Rottamazione quater: si può pagare entro il 23 settembre

Tommaso Gavi - Imposte

Entro quando si deve pagare la quinta rata della rottamazione quater? Le indicazioni dell'Agenzia delle Entrate Riscossione, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto correttivo

Rottamazione quater: si può pagare entro il 23 settembre

Per provvedere al pagamento della quinta rata della rottamazione quater ci sarà tempo fino al 23 settembre.

Lo chiarisce la nota dell’Agenzia delle Entrate Riscossione del 6 agosto. Il decreto correttivo in tema di concordato preventivo biennale e adempimento collaborativo, il cui testo è stato pubblicato il 5 agosto in Gazzetta Ufficiale, sposta la scadenza del 31 luglio al 15 settembre prossimo.

Si devono però considerare anche i 5 giorni di tolleranza per i versamenti tardivi.

L’Ader chiarisce che, dal momento che il 15, il 21 e il 22 settembre sono considerati festivi, si potrà pagare entro lunedì 23 settembre 2024.

Rottamazione quater: si può pagare entro il 23 settembre

Il rinvio della scadenza dal 31 luglio al 15 settembre, per il pagamento della quinta rata della rottamazione quater, da più tempo ai soggetti per effettuare il versamento.

La nuova scadenza del 15 settembre, che è stata ufficializzata dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto legislativo n. 108/2024, non è l’ultimo giorno utile per provvedere al pagamento.

A chiarirlo è una nota dell’Ader, pubblicata il 6 agosto.

In merito al pagamento della quinta rata della definizione agevolata delle cartelle, che consente di evitare di perdere i benefici, l’Ader sottolinea quanto di seguito riportato:

“In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, e dei differimenti previsti nel caso di termini coincidenti con giorni festivi (15, 21 e 22 settembre), saranno considerati validi i pagamenti effettuati entro lunedì 23 settembre 2024.”

I giorni festivi, quindi, non verrebbero conteggiati nel termine di tolleranza per versamenti tardivi.

Per le precedenti scadenze, però, la presenza di giorni non ha spostato in avanti l’ultimo giorno utile per il pagamento.

A prevedere il termine sono, infatti, le disposizioni dell’articolo 1, comma 244, della Legge di Bilancio 2023.

La norma prevede quanto di seguito riportato:

“In caso di mancato ovvero di insufficiente o tardivo versamento, superiore a cinque giorni, dell’unica rata ovvero di una di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento delle somme di cui al comma 232, la definizione non produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e di decadenza per il recupero dei carichi oggetto di dichiarazione.”

Il tenore letterale della norma non specifica ulteriori condizioni rispetto ai giorni di tolleranza.

Inoltre già la stessa Agenzia delle Entrate Riscossione aveva conteggiato diversamente i giorni per il pagamento in termini, ad esempio nel caso della rata scaduta il 31 maggio scorso.

A riguardo, come spiegato nel comunicato stampa del 28 maggio 2024 diffuso dall’Ader:

“Per ciascuna rata la legge prevede la possibilità di avvalersi di ulteriori 5 giorni di tolleranza rispetto al termine previsto. Pertanto, il pagamento della rata in scadenza il 31 maggio sarà considerato tempestivo anche se effettuato entro il 5 giugno 2024.”

In questo caso, adottando lo stesso criterio indicato per la data di settembre, il limite di tolleranza avrebbe dovuto tenere conto dei due giorni festivi del 1° e del 2 giugno.

Potrebbe essere opportuno, a scanso di equivoci, provvedere al pagamento della quinta rata della rottamazione quater non oltre il 20 settembre.

Rottamazione quater: come pagare

Nel caso in cui non venga effettuato il pagamento entro il termine, la norma prevede che i versamenti effettuati siano acquisiti come acconto dell’importo complessivamente dovuto per i debiti rientrati nella definizione agevolata, della quale si perderanno i benefici.

Per i pagamenti devono essere utilizzati i moduli allegati alla comunicazione delle somme dovute, che sono disponibili anche nell’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate.

Per pagare i moduli allegati alla “Comunicazione delle somme dovute” della definizione agevolata si dovrà utilizzare una delle seguenti modalità:

  • il servizio "Paga online";
  • i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti a pagoPA;
  • presso banche, Poste, ricevitorie e tabaccai.

È anche possibile utilizzare la domiciliazione bancaria, scegliendo tale possibilità nella sezione “Definizione agevolata” dell’area riservata del portale.

Tale funzione permette di attivare o revocare l’addebito diretto delle rate sul conto corrente, anche intestato a un altro soggetto autorizzato.

Il contribuente dovrà:

  • specificare gli estremi del conto corrente su cui effettuare l’addebito, compilando l’apposito campo IBAN;
  • fornire tutte le informazioni e il consenso necessario ai fini della sicurezza del dato trattato;
  • inviare la richiesta.

A seguito dell’invio, si riceverà una email di presa in carico con l’identificativo della richiesta. Successivamente, l’Ader provvederà alle verifiche e fornità riscontro.

È infine possibile provvedere al pagamento in forma agevolata soltanto di alcune cartelle o alcuni avvisi.

In questo caso si deve utilizzare il servizio “ContiTu”.

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