Dichiarazione dei redditi 2024: chi deve presentarla ed entro quale scadenza? Le regole su soggetti obbligati e tempistiche da rispettare
Chi deve presentare la dichiarazione dei redditi 2024, qual è la scadenza per l’invio e quali le regole specifiche previste per dipendenti, pensionati e partite IVA?
La dichiarazione dei redditi è senza dubbio uno degli adempimenti fiscali più importanti dell’anno, che consente ai contribuenti di definire la propria situazione con il Fisco sul fronte di imposte dovute e detrazioni spettanti.
Dal 20 maggio è possibile fare il modello 730 precompilato 2024, la dichiarazione semplificata per dipendenti e pensionati. Dalla stessa data partirà anche il modello Redditi precompilato per le partite IVA, novità assoluta relativa alla campagna dichiarativa per l’anno in corso.
Non cambiano le regole generali da conoscere sul fronte dei soggetti obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi 2024. Cambia invece il calendario delle scadenze.
Dichiarazione dei redditi 2024, la nuova scadenza per l’invio
Maggio è il mese di avvio della stagione dichiarativa, in parallelo al lancio del modello 730 e Redditi precompilato.
A partire da lunedì 20 sarà possibile modificare e inviare la dichiarazione dei redditi precompilata, sia per dipendenti e pensionati che si avvalgono del modello 730 online che per le partite IVA destinatarie dell’avvio sperimentale del modello Redditi precompilato.
Diverse le novità che caratterizzano la dichiarazione dei redditi 2024 e, in parallelo al debutto della precompilata per le partite IVA, si segnala l’estensione del 730 senza sostituto per tutti e le nuove scadenze di trasmissione.
È in particolare su quest’ultimo punto che vale la pena concentrarsi. Se fino allo scorso anno la scadenza ultima era fissata al 30 novembre, per il 2024 il termine di trasmissione passa al 15 ottobre.
Questa la data da monitorare per l’invio del modello Redditi, mentre per lavoratori dipendenti e pensionati che utilizzano il modello 730 precompilato o ordinario la scadenza è anticipata al 30 settembre.
Dichiarazione dei redditi 2024 | Scadenza |
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Modello 730 | 30 settembre |
Modello Redditi | 15 ottobre |
Dichiarazione dei redditi 2024: chi deve presentarla? I soggetti obbligati
Nessuna modifica sul fronte dei soggetti tenuti a trasmettere la dichiarazione dei redditi 2024 e, in linea generale, rientrano tra i contribuenti obbligati coloro che:
- hanno conseguito redditi nell’anno 2023;
- sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili (come, in genere, i titolari di partita IVA), anche nel caso in cui non abbiano conseguito alcun reddito.
In particolare, sono obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi:
- i lavoratori dipendenti che hanno cambiato datore di lavoro e sono in possesso di più certificazioni di lavoro dipendente o assimilati (Certificazione Unica 2024), nel caso in cui l’imposta corrispondente al reddito complessivo superi di oltre euro 10,33 il totale delle ritenute subite;
- i lavoratori dipendenti che direttamente dall’INPS o da altri Enti hanno percepito indennità e somme a titolo di integrazione salariale o ad altro titolo, se erroneamente non sono state effettuate le ritenute o se non ricorrono le condizioni di esonero indicate nelle precedenti tabelle;
- i lavoratori dipendenti a cui il sostituto d’imposta ha riconosciuto deduzioni dal reddito e/o detrazioni d’imposta non spettanti in tutto o in parte (anche se in possesso di una sola Certificazione Unica 2024);
- i lavoratori dipendenti che hanno percepito retribuzioni e/o redditi da privati non obbligati per legge ad effettuare ritenute d’acconto (per esempio collaboratori familiari, autisti e altri addetti alla casa);
- i contribuenti che hanno conseguito redditi sui quali l’imposta si applica separatamente (ad esclusione di quelli che non devono essere indicati nella dichiarazione - come le indennità di fine rapporto ed equipollenti, gli emolumenti arretrati, le indennità per la cessazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, anche se percepiti in qualità di eredi - quando sono erogati da soggetti che hanno l’obbligo di effettuare le ritenute alla fonte);
- i lavoratori dipendenti e/o percettori di redditi a questi assimilati ai quali non sono state trattenute o non sono state trattenute nella misura dovuta le addizionali comunale e regionale all’IRPEF. In tal caso l’obbligo sussiste solo se l’importo dovuto per ciascuna addizionale supera euro 10,33;
- i contribuenti che hanno conseguito plusvalenze e redditi di capitale da assoggettare ad imposta sostitutiva da indicare nei quadri RT e RM.
