Scadenze fiscali marzo 2019 con due importanti appuntamenti: l'invio della certificazione unica ed il versamento del saldo IVA. Ecco l'elenco completo degli adempimenti previsti per i titolari di partita IVA.
Scadenze fiscali marzo 2019: tra gli adempimenti del mese sono la certificazione unica e il versamento del saldo IVA quelli più importanti da tenere a mente.
Anche lo scadenzario del mese di marzo pubblicato dall’Agenzia delle Entrate è ricco di date da segnare in rosso sul calendario per i titolari di partita IVA che, accanto agli adempimenti caratterizzanti, dovranno come di consueto tenere a mente le scadenze periodiche.
Ricordiamo innanzitutto che la scadenza del modello CU del 7 marzo 2019 riguarda esclusivamente i redditi lavoratori dipendenti. Potranno essere trasmesse con il modello 770 le certificazioni uniche dei lavoratori autonomi e che non rientrano nel modello 730 precompilato.
Altra data importante è quella del 18 marzo 2019, termine per il versamento del saldo IVA ma anche per il pagamento della tassa di vidimazione dei libri sociali.
Non bisognerà inviare l’esterometro del mese di febbraio la cui scadenza, che sarebbe stata fissata alla fine del mese, è stata oggetto di proroga al 30 aprile 2019 (anche per i dati delle fatture del mese di gennaio).
Ricordiamo inoltre che per effetto di un’ulteriore proroga disposta dall’Agenzia delle Entrate, entro la scadenza dell’8 marzo gli amministratori di condominio dovranno inviare all’Agenzia delle Entrate i dati dei lavori effettuati sulle parti comuni, che verranno utilizzati per la messa a punto della dichiarazione dei redditi precompilata.
Ma facciamo ora il punto di tutte le scadenze fiscali di marzo 2019, con l’elenco completo di tasse e imposte da versare nonché delle comunicazioni e degli adempimenti previsti per imprese, professionisti e società.
Scadenze fiscali 7 marzo 2019: invio certificazione unica (CU 2019)
Sarà la scadenza per l’invio della certificazione unica il primo appuntamento di marzo 2019. Entro il 7 marzo sarà necessario trasmettere all’Agenzia delle Entrate il modello di CU 2019 contenente i dati dei redditi relativi all’anno d’imposta 2018.
I soggetti obbligati all’invio e al rispetto della scadenza del 7 marzo 2019 sono coloro che nel 2018 hanno corrisposto somme o valori soggetti a ritenuta alla fonte, contributi previdenziali e assistenziali e/o premi assicurativi dovuti all’Inail.
La CU 2019 deve essere inoltre presentata dai soggetti che hanno corrisposto somme e valori per i quali non è prevista l’applicazione delle ritenute alla fonte ma che sono assoggettati alla contribuzione dovuta all’INPS.
Si ricorda che la scadenza per l’invio telematico delle CU 2019 con i compensi erogati a lavoratori autonomi è fissata al 31 ottobre, termine ultimo per la trasmissione del modello 770/2018.
Ulteriore data da ricordare sarà inoltre quella del 1° aprile 2019, termine ultimo per la consegna della certificazione unica al percipiente.
Scadenze fiscali 8 marzo 2019: invio comunicazione spese ristrutturazione condomini
Gli amministratori di condominio dovranno trasmettere entro la scadenza dell’8 marzo 2019 i dati di lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni.
Il termine per l’invio, fissato al 28 febbraio, è stato prorogato dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 27 febbraio.
Oggetto della comunicazione annuale sono i dati relativi alle spese di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico effettuati sulle parti comuni condominiali, nonché i dati relativi all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo delle parti comuni dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Si tratta in sostanza delle spese ammesse in detrazione Irpef dal 50% fino al 75%, che qualora riguardino lavori effettuati sulle parti comuni del condominio, saranno già indicate nel 730 o nel modello Redditi precompilato.
Scadenze fiscali 18 marzo 2019: versamento saldo IVA
Da segnare in rosso sul calendario è la scadenza del 18 marzo 2019, termine per il versamento del saldo IVA emerso dalla dichiarazione annuale.
Il versamento dovrà essere utilizzato mediante il modello F24 utilizzando il codice tributo 6099 - “Versamento Iva sulla base della dichiarazione annuale”
Il saldo IVA 2019 potrà essere versato anche beneficiando della rateizzazione: l’importo dell’imposta a debito dovrà essere maggiorato dello 0,33% al mese per ognuna delle rate successive alla prima.
