Bonus elettrodomestici 2025, tempo scaduto per il decreto attuativo: Manovra a rilento

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Tempo scaduto per l'approvazione del decreto attuativo relativo al bonus elettrodomestici, ma il testo ancora non c'è. I lavori sulle novità della Legge di Bilancio proseguono a rilento e i provvedimenti da adottare oltre il termine sono già 34

Bonus elettrodomestici 2025, tempo scaduto per il decreto attuativo: Manovra a rilento

La scadenza per rendere operativo il bonus elettrodomestici introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 era fissata al 2 marzo, ma il decreto attuativo con tutte le istruzioni non è ancora arrivato.

L’agevolazione destinata alle famiglie, però, non è l’unica misura in stand by: tra gennaio e febbraio Ministeri ed Entri competenti avrebbero dovuto adottare già 38 provvedimenti su un totale di 110 necessari per chiudere il cantiere della Manovra.

Ma ne sono stati firmati soltanto 4 tra quelli attesi: anche quest’anno i lavori procedono a rilento e le misure rischiano di perdere efficacia.

Bonus elettrodomestici e non solo: tempo scaduto per il decreto attuativo

Tra le novità destinate alle famiglie per il 2025 rientra anche un bonus elettrodomestici, un contributo pari a 100 euro, che può arrivare a un massimo di 200 euro in presenza di un ISEE fino a 25.000 euro.

In campo ci sono 50 milioni di euro, ma l’agevolazione, che può coprire fino a un massimo del 30 per cento del costo, resta per ora una promessa.

Come spesso accade, tramite la norma che introduce le novità si definisce la misura a grandi linee e si affida ai Ministeri competenti il compito di definire più nel dettaglio l’impiego dei fondi stanziati, così come i requisiti di accesso alle agevolazioni o le procedure da seguire.

E in questo passaggio, che pure dovrebbe servire a costruire al meglio il pacchetto di regole, le novità rischiano di arenarsi e perdere di efficacia per i lunghi tempi di approvazione dei decreti attuativi.

Le misure della Legge di Bilancio 2025 non sembrano fare eccezione in questo senso: a inizio marzo lo stato di avanzamento dei lavori di attuazione dovrebbe essere già quasi al 35 per cento e invece supera di poco il 6 per cento.

In totale sono stati approvati soltanto 7 decreti attuativi e 34 provvedimenti con data di scadenza fissata tra il 30 gennaio e il 2 marzo non hanno ancora visto la luce.

Risultato? Il bonus elettrodomestici, così come l’esonero per le lavoratrici madri, il contributo per le attività sportive e ricreative di figli e figlie fino a 14 anni restano inaccessibili, nonostante il termine fissato dalla normativa, che resta un’indicazione teorica più che pratica.

Bonus elettrodomestici e non solo: tempo scaduto per il decreto attuativo

L’attuazione delle norme, e in particolare l’avanzamento dei lavori delle Leggi di Bilancio, resta una spina nel fianco di tutti i Governi che si sono avvicendati negli ultimi anni.

Dall’Esecutivo guidato da Mario Draghi in poi la soluzione individuata per ridurre lo stock di provvedimenti nelle mani dei Ministeri consiste nel ricorso a novità autoapplicative, che non hanno bisogno di ulteriori passaggi burocratici.

Ma neanche questa strada sembra risolvere la questione delle misure fantasma, previste solo sulla carta. La scorsa Legge di Bilancio ha segnato il record del pacchetto di misure con il minor numero di provvedimenti attuativi, solo 54, rispetto agli 11 anni precedenti.

Se si tirano le somme a distanza di circa un anno, però, non è stato fatto alcun passo avanti sui tempi di attesa, anzi.

Nonostante il record minimo, dalla Manovra dello scorso anno restano ancora da approvare ben 17 provvedimenti. E quest’anno il cantiere della Manovra richiede l’adozione di 110 decreti attuativi e un lavoro a un ritmo molto diverso da quello attuale.

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