- i docenti titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado, che hanno percepito compensi derivanti dall’attività di lezioni private e ripetizioni e che intendono fruire della tassazione sostitutiva, presentano anche il quadro RM del modello REDDITI Persone Fisiche 2024.
Chi non deve presentare la dichiarazione dei redditi 2024: i soggetti esonerati
Non è sempre obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi.
Se si rientra nei caso di esonero è infatti possibile non effettuare la trasmissione all’Agenzia delle Entrate ma, in ogni caso, in caso di fruizione di detrazioni o deduzioni fiscali l’invio consente di beneficiare del rimborso fiscale spettante.
Al netto di tale importante considerazione, è esonerato dalla presentazione della dichiarazione 2024 il contribuente, non obbligato alla tenuta delle scritture contabili, che possiede redditi per i quali è dovuta un’imposta non superiore ad euro 10,33.
Esonero per contribuenti non obbligati alla tenuta delle scritture contabili che si trovano nella seguente condizione: |
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imposta lorda (*) – |
detrazioni per carichi di famiglia – |
detrazioni per redditi di lavoro dipendente, pensione e/o altri redditi – |
detrazioni per redditi di lavoro dipendente, pensione e/o altri redditi – |
ritenute = |
importo non superiore a euro 10,33 |
(*) L’imposta lorda è calcolata sul reddito complessivo al netto della deduzione per l’abitazione principale e relative pertinenze.
Non è obbligatoria la presentazione della dichiarazione dei redditi per il contribuente che possiede esclusivamente:
- redditi da abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati, se il fabbricato non è situato nello stesso Comune dell’abitazione principale;
- redditi da lavoro dipendente o pensione;
- redditi da lavoro dipendente o pensione e redditi da abitazione principale e relative pertinenze e altri fabbricati non locati se non situati nello stesso Comune dell’abitazione principale;
- redditi da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto
In relazione a redditi da lavoro dipendente, pensione, fabbricati e rapporti di collaborazione non è obbligatoria la presentazione del modello 730 o della dichiarazione con modello Redditi 2024 soltanto qualora i redditi percepiti siano stati corrisposti da un unico sostituto d’imposta che effettua le ritenute d’acconto o che siano stati corrisposti da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio. Inoltre, l’esonero si applica nel caso in cui non siano dovute le relative addizionali regionali e comunali.
Sono inoltre esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi 2024 i soggetti che nel 2023 hanno percepito esclusivamente:
- redditi esenti, come pensione di invalidità Inail, borse di studio, pensioni di guerra, indennità di accompagnamento, pensioni sociali, ecc;
- redditi soggetti ad imposta sostitutiva (diversi da quelli soggetti a cedolare secca), come interessi su BOT o altri titoli di debito pubblico;
- redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta, come interessi sui conti correnti bancari o postali;
- redditi derivanti da lavori socialmente utili.
Si evidenzia che, in ogni caso, gli esoneri dall’invio della dichiarazione dei redditi non si applicano a chi deve restituire in tutto o in parte il trattamento integrativo.
