Riforma della disabilità: dall’INPS i chiarimenti sulla proroga al 2027 e le altre novità

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

La fase di sperimentazione della riforma dell’accertamento della disabilità è stata estesa al 2027 e ad altre 11 province italiane. Dall'INPS tutte le indicazioni sulle novità

Riforma della disabilità: dall'INPS i chiarimenti sulla proroga al 2027 e le altre novità

Saranno 20 in totale le province italiane coinvolge nella fase sperimentale prevista per l’attuazione della riforma della disabilità.

Inizialmente previsto per un solo anno il periodo sperimentale è stato esteso fino alla fine del 2026. Le novità saranno in vigore su tutto il territorio nazionale dal 2027.

A prevedere queste e altre novità è stato il decreto Milleproroghe 2025 convertito in legge. Istruzioni e chiarimenti nel messaggio n. 766 pubblicato dall’INPS il 3 marzo.

Riforma della disabilità: dall’INPS i chiarimenti sulla proroga al 2027 e le altre novità

Dal 1° gennaio 2025 è stata avviata in 9 province italiane (Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste) la fase sperimentale propedeutica alla piena operatività della riforma della disabilità, introdotta dalla legge n. 62/2024.

La sperimentazione coinvolge in particolare la procedura di accertamento della condizione di disabilità, con l’introduzione del nuovo certificato medico introduttivo.

Rappresenta la prima fase del nuovo procedimento della valutazione di base, che dal 2026 prenderà definitivamente il posto della domanda amministrativa.

Questa almeno la tabella di marcia prevista inizialmente. Il decreto Milleproroghe convertito in legge, infatti, ha previsto un’estensione di tale termine di un anno.

Come precisato anche dall’INPS nel messaggio, la sperimentazione durerà fino alla fine del 2026 e le novità saranno quindi applicate in tutta Italia dal 1° gennaio del 2027.

Non solo. Il Milleproroghe ha anche ampliato il numero di province coinvolte nella sperimentazione, includendone altre 11 e portando così il numero complessivo a 20:

  • Alessandria;
  • Lecce;
  • Genova;
  • Isernia;
  • Macerata;
  • Matera;
  • Palermo;
  • Teramo;
  • Vicenza;
  • Province autonome di Trento e Aosta.

In queste 11 province però la sperimentazione del nuovo sistema inizierà dal 30 settembre 2025.

Viene ampliato, inoltre, anche l’elenco delle patologie interessate dalla sperimentazione dei nuovi criteri di valutazione di base. Ora sono incluse anche le disabilità connesse all’artrite reumatoide, alle cardiopatie, alle broncopatie e alle malattie oncologiche.

INPS - Messaggio n. 766 del 3 marzo 2025
Riforma dell’accertamento della disabilità. Modifiche introdotte dal decreto Milleproroghe

Riforma della disabilità: come funziona il nuovo certificato

Il procedimento valutativo di base che sarà avviato a regime appunto dal 2027 e affidato all’INPS comincia proprio con la trasmissione telematica all’Istituto del nuovo certificato medico introduttivo.

Tale certificato rappresenterà l’unica procedura per la presentazione della domanda per l’accertamento della disabilità.

Cittadini o Enti preposti e abilitati pertanto non dovranno più procedere all’invio della domanda amministrativa.

Dal 1° gennaio 2025, e dal 30 settembre per le nuove 11 province coinvolte, l’avvio del procedimento per l’accertamento della condizione di disabilità dovrà avvenire unicamente tramite il nuovo certificato medico introduttivo.

In ottica di semplificazione, l’INPS ha inoltre precisato che la firma digitale da parte del medico certificatore, che deve essere apposta alla conclusione dell’iter di compilazione e trasmissione all’Istituto, è facoltativa.

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