I dati sull'occupazione sono in crescita, ma a far preoccupare sono i giovani e i NEET. Dalla Legge di Bilancio 2025 non sono arrivate novità in questa direzione
Quello della disoccupazione giovanile è una questione di grande rilevanza all’interno del più grande quadro d’insieme del mercato del lavoro.
Se da una lato i dati sull’occupazione sono incoraggianti, con 883.000 nuove assunzioni nel biennio 2023-2024, la disoccupazione dei più giovani è cresciuta di quasi 1,5 punti.
Per la Premier Meloni, intervenuta questa mattina in conferenza stampa, interventi in questo senso rappresentano una priorità. Nel 2025 sono diverse le misure attive, ma nessuna novità è arrivata dalla nuova Legge di Bilancio.
Bonus assunzione 2025: l’occupazione cresce ma per i giovani poche agevolazioni
Si è tenuta nella mattinata del 9 gennaio la conferenza stampa annuale organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dall’Associazione stampa parlamentare che ha visto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, rispondere ad una serie di domande su diverse tematiche.
Tra i temi toccati anche quello dell’occupazione, in particolare quella giovanile. Se, infatti, negli ultimi due anni la disoccupazione è calata al 5,7 per cento e l’occupazione è “ai massimi storici” lo stesso non si può dire per la situazione lavorativa dei più giovani.
La disoccupazione giovanile, evidenziano i dati ISTAT, è infatti cresciuta di quasi 1,5 punti percentuali, raggiungendo il 19,2 per cento.
Come specificato dalla Premier, il Governo intende proseguire sulla strada già tracciata:
“quindi concentrare le nostre risorse sui salari e sulle aziende che assumono.”
La questione, prosegue Meloni, non va affrontata solamente incidendo sul contratto di lavoro:
“parte da prima, dalla formazione. Perché il grande problema che abbiamo noi è il paradosso che da una parte abbiamo giovani che non trovano lavoro e dall’altra abbiamo moltissimi settori produttivi che non trovano professionalità.”
Alla questione legata all’occupazione giovanile si somma poi quella dei NEET, cioè chi non lavora, non studia né riceve formazione. Nel 2023 era attivo un bonus per favorire l’assunzione di questa particolare categoria ma non è stato rinnovato.
Le agevolazioni per favorire l’occupazione e le nuove assunzioni da parte delle aziende anche nel 2025 sono diverse, ma poche sono rivolte specificatamente ai giovani e tutte prevedono semplificazioni per il datore di lavoro che assume. Nessuna novità è poi arrivata dalla Legge di Bilancio 2025.
I bonus per l’assunzione di giovani attivi nel 2025
I bonus assunzione attivi per il 2025, come detto, sono diversi, a partire dalla super deduzione del costo del lavoro, citata dalla stessa Premier, alla quale si aggiungono gli incentivi previsti dal decreto Coesione, la nuova decontribuzione Sud e le agevolazioni già in vigore da tempo.
Solo alcune di queste però sono rivolte unicamente ai più giovani.
Con la fine del bonus assunzione under 36 è rimasto in vigore quello per gli under 30 introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, che prevede un esonero contributivo fino a 3.000 euro per le nuove assunzioni.
A questo si aggiunge la novità prevista dal decreto Coesione, per i giovani fino a 35 anni d’età: un esonero contributivo fino a 500 euro mensili (650 euro al Sud) per le assunzioni dal 1°settembre 2024 al 31 dicembre 2025.
L’agevolazione è operativa ma si attende da tempo il decreto attuativo e le relative istruzioni operative da parte dell’INPS.
Sempre dal decreto Coesione sono arrivate misure per favorire l’autoimprenditorialità di giovani under 35: autoimpiego al Centro-Nord e Resto al Sud 2.0, che prevedono la concessioni di voucher e contributi a fondo perduto ai giovani che avviano nuove attività.
Contributi sono previsti anche per i giovani imprenditori che avviano attività in settori strategici per la transizione digitale ed ecologica.
Anche in questi casi l’agevolazione è attiva ma per l’effettiva fruizione mancano il decreto attuativo e le istruzioni operative.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus assunzione 2025: l’occupazione cresce ma per i giovani poche agevolazioni