Dichiarazione dei redditi 2024: soggetti esonerati con limite di reddito
L’esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi 2024 vale anche nei seguenti casi secondo i limiti di reddito indicati e a specifiche condizioni, ovvero:
- reddito da terreni e/o fabbricati (comprese abitazione principale e sue pertinenze) entro il limite di 500 euro;
- reddito da lavoro dipendente o assimilato e altre tipologie di reddito nel limite di 8.176 euro per un periodo non inferiore a 365 giorni all’anno;
- reddito da pensione e altre tipologie di reddito entro il limite di 8.500 euro all’anno per un periodo non inferiore a 365 giorni;
- reddito da pensione, terreni, abitazione principale e pertinenze inferiore a 7.750 euro (pensione) e 185,92 (terreni)
In questi casi non si deve fare il 730 o il modello Redditi soltanto qualora le detrazioni per coniuge e familiari a carico siano effettivamente spettanti e quando non siano dovute le addizionali regionale e comunale. Se il sostituto d’imposta ha operato le ritenute il contribuente può recuperare il credito presentando la dichiarazione dei redditi.
Ulteriori casi di esonero sono i seguenti:
- redditi da assegno periodico corrisposto dal coniuge più altre tipologie di reddito ad esclusione dell’assegno periodico destinato al mantenimento dei figli entro il limite di 8.500 euro;
- redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e altri redditi per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro entro il limite di 5.500 euro;
- compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche entro il limite di 30.658,28 euro.
Dichiarazione dei redditi 2024: chi può presentare il modello 730
Analizzate le casistiche per le quali è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi e quelle per le quali l’adempimento non è necessario, soffermiamoci ora su chi può presentare il modello 730.
Si ricorda in primo luogo che il modello 730 è la dichiarazione dei redditi semplificata che, a differenza del modello Redditi, prevede che rimborsi e conguagli IRPEF vengano effettuati direttamente dal sostituto d’imposta sullo stipendio o sulla pensione.
La procedura è quindi più semplice e i tempi d’attesa per i rimborsi fiscali sono notevolmente ridotti.
La possibilità di utilizzare il modello 730 precompilato, predisposto direttamente dall’Agenzia delle Entrate sulla base dei dati presenti in Anagrafe Tributaria, è un ulteriore vantaggio previsto per chi può avvalersi della dichiarazione semplificata.
In linea generale sono i lavoratori dipendenti e i pensionati a poter presentare la dichiarazione annuale con il modello 730.
Da quest’anno, inoltre, possono utilizzare il modello 730 anche coloro che adempiono agli obblighi relativi al monitoraggio delle attività estere di natura finanziaria o patrimoniale a titolo di proprietà o di altro diritto reale, e/o che sono tenuti al pagamento delle relative imposte (IVAFE, IVIE e Imposta cripto-attività), compilando il nuovo quadro W.
Devono invece presentare il modello Redditi, non possono utilizzare il modello 730 precompilato o ordinario, i contribuenti che si trovano in una delle seguenti situazioni:
- nel 2023 hanno percepito:
- redditi derivanti da produzione di “agroenergie” che non si considerano produttive di reddito agrario;
- redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione;
- redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita IVA;
- redditi di lavoro autonomo a cui, ai fini delle imposte sui redditi, si applica l’art. 50 del Tuir (soci delle cooperative artigiane);
- redditi “diversi” non compresi tra quelli indicati nel quadro D, righi D4 e D5;
- plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate e non qualificate e derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in imprese o enti residenti o localizzati in Paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati;
- redditi provenienti da “trust”, in qualità di beneficiario;
- nel 2023 e/o nel 2024 non sono residenti in Italia;
- devono presentare anche una delle seguenti dichiarazioni: IVA, IRAP, Mod. 770 (sostituti d’imposta);
- utilizzano crediti d’imposta per redditi prodotti all’estero diversi da quelli di cui al rigo G4;
- nel 2023 hanno percepito redditi da pensione di cui all’articolo 49, comma 2, lettera a) del TUIR erogati da soggetti esteri, e che trasferiscono in Italia la propria residenza in uno dei comuni appartenenti al territorio del Mezzogiorno, con popolazione non superiore ai 20.000 abitanti, situati nelle regioni Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia;
- devono compilare il prospetto degli aiuti di Stato;
- coloro che destinano a locazione breve più di 4 appartamenti.
Si evidenzia che, in ogni caso, anche chi può utilizzare il modello 730 ha la facoltà di trasmettere la dichiarazione annuale mediante il modello Redditi, entro la scadenza del 15 ottobre 2024.
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