Il testo del DDL di Bilancio prevede il rinnovo di ecobonus e bonus ristrutturazioni. Proseguirebbero gli incentivi per l'acquisto di caldaie a condensazione anche nel 2025, in contrasto con la direttiva Case green, ma ci sono emendamenti in arrivo
I bonus per l’acquisto di caldaie a condensazione continueranno anche nel 2025?
Qualora approvate senza modifiche le misure inserite nel Disegno di Legge di Bilancio 2025, gli incentivi proseguirebbero in forma ridotta in contrasto con la direttiva Case green.
Gli interventi rientrerebbero nell’ecobonus e nel bonus ristrutturazioni, che verrebbero rinnovate in forma ridotta.
In Commissione Bilancio della Camera sono però stati presentati alcuni emendamenti al testo del DDL per eliminare le detrazioni per le caldaie alimentate a combustibili fossili.
Bonus caldaie a condensazione: esclusione dalle agevolazioni nel 2025?
Si dovrà attendere la conclusione dell’iter parlamentare della Legge di Bilancio 2025 per sapere se continueranno ad essere previsti incentivi per l’acquisto di caldaie a condensazione anche il prossimo anno.
Qualora venisse approvato il testo del DDL di Bilancio, presentato alla Camera, gli incentivi sarebbero prorogati insieme ai bonus edilizi fino al 2027.
In altre parole, continuerebbero seppur in forma ridotta.
Le agevolazioni per l’acquisto e l’installazione di nuove caldaie alimentate a combustibili fossili sono infatti legate al destino dell’ecobonus e del bonus ristrutturazione.
Nel 2025 entrambe le agevolazioni spetterebbero nella misura del 50 per cento per gli interventi sulla prima casa e del 36 per cento per gli altri interventi.
L’eventuale rinnovo degli incentivi sarebbe in contrasto con la cosiddetta direttiva Case green, approvata nel mese di marzo dal Parlamento europeo (prima delle nuove elezioni).
Tale direttiva prevede l’eliminazione graduale delle caldaie alimentate unicamente a combustibili fossili: dal 2025 non dovrebbero essere previsti incentivi, a meno che non siano parte di sistemi ibridi, composti ad esempio dalla caldaia in questione e da una pompa di calore.
Le regole non sono direttamente applicabili ma dovranno essere “tradotte” dai singoli Stati per introdurle nei rispettivi ordinamenti.
Al testo del DDL di Bilancio sono però stati presentati alcuni emendamenti, presso la V Commissione permanente (Bilancio, tesoro e programmazione) della Camera.
Tutti hanno in comune l’esclusione dalle detrazioni per le caldaie alimentate a combustibili fossili.
Si dovrà attendere il proseguimento dell’iter parlamentare per sapere quale sarà lo scenario previsto a partire dal 1° gennaio 2025.
Bonus caldaie a condensazione: cosa prevede la direttiva Case green
La direttiva Case green prevede che gli Stati debbano eliminare gradualmente le caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Il primo passo previsto per il raggiungimento dell’obiettivo è l’eliminazione degli incentivi per l’installazione di caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Tra le ipotesi in circolazione c’è quella di proseguire con gli incentivi solo per le caldaie alimentate in maggioranza a biogas.
Sull’eccezione, così come le modifiche al testo del DDL di Bilancio, l’ultima parola spetta al legislatore.
Gli emendamenti per anticipare l’inserimento delle misure all’interno del quadro normativo italiano, in vista dell’attuazione della direttiva Case green, sono stati presentati. Bisognerà attendere il proseguimento dell’iter parlamentare per sapere se saranno approvati.
A chiedere l’eliminazione degli incentivi alle caldaie a gas è sono state anche diverse associazioni ambientaliste: ARSE, Coordinamento Free, Greenpeace, Kyoto Club, Legambiente e WWF Italia.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus caldaie a condensazione: eliminazione delle agevolazioni nel 2025?