In cosa consisterà il bonus affitto per i lavoratori fuori sede che potrebbe arrivare con l'approvazione della Legge di Bilancio 2025? Si punta ad aumentare a 5.000 euro il limite di non tassabilità dei fringe benefit per i neoassunti che spostano la residenza di oltre 100 chilometri
Nel Disegno di Legge di Bilancio 2025, il punto di partenza per l’iter parlamentare della prossima Manovra, sono inserite novità anche sui fringe benefit.
Viene infatti prevista una maggiorazione dei limiti di non tassabilità per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri.
Il tetto massimo annuale, per le somme corrisposte o rimborsate dai datori di lavoro nei primi due anni, sarà portato a 5.000 euro.
Una misura che permetterà di far ottenere un “bonus affitto” per i lavoratori fuori sede che saranno assunti dal 1° gennaio prossimo. Per la conferma si dovrà attendere la conclusione dell’iter parlamentare della Manovra.
Bonus affitto lavoratori fuori sede: limite per i fringe benefit a 5.000 euro
Tra le misure inserite nel testo iniziale del DDL di Bilancio 2025 c’è il cosiddetto “bonus affitto” per i lavoratori furori sede.
Si tratta di una modifica prevista alla soglia di non tassabilità delle somme riconosciute in busta paga dal datore di lavoro al lavoratore dipendente.
Nello specifico il tetto massimo verrà innalzato nel caso di lavoratori fuori sede, per i primi due anni dall’assunzione, per chi accetta di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri.
La distanza deve essere calcolata prendendo come riferimento il precedente luogo di riferimento e la nuova sede di lavoro.
La misura intende venire incontro ai lavoratori dipendenti che saranno assunti a partire dal 1° gennaio 2025 e che hanno un reddito fino a 35.000 euro nell’anno d’imposta precedente all’assunzione.
Gli stessi, qualora la misura venga approvata al termine dell’iter parlamentare della Manovra 2025, potranno ricevere anche un cosiddetto “bonus affitto” per coprire le spese ricevendo una somma in busta paga esclusa dalla tassazione.
Bisognerà però fare attenzione perché le somme rimborsate saranno conteggiate ai fini ISEE e per l’accesso alle prestazioni previdenziali e assistenziali.
Fringe benefit: come cambieranno le soglie nel 2025
Affianco al cosiddetto “bonus affitto” per i lavoratori fuori sede c’è una generale conferma in relazione ai fringe benefit per i lavoratori dipendenti.
Per l’anno in corso la Legge di Bilancio 2024 ha innalzato il tetto di non tassabilità che generalmente ammonta a 258,23 euro.
Lo scorso anno il limite è stato aumentato prevedendo un doppio binario:
- 1.000 euro per la generalità dei lavoratori dipendenti;
- 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico.
Le soglie saranno confermate per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027.
Tra i fringe benefit potranno rientrare:
- il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti;
- le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas;
- le spese per l’affitto dell’abitazione principale;
- le spese per gli interessi sul mutuo relativo all’abitazione principale.
Per avere l’ufficialità sulle novità in arrivo si dovrà tuttavia attendere l’approvazione del Parlamento del testo della Legge di Bilancio 2025, che dovrà arrivare entro il prossimo 31 dicembre.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus affitto lavoratori fuori sede: limite dei fringe benefit a 5.000 euro