Sull'ISEE precompilato si attendono semplificazioni e novità: la DSU online è diventata la via prioritaria per ottenere la certificazione dal 2023, ma il decreto attuativo con le nuove istruzioni non è mai arrivato
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In questi primi mesi del 2025 si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del regolamento per determinare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente aggiornato per recepire l’evoluzione normativa degli ultimi anni e l’esclusione dei titoli di Stato e dei buoni postali dal calcolo prevista già per lo scorso anno, ma non ancora operativa.
Ma la modifica delle regole, che è in stand by dalla Manovra dello scorso anno, non è l’unica pratica rimasta nel cassetto.
L’ISEE precompilato, il sistema che permette di calcolare direttamente sul portale INPS l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, dovrebbe essere ottimizzato con ulteriori semplificazioni. Alle buone intenzioni contenute nella Legge di Bilancio 2023, però, non sono mai seguite delle azioni concrete.
ISEE precompilato: si attendono novità e semplificazioni
La DSU online, la Dichiarazione Sostitutiva Unica con tutti i dati anagrafici, patrimoniali e reddituali, rappresenta il canale preferenziale per ottenere la certificazione dal 1° luglio 2023.
Così almeno stabilisce l’articolo 10 del decreto legislativo n. 147 del 2017, al comma 2, attualmente in vigore.
Ma la norma ha associato il debutto dell’ISEE precompilato ad ampio raggio all’approvazione di un decreto attuativo che non è, poi, mai arrivato.
Il testo dovrebbe prevedere, tra le altre novità, anche ulteriori semplificazioni per utilizzare la DSU online, che l’INPS mette a disposizione degli utenti dal 2019 basandosi su una serie di dati in suo possesso.
Dopo due anni dall’approvazione della Manovra 2023, però, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, chiamato a confrontarsi con l’INPS, l’Agenzia delle entrate e il Garante per la protezione dei dati personali, non ha approvato nessun provvedimento per passare dalla teoria alla pratica.
La norma non ha fissato alcuna scadenza per la firma, ma la previsione di un debutto del canale preferenziale nell’estate successiva all’approvazione suggeriva la necessità di un intervento in tempi brevi che poi non è mai arrivato.
Tempi lunghi per l’attuazione delle novità sull’ISEE: ritardi anche sulla DSU precompilata
Nel frattempo il nuovo regolamento ISEE, anche questo atteso da mesi in Gazzetta Ufficiale, recepisce le novità introdotte negli anni e la relazione illustrativa conferma come prioritaria, già dal 2023, la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica direttamente pronta all’uso che gli utenti trovano online.
In altre parole, lo scorrere del tempo ha determinato il passaggio a questo nuovo canale preferenziale, ma Ministeri ed enti coinvolti non hanno fornito né istruzioni, né hanno messo in atto delle nuove semplificazioni per dare concretezza alla novità.
Di solito a rallentare lavori di questo tipo è la necessità di tutelare i dati personali: ma non è il caso dell’ISEE precompilato.
Il passaggio normativo introdotto con la Legge di Bilancio 2023 specifica: “Resta fermo quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, per quanto attiene al trattamento dei dati e alle misure di sicurezza”.
Difficile stabilire le ragioni del ritardo: l’unica certezza è che la lenta attuazione delle norme non rappresenta una eccezione né per le procedure legate all’ISEE né, più in generale, per i cantieri delle Manovre.
Insieme al provvedimento sulla DSU precompilata restano ancora altri 18 testi da adottare per chiudere i lavori della Legge di Bilancio 2023.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: ISEE precompilato: si attendono novità e semplificazioni