Il modello ISEE corrente consente di variare la DSU guardando a redditi e patrimoni dell'ultimo anno. Fino al mese di marzo è possibile modificare solo la parte reddituale, mentre è partita dal 1° aprile 2023 la possibilità di intervenire anche sui dati patrimoniali. Tutte le regole sui casi in cui si può presentare e i documenti necessari
Il modello ISEE corrente consente di aggiornare la DSU già presentata, al fine di fotografare in maniera più accurata la situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare.
Una delle criticità dell’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è che per la sua messa a punto si guardano a redditi e patrimoni dei due anni precedenti. Il valore che verrà fuori dopo la compilazione della DSU, parametro utilizzato per l’accesso a bonus e agevolazioni, potrebbe quindi non riflettere la reale condizione economica del contribuente.
In questi casi è possibile presentare il modello ISEE corrente che, anche nel 2023, prevede la possibilità di variare i dati di redditi e patrimoni, ma esclusivamente a specifiche condizioni.
Modello ISEE corrente 2023: quando si può presentare
La particolarità del modello ISEE corrente è quindi quella di prendere come riferimento per quel che riguarda redditi e patrimoni un periodo temporale più ravvicinato, ma non può essere utilizzato sempre.
Per quel che riguarda le variazioni reddituali, si può aggiornare l’ISEE esclusivamente qualora ricorra una delle seguenti condizioni:
- una variazione della situazione lavorativa ovvero dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo (dichiarato ai fini IRPEF) per uno o più componenti il nucleo familiare;
- una variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore al 25 per cento rispetto alla situazione reddituale individuata nell’ISEE calcolato ordinariamente.
Questi i casi in cui presentando il modello ISEE corrente è quindi possibile aggiornare i dati relativi ai redditi percepiti, che non saranno più quelli dei due anni precedenti ma degli ultimi dodici mesi.
Un’ulteriore agevolazione è prevista in caso di nuclei familiari all’interno dei quali si è verificata un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali o indennitari precedentemente riconosciuti o la perdita o sospensione del lavoro in caso di dipendenti a tempo indeterminato. In queste fattispecie l’ISEE corrente potrà essere aggiornato guardando a redditi e trattamenti percepiti negli ultimi due mesi.
Il modello ISEE corrente può essere presentato anche in caso di variazioni patrimoniali, come nel caso di modifiche alle giacenze medie dei conti correnti e, nel dettaglio, si può aggiornare la DSU già presentata in caso di variazioni superiori al 20 per cento rispetto a quanto riportato nell’ISEE ordinario. Anche in questo caso si prenderanno a riferimento i patrimoni dell’anno precedente.
Modello ISEE corrente in caso di variazione di redditi o patrimoni: tempi e scadenze
Diversi i tempi da considerare per la presentazione del modello ISEE corrente.
In caso di variazioni reddituali si può aggiornare la DSU già presentata sin dal 1° gennaio dell’anno di riferimento. Bisognerà invece attendere il 1° aprile di ciascun anno per l’indicazione dei dati patrimoniali posseduti al 31 dicembre dell’anno che precede la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica.
Da tenere a mente inoltre anche le regole relative alla scadenza dell’attestazione aggiornata:
- il modello ISEE corrente aggiornato nella componenete patrimoniale o in toto, ossia sia sui redditi che sui patrimoni, ha validità fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione, così come previsto per l’ISEE ordinario;
- in caso di variazione dei soli dati relativi ai redditi percepiti, il modello ISEE corrente scade dopo sei mesi dalla presentazione;
- in caso di ulteriori variazioni circa la situazione occupazionale o la fruizione dei trattamenti il modello ISEE corrente deve essere aggiornato entro due mesi.
Modello ISEE corrente | Scadenza |
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Variazioni patrimoniali | 31 dicembre |
Variazioni patrimoniali e reddituali | 31 dicembre |
Variazioni reddituali | Sei mesi dalla data di presentazioni |
Successive variazioni occupazionali o relative alla percezione di trattamenti | Nuovo aggiornamento obbligatorio entro due mesi |
Quali documenti servono per fare l’ISEE corrente
Chi intende aggiornare l’ISEE presentando la DSU corrente dovrà consegnare al CAF l’attestazione ordinaria già presentata, in aggiunta ai documenti che dimostrino la variazione della situazione lavorativa o relativa alla percezione dei trattamenti (ad esempio lettera di licenziamento o cessazione partita IVA).
Per l’aggiornamento dei dati dei redditi bisognerà quindi presentare la CU 2023, relativa ai redditi percepiti negli ultimi 12 mesi, mentre per quel che riguarda le variazioni patrimoniali bisognerà consegnare i documenti relativi alle variazioni intervenute, come ad esempio il saldo e la giacenza media dei conti correnti al 31 dicembre 2022.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Modello ISEE corrente 2023: quando si può fare? Regole e documenti necessari