Il bonus SFL, Supporto per la formazione e il lavoro, consente anche nel 2025 di accedere ad un'indennità mensile erogata dall'INPS. Guida a requisiti e regole per fare domanda
Il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) è una prestazione INPS che si pone l’obiettivo di supportare i cittadini nell’inserimento all’interno del mondo lavorativo.
In particolare, la misura consiste nell’erogazione di un’indennità mensile per i cittadini considerati occupabili e in possesso di specifici requisiti che partecipino a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro.
Il bonus SFL è strettamente legato alla piattaforma SIISL, il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa, in quanto consente l’attivazione di percorsi personalizzati per i beneficiari del sussidio erogato dall’INPS.
Inoltre, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto diverse modifiche in materia, intervenendo sui requisiti economici necessari per l’accesso e incrementando l’importo dell’indennità.
Supporto per la formazione e il lavoro 2025: guida alla richiesta del sussidio INPS
I requisiti per beneficiare del supporto formazione e lavoro
A differenza dell’assegno di inclusione, il supporto per la formazione e il lavoro è una misura ad personam rivolta ai singoli membri del nucleo familiare.
I soggetti richiedenti devono avere un’età compresa tra i 18 e i 59 anni e devono possedere i requisiti previsti dall’articolo 2, comma 2 del D.L n. 48/2023 (ad esclusione della lettera b), i quali determinano anche l’accesso all’ADI.
I requisiti di cittadinanza, di residenza e di soggiorno sono i seguenti:
- il richiedente deve essere cittadino UE o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppure titolare dello status di protezione internazionale;
- residente in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo;
- residente in Italia (requisito esteso anche ai componenti del nucleo familiare che rientrano nel parametro della scala di equivalenza).
Per quanto riguarda i requisiti relativi al godimento di beni durevoli e ad altri indicatori del tenore di vita:
- nessun componente del nucleo deve risultare intestatario o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o di motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi precedenti la richiesta;
- nessun componente del nucleo deve risultare intestatario o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto o aeromobili.
Infine, per poter richiedere il supporto per la formazione e il lavoro bisogna non essere stati sottoposti a misure cautelari personali o di prevenzione e non avere a proprio carico sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi degli articoli 444 e seguenti del codice di procedura penale nei dieci anni precedenti la richiesta.
Aumentato il limite ISEE per accedere al sussidio
Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2025 è stato modificato il requisito ISEE per avere accesso al supporto per la formazione e il lavoro, ampliando la platea di potenziali beneficiari.
A partire dal 1°gennaio 2025 infatti possono fare domanda di SFL coloro che, oltre a rispettare i requisiti sopracitati, abbiano un ISEE non superiore a 10.140 euro.
In precedenza la soglia da non superare per accedere al sussidio era di 6.000 euro.
Il valore di 10.140 euro inoltre determina anche la soglia massima del reddito familiare. Oltre quest’ultima non è possibile richiedere il supporto per la formazione e il lavoro.
Supporto per la formazione e il lavoro: come fare domanda
Le istruzioni aggiornate al 2025 per ricevere il supporto per la formazione e il lavoro sono state recentemente pubblicate dall’INPS, che le ha condivise sui propri canali social.
In primo luogo, bisogna fare richiesta di SFL o tramite il sito INPS o rivolgendosi a CAF e Patronati.
Per presentare la domanda tramite il portale INPS si deve selezionare la voce “Menu Lavoro”, per poi cliccare su “Disoccupazione” e quindi su “Indennità”.
Una volta fatto ciò, si seleziona la voce “Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL)”, accedendo al servizio tramite le proprie credenziali di identità digitale SPID, CIE, CNS o eIDAS
Questo passaggio è necessario per verificare l’effettivo possesso dei requisiti richiesti e prevede la compilazione dei seguenti 9 campi:
- Generalità richiedente e titolare, con i dati anagrafici del richiedente;
- Cittadinanza e residenza;
- Documento di riconoscimento;
- Recapiti per le comunicazioni;
- Requisiti di residenza e cittadinanza;
- Ulteriori requisiti di accesso;
- Impegni per il beneficio;
- Modalità di pagamento;
- Sottoscrizione dichiarazione.
Completata la domanda, si riceve un messaggio di conferma della registrazione con il numero di protocollo da conservare.
In seguito a questa prima fase, bisognerà procedere accedendo alla piattaforma SIISL per avviare il percorso di attivazione delle attività di formazione.
I passaggi da effettuare all’interno della piattaforma SIISL
Dopo aver presentato la domanda tramite il portale INPS, bisogna completare la procedura iscrivendosi alla piattaforma SIISL e osservando una serie di passaggi.
L’accesso al SIISL si effettua tramite le proprie credenziali di identità digitale SPID o CIE.
Una volta all’interno, il beneficiario è chiamato a redigere il proprio CV e a sottoscrivere il patto di attivazione digitale (PAD).
In particolare, durante la compilazione di quest’ultimo sarà necessario:
- compilare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID);
- scegliere un centro per l’impiego;
- selezionare almeno 3 agenzie per il lavoro;
- dare l’autorizzazione per il trattamento dei propri dati personali.
La sottoscrizione del PAD sarà effettiva soltanto quando la domanda risulterà nello stato di “verificata”. Il processo di verifica è automatico, ma il beneficiario può consultare lo stato della richiesta in qualunque momento accedendo al servizio “Consultazione domanda SFL”.
In seguito alla verifica, il soggetto che ha richiesto l’SFL sarà chiamato a firmare il patto di servizio personalizzato, da finalizzare presso il centro per l’impiego.
Sulla base delle attività proposte e definite nel patto di servizio personalizzato, l’interessato, attraverso il SIISL, potrà ricevere o individuare autonomamente offerte di lavoro, servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro, specifici programmi formativi, tirocini di orientamento e formazione e progetti utili alla collettività.
Il beneficiario di SFL è tenuto ad aderire alle misure di formazione e di attivazione lavorativa indicate nel patto di servizio personalizzato, dando conferma almeno ogni 90 giorni della partecipazione a tali attività ai servizi competenti, anche in via telematica.
Qualora non venisse data conferma, il supporto per la formazione e il lavoro è sospeso.
A quanto ammonta l’importo per il supporto per la formazione e il lavoro?
L’importo riconosciuto dal supporto per la formazione e il lavoro è stato modificato dalla Legge di Bilancio 2025.
L’anno scorso infatti l’indennità prevista era pari a 350 euro mensili, ma a partire da gennaio 2025 l’importo è stato incrementato di 150 euro, portando la somma totale erogata a 500 euro mensili.
La somma viene accreditata mensilmente tramite bonifico da parte dell’INPS.
Il beneficio ha durata massima pari a 12 mesi, tuttavia la Manovra finanziaria 2025 ha stabilito che il termine può essere prorogato di ulteriori 12 mesi qualora al momento della scadenza il beneficiario sia impegnato nella frequentazione di un corso di formazione.
Anche in caso di proroga, l’indennità viene erogata nei limiti della durata del corso.
Compatibilità del supporto per la formazione e il lavoro con l’assegno di inclusione
Il supporto per la formazione è il lavoro è incompatibile con gli strumenti pubblici di integrazione o sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria.
Tuttavia si segnala che l’SFL può essere utilizzato anche dai componenti dei nuclei familiari che percepiscono l’ADI e che decidono di partecipare ai percorsi di formazione pur non essendo sottoposti agli obblighi previsti, purché non siano calcolati nella scala di equivalenza specifica per l’ADI.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Supporto per la formazione e il lavoro 2025: requisiti e domanda