ISEE 2025 senza buoni postali e titoli di Stato: regolamento in Gazzetta Ufficiale

Rosy D’Elia - Modello Isee

Dopo oltre un anno di attesa arriva in Gazzetta Ufficiale il nuovo regolamento ISEE con l'esclusione di buoni postali e titoli di Stato dal calcolo. Il DPCM entra in vigore il 5 marzo 2025

ISEE 2025 senza buoni postali e titoli di Stato: regolamento in Gazzetta Ufficiale

Dopo più di un anno il regolamento che recepisce l’esclusione dei buoni postali e dei titoli di Stato dal calcolo dell’ISEE taglia il traguardo della Gazzetta Ufficiale.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che rende operative le novità entrerà in vigore il 5 marzo 2025.

Nel testo non ci sono solo le modifiche previste dalla Manovra dallo scorso anno, ma una serie di revisioni delle regole da seguire per determinare il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente che si sono stratificate negli anni.

In Gazzetta Ufficiale il regolamento per il ISEE 2025 senza buoni postali e titoli di Stato

Atteso dall’inizio dello scorso anno e annunciato dal Governo a metà gennaio, il nuovo regolamento è pronto per essere applicato: l’ISEE 2025 potrà essere calcolato senza considerare i titoli di Stato e i buoni postali in possesso delle famiglie fino a un valore massimo di 50.000 euro, un’agevolazione rimasta inaccessibile per tutto lo scorso anno.

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L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è utile per verificare i requisiti di accesso a una serie di misure di sostegno, come ad esempio la riduzione delle bollette, ma anche per calcolare l’importo di prestazioni riconosciute ad ampio raggio, e quindi a prescindere da una condizione di difficoltà economica, come l’assegno unico.

Il suo valore si determina tenendo conto di dati anagrafici, patrimoniali e reddituali: di conseguenza l’esclusione di alcune voci riduce l’ISEE familiare e aumenta le possibilità di ottenere benefici.

Da questa reazione a catena nasce l’attenzione e l’attesa per le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 rimaste a lungo inattuate proprio perché mancava il nuovo regolamento ISEE.

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Il testo interviene sul DPCM n. 159 del 2013, modificandolo in più punti, con una serie di innovazioni messe in campo dal 2016 allo scorso anno.

La nuova regola introdotta nel regolamento ISEE (DPCM n. 159 del 2013)
Articolo 4 -bis . Dal patrimonio mobiliare di cui al comma 4 sono esclusi i titoli di Stato di cui all’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398, i buoni fruttiferi postali, ivi inclusi quelli trasferiti allo Stato, e i libretti di risparmio postale, nel limite complessivo di 50.000 euro, ai sensi dell’articolo 1, comma 184, della legge 30 dicembre 2023, n. 213

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM si sblocca la possibilità di escludere gli importi fino a 50.000 euro dal calcolo e quindi di avere un indicatore più basso.

Chi ha già calcolato l’ISEE per il 2025, però, dovrà procedere con una nuova DSU, la Dichiarazione Sostitutiva Unica con tutti i dati rilevanti, in modo tale da aggiornare la certificazione di quest’anno con le nuove regole.

ISEE 2025 senza buoni postali e titoli di Stato: da quando è operativo il nuovo regolamento

Come indicato dalle relazioni tecniche della Manovra 2024, i principali effetti con un costo di 44 milioni di euro all’anno si avranno sull’assegno unico e riguarderanno in particolar modo le famiglie più abbienti che potranno beneficiare di un importo lievemente più alto.

Nonostante la stretta correlazione, i tempi di applicazione dei titoli di Stato e dei buoni postali e quelli della prestazione per i genitori con figli a carico non sono coordinati.

Entro il 28 febbraio di ogni anno, infatti, è necessario aver ottenuto l’ISEE aggiornato per poter calcolare il valore dell’assegno unico in base alla propria condizione economica, in alternativa si ottiene l’importo minimo.

Ma il nuovo regolamento sarà operativo solo dal 5 marzo 2025, una data che impone ai genitori di rimandare l’aggiornamento dell’ISEE all’inizio del mese prossimo per poi recuperare le somme nelle mensilità successive.

C’è sempre tempo, infatti, fino al 30 giugno per comunicare la situazione aggiornata all’INPS e recuperare gli arretrati.

ISEE 2025: il nuovo regolamento non chiude il cantiere

La pubblicazione del nuovo regolamento ISEE in Gazzetta Ufficiale, in ogni caso, non chiude il cantiere dei lavori sulle regole di calcolo.

Se da un lato si sblocca la possibilità di applicare le modifiche introdotte con le DSU presentate nel corso del 2025, dall’altro si attendono chiarimenti sulle ulteriori modifiche previste dalla Legge di Bilancio di quest’anno che riguardano assegno unico, bonus nido e carta per i nuovi nati.

Inoltre, dal 1° luglio 2023 la DSU online rappresenta il canale prioritario da utilizzare per ottenere l’ISEE ma il decreto attuativo con le semplificazioni necessarie per potenziare gli strumenti messi a disposizione dall’INPS dopo due anni non è ancora arrivato.

Anche con il nuovo regolamento 2025, il cantiere dell’ISEE resta aperto.

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14 gennaio 2025, n. 13
Aggiornamento del regolamento ISEE con l’esclusione di buoni postali e titoli di Stato

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