ISEE a pagamento, dal 1° ottobre 2023 l'elaborazione delle DSU successive alla prima non sarà più gratuita ma avrà un costo di massimo 25 euro. Entra in vigore la previsione inclusa nel decreto lavoro. Resta gratuito il servizio per la compilazione della prima DSU a fini ISEE e per le successive in caso di variazione dei componenti nel nucleo familiare
Dal 1° ottobre si pagherà l’elaborazione delle DSU a fini ISEE successive alla prima.
A sottolinearlo è la Consulta Nazionale dei CAF, che ricorda quanto previsto dal decreto lavoro.
Secondo quanto stabilito dal DL n. 48/2023, infatti, resta gratuito per i cittadini solamente il servizio di assistenza alle famiglie per quel che riguarda l’elaborazione della prima DSU e per le modifiche in corso d’anno per eventuali variazioni dei componenti del nucleo familiare.
Per le DSU successive e per le altre tipologie di modifiche i cittadini dovranno pagare fino a un massimo di 25 euro per il servizio.
Modello ISEE: dal 1° ottobre 2023 nei CAF si pagheranno le DSU successive alla prima
I cittadini e le cittadine potranno continuare ad affidarsi ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF) per poter ottenere il modello ISEE 2023 in maniera gratuita solamente per l’elaborazione della prima dichiarazione sostitutiva unica (DSU).
Dal 1° ottobre, infatti, il servizio di assistenza per le dichiarazioni successive alla prima e per le modifiche corso d’anno sarà a carico delle famiglie, con un costo di massimo 25 euro.
A comunicarlo è la Consulta dei CAF, che in una nota ricorda la disposizione prevista dall’articolo 32 del decreto lavoro.
Il DL n. 48/2023, infatti, ha stabilito il rifinanziamento dei centri di assistenza fiscale per il 2023 visto l’incremento del numero delle dichiarazioni sostitutive uniche ai fini del calcolo dell’ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente.
L’ISEE, infatti, rappresenta strumento necessario per poter beneficiare di una serie di agevolazioni come l’assegno unico per i figli a carico o i bonus energia e in tutti i casi in cui è richiesta la certificazione della situazione patrimoniale.
Una delle modalità previste per ottenere l’indicatore della situazione economica equivalente è proprio rivolgersi ad un CAF per presentare la DSU.
Un servizio che viene concesso gratuitamente ai cittadini e alle cittadini come risultato della convenzione stipulata con l’INPS, che si fa carico dei costi operativi.
Modello ISEE: servizio gratuito per la prima elaborazione e per le variazioni nel nucleo familiare
Come succede da qualche tempo a questa parte, però, la scarsità dei fondi messi a disposizione ha messo a rischio la gratuità dei servizi offerti.
L’ultimo stanziamento, da 30 milioni di euro, è appunto quello previsto dal decreto lavoro ma con una limitazione.
Con l’obiettivo di razionalizzare le risorse a disposizione dei centri di assistenza fiscale, infatti, dal 1° ottobre non saranno più coperte le spese per l’elaborazione delle DSU successive alla prima presentate per lo stesso nucleo familiare e nello stesso anno di riferimento.
Di conseguenza, in questi casi, il costo del servizio non sarà più remunerato dall’INPS ma sarà a carico dei cittadini, per un importo di massimo 25 euro.
Resta a carico dello Stato, e quindi gratuita per i cittadini, solamente la spesa per il rilascio dell’ISEE compilata per la prima volta nell’anno di riferimento e le nuove DSU elaborate per eventuali variazioni dei componenti del nucleo familiare.
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