L'esclusione dall'ISEE di titoli di Stato, buoni e libretti postali fino a 50.000 euro compie qualche passo in avanti. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha firmato il DPCM attuativo di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024
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ISEE 2025: le novità su titoli di Stato e libretti postali diventeranno operative nel 2025.
Tramite comunicato stampa, il Governo ha reso noto che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha firmato il DPCM attuativo di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024.
La scorsa Manovra finanziaria infatti ha introdotto una misura di cui ancora si attendeva l’applicazione: l’esclusione dal calcolo dell’ISEE di Titoli di Stato, buoni e libretti postali fino ad un valore complessivo di 50.000 euro.
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ISEE 2025: operative le novità su titoli di Stato e libretti postali
La Legge di Bilancio 2024 prevede, ai commi 183-185 dell’articolo 1, l’esclusione dei titoli di Stato e dei prodotti di raccolta del risparmio postale dal calcolo dell’ISEE entro la soglia complessiva di 50.000 euro.
Questo provvedimento non aveva visto applicazione nell’anno appena trascorso, tuttavia il Governo, con un comunicato stampa ad hoc, ha appena comunicato che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha firmato un DPCM che, tra le altre misure, attuerà quanto previsto dalla Manovra Finanziaria del 2024.
La norma infatti sarebbe dovuta essere applicata già a partire dall’anno scorso, ma per diventare concreta necessitava di questo ulteriore passaggio.
Un aspetto chiarito anche dall’INPS che, con il messaggio 165 del 2024, confermava la solita modalità di calcolo, non caratterizzata da esclusioni.
Comincia quindi a sciogliersi, seppur con ritardi, la problematica che fino ad oggi stava suscitando perplessità ed incertezze da parte di numerosi contribuenti in merito all’esclusione ai fini del calcolo ISEE di BTP, BOT, libretti e buoni postali
Nello specifico, il DPCM firmato dalla Presidente del Consiglio interviene sulle “Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 dicembre 2013, n. 159”, il quale fissa le regole per la determinazione e i campi di applicazione dell’ISEE.
Con le novità su titoli di Stato e libretti postali, servirà presentare nuovamente la DSU per l’ISEE 2025
Bisognerà comunque prestare attenzione ai tempi e alle procedure di applicazione della nuova normativa, in quanto in ogni caso sarà necessario ricalcolare il proprio ISEE per averne una versione aggiornata che possa beneficiare dell’esclusione prevista dalla Legge di Bilancio 2024.
Infatti il comunicato stampa diffuso dal Governo riporta che il DPCM in questione prevederà l’introduzione di una disciplina transitoria relativamente alla validità degli ISEE già rilasciati.
All’atto pratico, per vedere l’esclusione di titoli di Stato e libretti fiscali dal proprio ISEE, il contribuente sarà costretto a presentare una nuova attestazione dell’Indice della Situazione Economica Equivalente.
Un ostacolo non da poco se si considera che diverse agevolazioni fiscali richiedono l’invio dell’ISEE entro termini che risultano ormai prossimi.
Dati dei titoli di Stato già inviati all’Agenzia delle Entrate
C’è da dire che un primo passo per il via alla novità è stato compiuto alla fine dello scorso anno, con il provvedimento pubblicato il 28 ottobre contenente le istruzioni per gli operatori finanziari ai fini dell’invio delle comunicazioni di alcune informazioni utili alla precompilazione della DSU e alle verifiche relative agli Indicatori della Situazione Economica Equivalente calcolati dalle famiglie.
Entro il 31 dicembre 2024, i dati sui titoli di Stato sono stati trasmessi al Fisco insieme a quelli relativi a saldi, movimenti e giacenza media dei rapporti finanziari relativi al 2023, un adempimento che a regime andrà effettuato “entro l’ultimo giorno lavorativo del mese di febbraio dell’anno successivo a quello cui si riferiscono le informazioni”.
La novità non ha quindi interessato i cittadini e le cittadine che calcolano l’ISEE ma gli operatori finanziari. L’adempimento rappresenta in ogni caso una prima tappa verso l’operatività delle nuove modalità di calcolo messe nero su bianco ormai più di un anno fa.
Il ritardo dell’avvio effettivo della misura è tuttavia evidente, e si unisce ad un’ulteriore criticità che interessa l’ISEE 2025.
Ci si riferisce nello specifico a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2025, la quale ha a sua volta introdotto novità sulla determinazione del valore ISEE per l’accesso ad alcune agevolazioni per le famiglie.
ISEE 2025: ancora nulla sulle istruzioni per l’esclusione dell’assegno unico dal calcolo
In particolare, la Legge di Bilancio 2025 prevede che in determinati casi sia possibile escludere dal calcolo dell’ISEE gli importi relativi all’assegno unico e universale.
Più precisamente, le somme di cui sopra non rientrano nella determinazione del valore ISEE per l’accesso:
- al bonus nido;
- al buono per le forme di supporto presso la propria abitazione in favore di bambini fino a tre anni affetti da gravi patologie croniche.
Tra le altre misure alle quali è possibile accedere senza considerare ai fini del calcolo dell’ISEE gli importi dell’assegno unico rientra anche il bonus bebè di 1.000 euro per i nuovi nati.
Tuttavia, esattamente come per la questione relativa ai titoli di Stato e dei buoni postali, attualmente dal punto di vista operativo il calcolo dell’ISEE non è innovato dalle norme in vigore.
Di conseguenza, anche in questo caso, si attendono le istruzioni INPS che recepiranno le modifiche previste dalla legge.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: ISEE 2025, passi avanti sull’esclusione di titoli di Stato e libretti postali