di Legge di Bilancio che è stato approvato il 15 ottobre dal Consiglio dei ministri e dovrà essere confermata dal testo della Manovra 2025, che sarà approvato al termine dell’iter parlamentare.

Per le seconde case e per gli altri contribuenti la detrazione sarà ridotta al 36 per cento.

Bonus ristrutturazione al 50 per cento solo per la prima casa

Il bonus ristrutturazioni potrebbe rimanere al 50 per cento, come previsto per quest’anno, solo per chi realizza lavori sulla prima casa.

Una proroga per la specifica categoria di contribuenti è stata inserita del DDL di Bilancio che è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri e si appresta ad affrontare l’iter parlamentare.

Nella conferenza stampa di questa mattina, a ricapitolare gli interventi inseriti nel DDL di Bilancio è stato lo stesso viceministro all’Economia, Maurizio Leo, che ha spiegato quanto segue:

“Per quanto riguarda il settore della ristrutturazione degli immobili facciamo chiarezza. Quindi prevediamo una detrazione unica del 50 per cento per la prima casa e resta invece la misura del 36 per cento per le seconde case.”

Leo ha anche spiegato la finalità di prevedere il mantenimento dell’aliquota del 50 per cento per gli interventi che interessano le prime case:

“Questo ha anche una finalità di mantenere, perché altrimenti la percentuale sarebbe passata per il 2025 al 36 per cento. Portandola al 50 per cento riusciamo a realizzare anche quella misura di contrasto agli interessi e contrastare anche fenomeni di non fatturazione o situazioni similari che intendiamo contrastare.”

In altre parole il bonus ristrutturazioni, per le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025, seguirà un doppio binario:

  • con detrazione IRPEF al 50 per cento per gli interventi sulla prima casa;
  • con detrazione IRPEF al 36 per cento per gli altri interventi.

Nel primo caso il limite di spesa dovrebbe rimanere inalterato rispetto all’anno in corso, ovvero restare a 96.000 euro. Nel secondo caso, invece, tale limite scenderà a 48.000 euro.

In entrambi i casi la detrazione sarà ripartita in dieci rate annuali dello stesso importo, da utilizzare in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Successivamente si dovrà poi attendere la conclusione dell’iter parlamentare e l’approvazione della Manovra, che dovrà arrivare entro il 31 dicembre 2024.

Bonus ristrutturazione: riduzione dell’aliquota per i prossimi anni

La proroga della misura al 50 per cento, con il vincolo inserito dall’esecutivo, permetterebbe ad alcuni contribuenti di continuare a beneficiare dello sconto IRPEF con la stessa misura.

Di contro, in assenza di interventi normativi, la detrazione scenderà al 36 per cento con limite di spesa a 48.000 euro.

Le stesse regole continueranno ad applicarsi anche per gli anni 2026 e 2027.

Un’ulteriore riduzione è stata invece prevista per gli anni successivi dall’articolo 9-bis comma 8 del decreto n. 39/2024, convertito nella legge di conversione n. 67/2024.

Nel periodo compreso tra il 2028 e il 2033 la detrazione passerà al 30 per cento. Con buona probabilità, tuttavia, interverranno ulteriori modifiche normative che cambieranno il quadro nel lungo periodo.

Affianco alle modifiche al bonus ristrutturazioni, il DDL di Bilancio prevede anche la riconferma del bonus mobili ed elettrodomestici, collegato alla prima agevolazione.

Anche in questo caso viene riconfermata l’aliquota della detrazione del 50 per cento e, con buona probabilità, anche il limite di spesa di 5.000 euro.

Per questa e per le misure che interessano il bonus ristrutturazioni per il 2025 si dovrà attendere la conclusione dell’iter parlamentare della prossima Manovra, che dovrà terminare entro il 31 dicembre prossimo.

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