ISEE 2025 già presentato? Per beneficiare delle novità sul calcolo si riparte da zero

Emanuele Muzzi - Modello Isee

Per beneficiare dell'esclusione ai fini del calcolo ISEE di titoli di Stato e libretti postali bisognerà richiedere una nuova attestazione. Questo quanto emerso dal comunicato stampa diffuso dal Governo il 14 gennaio

ISEE 2025 già presentato? Per beneficiare delle novità sul calcolo si riparte da zero

Chi ha già presentato l’ISEE 2025 rischia di dover ripartire da zero.

L’esclusione dal calcolo dei titoli di Stato e dei libretti postali comporterà la necessità di aggiornare la DSU già presentata. Questo uno degli aspetti che emerge dal comunicato diffuso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il 14 gennaio.

Per l’avvio delle novità i tempi non sono ancora noti. La Premier Meloni ha firmato il DPCM che attuerà quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024 in materia di calcolo ISEE, ma il testo passa ora prima all’esame della Corte dei Conti e poi dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

L’avvio operativo dell’esclusione dal calcolo del valore ISEE di titoli di Stato, BTP, BOT, libretti e buoni postali fino ad un valore complessivo di 50.000 euro necessita poi della pubblicazione di specifiche istruzioni da parte dell’INPS.

Una serie di passaggi che comporteranno non poche criticità per chi ha già presentato l’ISEE 2025 o per chi si accinge a richiederlo.

ISEE 2025 già presentato? Per beneficiare delle novità sul calcolo si riparte da zero

Quello comunicato il 14 gennaio è un ulteriore passo in avanti relativamente alle novità in materia di calcolo dell’ISEE 2025.

La Presidente Meloni ha firmato il DPCM di modifica relativo alle “Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159”, provvedimento che attuerà, dopo più di un anno di attesa, quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024, la quale stabilisce, ai commi 183-185 dell’articolo 1, l’esclusione dei titoli di Stato e dei prodotti di raccolta del risparmio postale dal calcolo dell’ISEE entro la soglia complessiva di 50.000 euro.

La discussione sul provvedimento si è riaccesa proprio in quanto con l’inizio dell’anno il tema della richiesta dell’ISEE assume grande rilevanza, ma il cammino per rendere operativa la misura non è ancora concluso.

Come evidenziato dallo stesso comunicato stampa, il decreto passa alla Corte dei Conti, dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e successivamente all’INPS spetterà il compito di fornire le istruzioni operative. Un iter sul quale non è possibile, ad oggi, ipotizzare dei tempi.

L’unico aspetto certo al momento è che chi vorrà beneficiare dell’esclusione dal calcolo dell’ISEE dei titoli di Stato posseduti e dei libretti postali dovrà fare tutto da capo.

Infatti, come è possibile leggere dal comunicato stampa in questione:

“Il decreto prevede comunque una disciplina transitoria di validità delle attestazioni ISEE già rilasciate e che resteranno valide ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate fino alla naturale scadenza. Resta comunque la possibilità per le famiglie di richiedere una nuova attestazione ISEE calcolata secondo le regole fissate dal nuovo Dpcm che ora sarà inviato alla Corte dei conti per la registrazione e la sua successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale”.

ISEE 2025, resteranno valide le attestazioni già rilasciate

Quanto sopra riportato porta quindi a due osservazioni.

In primo luogo, i cittadini che intendono beneficiare dell’agevolazione in questione dovranno richiedere una nuova attestazione ISEE per vedere un valore aggiornato. L’ISEE 2025, se già ottenuto, diventerà quindi “obsoleto” ben prima della fine dell’anno.

In secondo luogo, le attestazioni già rilasciate e nel cui calcolo rientrano titoli di Stato e libretti postali risultano in ogni caso valide.

Ovviamente, per chi detiene titoli di Stato o buoni di risparmio postali sarà più conveniente rifare l’ISEE e ottenere quindi un calcolo della propria situazione patrimoniale e reddituale più basso.

Il problema però è sui tempi. Ad oggi sono in molti ad aver già richiesto l’ISEE 2025, così come in molti si accingono a farlo anche alla luce delle scadenze legate ai vari bonus riconosciuti sulla base del valore dell’attestazione rilasciata dall’INPS.

Di conseguenza, coloro che intendano beneficiare di specifiche agevolazioni per le quali è necessario l’ISEE, come, ad esempio, l’assegno di inclusione, l’assegno unico o il bonus bebè, dovranno stare particolarmente attenti alle date di scadenza legate ai relativi adempimenti.

Non è dato sapere quali saranno i tempi necessari per ottenere un’attestazione ISEE che escluda titoli di Stato e buoni postali, e il rischio di dover procedere ad un doppio calcolo è quindi quantomai concreto.

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