Ricarica per chi ha già la Carta dedicata a te? Il decreto attuativo sembra ripartire da zero

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Firmato tra fine maggio e inizio giugno il decreto attuativo della carta dedicata a te 2024: diversamente dalle aspettative, sembra non esserci all'orizzonte una ricarica per le famiglie già beneficiarie, ma una nuova assegnazione

Ricarica per chi ha già la Carta dedicata a te? Il decreto attuativo sembra ripartire da zero

Il decreto attuativo, firmato tra fine maggio e inizio giugno e non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, fa ripartire da zero la macchina organizzativa della carta dedicata a te.

Non sembra essere in arrivo una ricarica per le famiglie che sono state già beneficiarie del sostegno economico e conservano i requisiti per ottenere i 500 euro in campo per quest’anno, ma l’assegnazione di una nuova postepay.

Il Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida durante la presentazione della misura che si è tenuta ieri, 6 giugno, ha sottolineato: “dopo la sperimentazione del primo anno abbiamo voluto efficientare il percorso”.

Eppure, almeno nelle procedure, l’esperienza dello scorso anno non sembra essere messa a frutto:

  • la stesura del provvedimento attuativo ha richiesto circa un mese di tempo in più;
  • le prepagate lo scorso anno sono state distribuite a luglio, mentre quest’anno per utilizzare il contributo bisognerà aspettare fino a settembre;
  • le Postepay già assegnate, stando alle prime istruzioni, non saranno ricaricate, ma si ripartirà con delle nuove assegnazioni.

Nessuna ricarica in arrivo per chi ha la carta dedicata a te? Le novità nel decreto attuativo

La social card anche quest’anno spetta alle famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro: il decreto attuativo, atteso ora in Gazzetta Ufficiale, fissa tempi, regole e requisiti per l’erogazione delle risorse a disposizione, oltre 600 milioni di euro.

Come accaduto nel 2023, le famiglie beneficiarie del contributo di 500 euro per le spese alimentari, la benzina e i trasporti saranno individuate dall’INPS e dai Comuni: avranno diritto agli aiuti i nuclei con almeno tre componenti in condizione di priorità all’interno del proprio territorio di riferimento sulla base di criteri anagrafici ed economici.

Non sarà necessario, quindi, presentare alcuna domanda, ma il Comune invierà una comunicazione per andare a ritirare la prepagata presso gli uffici postali dopo essersi prenotati.

Dal momento che la carta dedicata a te ha già un anno di vita alle spalle, per il 2024 ci si aspettava una doppia modalità di erogazione del contributo:

  • una ricarica per i nuclei familiari che hanno già ricevuto la prepagata durante lo scorso anno e anche quest’anno conservano le carte in regola per ottenere gli aiuti;
  • nuove assegnazione per le famiglie che entrano a far parte della platea di beneficiari e beneficiarie.

Nessun chiarimento di dettaglio è arrivato ieri, 6 giugno, durante la conferenza stampa di presentazione della misura che si è tenuta a Palazzo Chigi. Né il testo del decreto attuativo sembra fare una particolare differenza tra vecchi e nuovi beneficiari.

Carta dedicata a te 2024, quando sarà ricaricata? In arrivo nuove prepagate

L’articolo 5 del provvedimento definisce le modalità di erogazione della carta dedicata a te:

  • il contributo viene erogato attraverso carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili, messe a disposizione da Poste Italiane;
  • vengono consegnate su prenotazione negli uffici postali a coloro che ne hanno diritto;
  • il numero complessivo delle carte assegnabili è pari a 1.330.000;
  • le nuove carte abbinate a ciascun beneficiario sono nominative e sono rese operative con l’accredito del contributo erogato a partire dal mese di settembre 2024.

Cosa succede a chi ha già tra le mani una social card? Leggendo le prime istruzioni, non sembra essere in campo procedure particolari: dovrebbe arrivare una nuova carta e non una ricarica, si riparte da zero senza incrociare le platee delle due annualità.

Le prepagate assegnate lo scorso anno sono bloccate dal 15 marzo, data ultima per l’utilizzo dell’importo a disposizione, ma sono valide fino al 2028.

Trovare il modo di utilizzare le postepay già assegnate alle famiglie vorrebbe dire anche dire risparmiare risorse. Nella bozza di convenzione tra INPS, Ministero dell’Agricoltura e Poste Italiane preparata per lo scorso anno, l’assegnazione di ogni prepagata ha il costo di un euro.

Ipotizzando una conferma di 800.000 famiglie su 1,2 milioni di nuclei beneficiari dello scorso anno, si risparmierebbero fondi per erogare altri 1.600 contributi da 500 euro con l’ulteriore vantaggio di aver messo pienamente a frutto il lavoro già fatto lo scorso anno.

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