Modello ISEE 2023: novità in arrivo con la Legge di Bilancio

Rosy D’Elia - Modello Isee

Con la Legge di Bilancio 2023 sono in arrivo novità anche sul modello ISEE: per calcolare l'indicatore della condizione economica delle famiglie, priorità alla DSU precompilata. Centrale il ruolo dell'INPS

Modello ISEE 2023: novità in arrivo con la Legge di Bilancio

Novità in arrivo con la Legge di Bilancio 2023 anche per il modello ISEE, l’Indicatore della Situazione Economia Equivalente utile per accedere a una serie di bonus, agevolazioni e prestazioni.

Dal prossimo anno comincia un percorso che porterà all’utilizzo quasi esclusivo della Dichiarazione Sostitutiva Unica, DSU, precompilata messa a disposizione dall’INPS.

Una procedura più snella e pronta all’uso prenderà forma per cittadini e cittadine, e per arrivare a questo risultato l’Istituto è chiamato ad avere un ruolo di primo piano.

La novità è contenuta nel Disegno di Legge di Bilancio 2023, approvato alla Camera e in via di approvazione definitiva anche al Senato.

Il testo, in ogni caso, specifica che sarà ancora possibile utilizzare il modello ordinario.

Modello ISEE 2023, priorità alla DSU precompilata con le novità della Legge di Bilancio

Il Modello ISEE, che ha validità fino alla fine dell’anno in cui si presenta, è necessario per beneficiare di una serie di bonus, agevolazioni e prestazioni legate alle condizioni economiche delle famiglie. Ma non rappresenta solo una chiave d’accesso, è utile anche per calcolare la portata del beneficio, è il caso dell’assegno unico, o il valore delle somme dovute, è il caso invece delle tasse universitarie.

Per ottenere il modello ISEE è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica con i dati anagrafici e le informazioni reddituali e patrimoniali dei due anni precedenti considerando tutto il nucleo familiare.

Ed è proprio su questo punto che il Disegno di Legge di Bilancio 2023, nella versione attuale, interviene modificando l’articolo 10 del decreto legislativo numero 147 del 2017 con una linea non chiarissima sui tempi.

Nel testo si legge:

“A decorrere dal 1° luglio 2023, la presentazione della DSU da parte del cittadino prioritariamente avviene in modalità precompilata fermo restando la possibilità di presentare la DSU nella modalità ordinaria”.

Allo stesso tempo per la “possibilità di presentare la DSU nella modalità non precompilata” viene fissata la scadenza del 31 dicembre 2022 e la stessa relazione illustrativa della prima impostazione del DDL Bilancio faceva riferimento al 1° gennaio come data di debutto delle novità, lasciando intendere la previsione di un periodo transitorio per i primi sei mesi dell’anno.

In ogni caso dal testo emerge che anche nel 2023 sarà possibile presentare la DSU in modalità ordinaria per il calcolo della situazione economica.

Attualmente i canali per ottenerlo sono diversi, la Dichiarazione Sostitutiva Unica può essere presentata:

  • all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata;
  • al comune;
  • a un Centro di Assistenza Fiscale;
  • all’INPS:
  • online sul portale www.inps.it, anche in modalità precompilata;
  • di persona presso le sedi territoriali.

Modello ISEE 2023, priorità alla DSU precompilata con le novità della Legge di Bilancio

Prevedere l’utilizzo dell’ISEE precompilato come prioritario vuol dire prima di tutto prevedere ulteriori semplificazioni delle procedure per la presentazione della DSU.

E infatti, stando al testo del Disegno di Legge di Bilancio 2023, con un decreto dedicato il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, consultandosi con tutti gli enti coinvolti, dovrà stabilire nuove modalità operative e ulteriori semplificazioni per consentire al cittadino la gestione della dichiarazione precompilata messa a disposizione dall’INPS.

Si prosegue nel 2023 su una linea già adottata. Dal 2020 sul portale dell’Istituto è possibile accedere all’ISEE precompilato che contiene già le informazioni autodichiarate dal cittadino e i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, in particolare:

  • il canone di locazione della casa di abitazione;
  • i patrimoni mobiliari;
  • i patrimoni immobiliari;
  • i redditi ai fini IRPEF;
  • i trattamenti INPS esenti ai fini IRPEF.

Dal momento che il modello ISEE interessa tutto il nucleo familiare, anche nel caso della formula precompilata è necessario procedere con l’acquisizione dei dati su redditi e patrimoni degli altri componenti maggiorenni del nucleo familiare.

Dallo scorso agosto l’INPS ha previsto, accanto all’inserimento degli elementi di riscontro, una nuova modalità di autorizzazione a procedere con il recupero delle informazioni necessarie tramite Identità digitale da parte dei diretti interessati.

Con la novità introdotta, una volta che il cittadino o la cittadina ha compilato i modelli base, ogni componente maggiorenne può autorizzare la precompilazione dei propri dati utilizzando le seguenti credenziali:

  • SPID di 2° livello o superiore;
  • CIE, Carta d’Identità Elettronica;
  • CNS, Carta Nazionale dei Servizi.

La seconda via è di gran lunga più agevole della prima e ha contribuito a semplificare una procedura di ISEE prercompilato non proprio pronto all’uso.

In questa direzione dovranno andare le ulteriori semplificazioni perché la via prioritaria indicata dalla Legge di Bilancio 2023 possa essere seguita dai cittadini e dalle cittadine.

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