I contribuenti hanno inoltre la possibilità di differire il versamento Iva alla data di scadenza per il pagamento delle imposte sui redditi, ovvero al 30 giugno 2019: in questo caso l’importo dovuto dovrà essere maggiorato dello 0,40% per ogni mese o frazione di esso successivo alla scadenza del saldo Iva del 18 marzo 2019.
Scadenze fiscali 18 marzo 2019: tassa vidimazione libri sociali
Sempre entro la scadenza del 18 marzo 2019 sarà necessario effettuare il versamento della tassa di vidimazione dei libri sociali.
I soggetti interessati alla scadenza sono le società di capitali, per le quali è previsto l’obbligo di versamento di un importo commisurato al capitale sociale e così stabilito:
- euro 309,87 se il capitale sociale è inferiore o uguale ad euro 516.456,90;
- euro 516,46 se il capitale sociale è maggiore ad euro 516.456,90.
In caso di variazione del capitale dopo il 1° gennaio, l’importo della tassa di vidimazione dei libri sociali varia soltanto a partire dal periodo d’imposta successivo.
Scadenze fiscali 18 marzo 2019: adempimenti periodici IVA, INPS e Irpef
Agli adempimenti di cui sopra si unisce anche la scadenza di quelli periodici, prevista sempre il 18 marzo 2019, che riguarda i contribuenti titolari di partita IVA.
Per quanto riguarda Irpef e adempimenti Inps, il 18 marzo 2019 dovrà essere effettuato il versamento delle ritenute alla fonte e dei contributi Inps relativi al mese di febbraio 2019.
Il versamento Irpef riguarda le ritenute alla fonte operate su:
- redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente. Oltre alle ritenute il sostituto d’imposta deve versare anche le addizionali comunali e regionali;
- redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese precedente, provvigioni per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione e di rappresentanza corrisposte nel mese precedente. Il codice tributo da utilizzare in questo caso è 1040 con periodo di competenza 02/2019.
I contributi Inps dovuti dal datore di lavoro e relativi alle retribuzioni erogate nel mese di febbraio 2019 potranno essere pagati con lo stesso modello F24.
I contribuenti con liquidazione Iva mensile dovranno versare l’imposta dovuta per il mese di febbraio 2019 utilizzando il modello F24 e il codice tributo 6002.
Ricordiamo inoltre che la scadenza del 18 marzo è anche quella entro la quale i contribuenti con liquidazione IVA mensile dovranno emettere le fatture elettroniche relative alle operazioni del mese di febbraio, beneficiando della disapplicazione delle sanzioni.
Scadenze fiscali 20 marzo 2019: opposizione inserimento donazioni nel 730 precompilato
Tra i protagonisti dello scadenzario del mese di marzo vi è anche il modello 730 precompilato, che sarà messo a disposizione da parte dell’Agenzia delle Entrate a partire dal 15 aprile.
Per consentire all’Agenzia delle Entrate di predisporre la dichiarazione precompilata, entro la scadenza del 20 marzo 2019 i contribuenti dovranno comunicare l’eventuale opposizione all’utilizzazione dei dati delle donazioni effettuate nell’anno precedente.
La comunicazione dovrà essere effettuata utilizzando il modello denominato “Opposizione all’utilizzo dei dati delle erogazioni liberali per la dichiarazione dei redditi precompilata”.
Il modello, unitamente ad una copia di un documento d’identità, deve essere trasmesso all’Agenzia delle Entrate inviando una e-mail all’indirizzo [email protected] oppure inviando un fax al numero 0650762650
Scadenze fiscali 25 marzo 2019: Intrastat mensili
A chiudere il lungo elenco di scadenze fiscali del mese di marzo 2019 saranno gli elenchi Intrastat, che dovranno essere inviati entro la scadenza di lunedì 25.
La scadenza riguarda i contribuenti con obbligo di presentazione degli elenchi Intrastat a cadenza mensile, ovvero coloro che hanno effettuato operazioni per un importo superiore a 50.000 euro a trimestre.
L’invio dovrà essere effettuato esclusivamente in via telematica all’Agenzia delle Dogane mediante il Servizio Telematico Doganale E.D.I. (Electronic Data Interchange) oppure all’Agenzia delle Entrate.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scadenze fiscali marzo 2019, invio certificazione unica e versamento saldo IVA