Scadenza dichiarazione dei redditi 2024, imposte e concordato: si cambia ancora

Anna Maria D’Andrea - Dichiarazione dei redditi

Dichiarazione dei redditi al 31 ottobre 2024, stessa data per l'adesione al concordato preventivo biennale. Imposte con maggiorazione alla fine di agosto per le partite IVA. Il MEF lavora al decreto correttivo sulla riforma fiscale e nel frattempo si scaldano i motori per l'avvio della social card 2024

Scadenza dichiarazione dei redditi 2024, imposte e concordato: si cambia ancora

Scadenza della dichiarazione dei redditi al 31 ottobre 2024, per concedere più tempo alle partite IVA per l’adesione al concordato preventivo biennale.

Sempre sul fronte del patto tra Fisco e partite IVA, novità sono in arrivo anche sul fronte del versamento delle imposte. Il decreto correttivo sul quale sta lavorando il MEF dovrebbe confermare la possibilità di differimento con maggiorazione dello 0,40 per cento, in parallelo all’introduzione di una flat tax per il calcolo del secondo acconto di novembre.

Non c’è solo il calendario fiscale tra i temi centrali della settimana che appresta a concludersi.

Il 6 giugno è stata presentata la social card 2024, la meglio nota carta “Dedicata a te” per la quale a settembre sarà prevista una nuova tranche di 500 euro per circa 1,3 milioni di famiglie. Il tutto alla vigilia delle Elezioni Europee, che sul fronte del Fisco vede convergere la maggioranza dei partiti nell’obiettivo del contrasto ai paradisi fiscali.

Scadenza dichiarazione dei redditi 2024, imposte e concordato: si cambia ancora

Dovrebbe arriva in Consiglio dei Ministri la prossima settimana il primo decreto correttivo sulla riforma fiscale, che tra le novità ridefinirà le scadenze per il concordato preventivo biennale ad ormai pochissimi giorni dall’avvio del nuovo strumento di compliance.

Stando alla time line prevista ad oggi, dal 15 giugno si partirà con l’invio dei dati all’Agenzia delle Entrate e con le prime adesioni. Una tempistica che non dovrebbe subire rinvii.

I correttivi attesi puntano ad estendere il tempo a disposizione delle partite IVA per valutare la convenienza o meno del patto proposto dal Fisco: la scadenza ultima potrebbe passare dal 15 al 31 ottobre, data da segnare anche sul fronte dell’invio della dichiarazione dei redditi.

Doppietta di novità in cantiere anche sul fronte del versamento delle imposte emerse dalla dichiarazione dei redditi.

Per tutte le partite IVA in possesso dei requisiti d’accesso al concordato preventivo biennale potrebbe presto essere confermata la possibilità di effettuare i versamenti con maggiorazione dello 0,40 per cento entro i trenta giorni successivi alla scadenza del 31 luglio di saldo e primo acconto.

Novità specifiche in arrivo poi per chi aderirà al concordato: si va verso una flat tax sulla differenza tra il reddito concordato e quello utilizzato come base di calcolo per il versamento del primo acconto.

I lavori per l’avvio di uno dei tasselli della riforma fiscale sono quindi ancora in corso, e il rischio caos è dietro l’angolo. Ad oggi mancano regole certe per le partite IVA e, tra le altre cose, ancora si attendono i decreti MEF con le metodologie per il calcolo del reddito da concordato e per le cause eccezionali che consentiranno di recedere dal piano con il Fisco.

Al via la social card 2024: 500 euro in arrivo a settembre

Settimana ricca di novità anche sul fronte lavoro e, tra queste, la più rilevante è sicuramente relativa all’avvio della carta dedicata a te 2024.

Il 6 giugno il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, insieme al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, con la presenza del Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, e del Presidente INPS Gabriele Fava, hanno presentato la social card.

Le famiglie con ISEE fino a 15.000 euro e in condizione di priorità all’interno del proprio territorio di riferimento riceveranno un importo pari a 500 euro, da utilizzare per le spese alimentari, per la benzina e i trasporti.

La nuova social card però non arriverà nell’immediato: bisognerà attendere il mese di settembre e in ogni caso non sarà necessario presentare domanda.

Saranno i comuni, insieme all’INPS, ad individuare la platea dei beneficiari, tenuto conto dei seguenti requisiti:

  • essere titolari di un ISEE Ordinario con valore non superiore ai 15.000 euro;
  • avere tutti i componenti iscritti all’Anagrafe della Popolazione Residente.

Le prepagate saranno assegnate secondo un ordine di priorità alle famiglie con almeno tre componenti, tenendo conto dell’anno di nascita:

  • priorità massima quando è presente un ragazzo o una ragazza nata entro il 31 dicembre 2010;
  • poi si passerà alle famiglie con ragazzi e ragazze nate entro il 31 dicembre 2006;
  • e a seguire tutti gli altri.

A parità di condizioni la priorità sarà data sempre a coloro che hanno l’ISEE più basso.

Europee 2024, la lotta ai paradisi fiscali unisce Destra e Sinistra

C’è tempo fino alle ore 23 del 9 giugno per esprimere il proprio voto per l’elezione dei 76 membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia.

Al centro dei programmi dei principali partiti anche il Fisco, con la richiesta avvertita unanimemente di una maggiore equità nella tassazione nei diversi Paesi UE.

I partiti convergono sulla necessità di contrastare i paradisi fiscali, ma non solo. Nei programmi elettorali trova spazio anche la costruzione di una politica fiscale comunitaria così come la redistribuzione della ricchezza.

Obiettivi che accomunano i partiti di Destra e Sinistra, ma con ricette d’attuazione differenti. Le effettive proposte che arriveranno al tavolo del nuovo Parlamento UE dipenderanno quindi la scelta di elettori ed elettrici.

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