ISEE: a pagamento anche la prima dichiarazione presso i CAF?

Francesco Rodorigo - Modello Isee

Sono in esaurimento le risorse stanziate nel 2024 per la presentazione del modello ISEE presso i CAF. L'allarme della Consulta Nazionale: i cittadini rischiano di dover pagare per il servizio finora gratuito

ISEE: a pagamento anche la prima dichiarazione presso i CAF?

Anche la presentazione della prima dichiarazione ISEE presso i CAF rischia di diventare a pagamento.

Stanno finendo infatti le risorse stanziate nell’ambito della convenzione con l’INPS e che garantiscono la gratuità del servizio.

Come annunciato dalla Consulta Nazionale dei CAF, le DSU presentate nei primi 6 mesi dell’anno superano i 7 milioni e i fondi possono coprire fino a 7,7 milioni di dichiarazioni.

Senza un rifinanziamento i cittadini e le cittadine dovranno pagare per inviare la dichiarazione presso i CAF, come accade per le DSU dopo la prima e le modifiche in corso d’anno.

ISEE: a pagamento anche la prima dichiarazione presso i CAF?

Come spesso accaduto negli anni passati, anche per il 2024 sono in via di esaurimento le risorse stanziate per garantire la gratuità del servizio di presentazione della dichiarazione ISEE presso i CAF.

Cittadini e cittadine potrebbero presto trovarsi, dunque, a dover pagare per inviare la DSU presso i centri di assistenza fiscale, come già accade per le dichiarazioni dopo la prima.

Per le dichiarazioni successive alla prima e in altri casi particolari, infatti, l’onere è a carico delle famiglie, che devono pagare fino a un massimo di 25 euro per il servizio (articolo 32 del DL n. 48/2023).

Come riportato da ItaliaOggi, il presidente della Consulta Nazionale dei CAF, Giovanni Angileri, ha scritto una lettera al Ministero dell’Economia, al Ministero del Lavoro, Ministero delle Pari Opportunità e all’INPS con l’obiettivo di reperire ulteriori risorse.

Nei primi 6 mesi del 2024, infatti, sono già oltre 7 milioni le DSU presentate e gli attuali fondi permettono l’invio gratuito di 7.700.000 dichiarazioni.

“A seguito del monitoraggio dei volumi di DSU trasmessi dai CAF alla banca dati gestita dall’INPS, è emerso che il capitolo di spesa dell’Istituto, pari a 122 milioni di euro, è quasi esaurito. Questo budget, con un compenso medio di circa 15,90 euro per DSU, permette di soddisfare la presentazione di oltre 7.700.000 DSU.”

La spesa totale registrata finora, spiega Angileri, ammonta a 115,3 milioni di euro, per 7,2 milioni di DSU. Restano dunque pochissimi risorse, sicuramente insufficienti a garantire la completa copertura finanziaria per il 2024.

Dichiarazione ISEE: rischio pagamento fino a 25 euro per l’invio presso i CAF

Secondo le stime della consulta, riportate da ItaliaOggi, le risorse residue potranno garantire la gratuità del servizio di presentazione dell’ISEE tramite i CAF al massimo fino ai primi di settembre.

La conseguenza diretta dell’esaurimento delle risorse, come detto, è la conclusione anticipata della convenzione stipulata con l’INPS, il che comporterà l’impossibilità di erogare gratuitamente il servizio.

“Ciò comporterebbe, di fatto, la negazione della gratuità dell’assistenza alla presentazione delle dichiarazioni ISEE per Consulta Nazionale dei CAF e la richiesta di pagamento per la prestazione erogata.”

Cittadini e cittadine pertanto si troverebbero a dover pagare fino a 25 euro anche per la presentazione della prima dichiarazione ISEE.

Una richiesta che potrebbe mettere in difficoltà alcuni nuclei familiari visto che la presentazione della DSU per calcolare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è un passaggio utile, ma soprattutto necessario, per accedere a una serie di agevolazioni legate a requisiti economici, come ad esempio l’assegno unico o l’assegno di inclusione.

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