Bonus nido 2025 in ritardo: ancora attesa per l’invio delle domande

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Il bonus nido 2025 non è ancora pronto a partire. Le famiglie aspettano il via libera all'invio delle domande e non ci sono comunicazioni ufficiali

Bonus nido 2025 in ritardo: ancora attesa per l'invio delle domande

Accumulano ritardo le procedure di domanda per il bonus nido 2025.

Ad oggi, 3 marzo, non ci sono ancora novità sulla data di apertura della piattaforma per la prenotazione dei fondi.

Lo scorso anno il via libera da parte dell’INPS era arrivato a fine febbraio, per quest’anno sembra ci sarà ancora da attendere.

Con il bonus le famiglie possono ricevere fino a 3.600 euro per le spese di iscrizione dei figli al nido.

Bonus nido 2025 in ritardo: ancora attesa per l’invio delle domande

Il bonus nido 2025 è ancora fermo ai box. Le famiglie non hanno ancora una data di riferimento per poter procedere con l’invio delle domande.

Il via libera infatti deve arrivare dall’INPS che, rispetto allo scorso anno, è in ritardo. Nel 2024 infatti le famiglie interessate hanno avuto modo di presentare la richiesta entro fine febbraio.

Per quest’anno, invece, non ci sono ancora novità e non c’è un termine di domanda ufficiale per il rimborso delle rette pagate nel 2025. Ad ogni modo, stando a quanto accaduto negli ultimi anni il via libera dovrebbe arrivare a breve.

La prestazione, ricordiamo, sostiene i genitori indennizzando parte delle spese sostenute per le rette di iscrizione ad asili nido pubblici e privati autorizzati e per il pagamento di forme di assistenza domiciliare, fino ai tre anni, in caso di gravi patologie croniche.

L’importo dell’agevolazione viene determinato in base all’indicatore della situazione economica secondo i criteri indicati nella tabella.

Valore del bonus asilo nido 2025ISEE minorenniImporto mensile
3.000 euro Fino a 25.000 euro 272,70 euro per 11 mensilità
2.500 euro Da 25.001 a 40.000 euro 227,20 per 11 mensilità
1.500 euro Da 40.001 136,30 euro per 11 mensilità

Proprio per questo motivo si consiglia di procedere per tempo ad aggiornare l’ISEE al 2025, tenendo conto però che le novità relative all’esclusione dei titoli di stato e dei buoni postali entrerà in vigore dal 5 marzo.

Chi ha già l’ISEE e intende escludere tali valori dal calcolo dovrà rifare la dichiarazione.

Senza una DSU aggiornata le famiglie ricevono l’importo minimo della prestazione, pari a 1.500 euro per 11 mesi (136,37 euro mensili). A differenza di quanto accade con l’assegno unico, però, per il bonus nido non è previsto il pagamento degli arretrati dopo l’eventuale presentazione dell’ISEE.

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