L’assegno unico, introdotto dal decreto legislativo n. 230/2021, è la prestazione economica riconosciuta alle famiglie con figli a carico.
L’AUU ha preso il posto degli ANF, gli assegni al nucleo familiare, delle detrazioni IRPEF per i figli a carico, così come del bonus bebè e del bonus mamme domani. Spetta a partire dal settimo mese di gravidanza ed è riconosciuto anche ai figli maggiorenni, fino a 21 anni, nel rispetto di specifiche condizioni relative al percorso formativo o di lavoro in corso di svolgimento. Per i figli con disabilità spetta senza limiti di età.
Si tratta di una prestazione universale e progressiva: spetta a tutte le fasce di reddito, ma si calcola sulla base del valore dell’ISEE.
L’importo dell’assegno unico si calcola inoltre sulla base della composizione del nucleo familiare e sono riconosciute alcune maggiorazioni che aumentano l’ammontare spettante, come quelle per i nuclei numerosi, per i figli fino a un anno di età e per i nuclei in cui ambedue i genitori lavorano.
Dal 1° gennaio 2024, alla luce della rivalutazione ISTAT, l’assegno unico spetta per un importo minimo di 57 euro, fino a un massimo di 199,40 euro per ciascun figlio in caso di ISEE non superiore a 17.090,61 euro.
Per averne diritto è in ogni caso necessario presentare domanda all’INPS in modalità telematica, direttamente o tramite intermediari.