Il contributo 5 per mille, misura spettante grazie al codice del terzo settore ai soli enti facenti parte del cambiamento, al fine di poter essere fruito dall'organismo beneficiario richiede l'implementazione di alcuni adempimenti tra cui la redazione e in alcuni casi la pubblicazione di un apposito rendiconto, per la cui esecuzione è stato predisposto un portale sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Il contributo 5 per mille nato come misura sperimentale ed introdotto dall’articolo 1, commi 337 e ss. della legge 23 dicembre 2005, n. 266 al fine di sostenere le attività di interesse diffuso portate avanti dagli enti appartenenti al panorama associativo, ha subito poi profonde rivoluzioni, ultime fra tutte quelle apportate dal codice del terzo settore, grazie alle quali oggi risulta essere una misura agevolativa più definita e in linea con gli obiettivi di trasparenza e sussidiarietà richiesti dal legislatore.
L’obbligo di redigere un rendiconto e una relazione illustrativa a seguito della percezione del contributo non è di recente adozione, ma era infatti già stato previsto con il D.P.C.M. del 19 marzo 2008, il quale prevedeva anche l’invio dei documenti predisposti all’Amministrazione competente.
Con la riforma del terzo settore l’attenzione è però di nuovo tornata sulla formazione di tali adempimenti, anche grazie alla predisposizione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di specifici modelli da realizzare per adempiere a tale obbligo.
Il D.D. del 22 settembre 2021 n. 488 ha difatti adottato i modelli di rendicontazione ai sensi dell’art. 16 comma 1 del DPCM del 23 luglio 2020, i quali potevano essere utilizzati a partire dall’anno finanziario 2020 e ne ha disposto le istruzioni per il compimento degli obblighi ad essi collegati.
Ultima modifica che ha rinnovato quanto disposto dal D.D. 488/2021 è quella introdotta dal D.D. 396/2022 con il quale è stato compiuto un passo in avanti verso la digitalizzazione del comparto sociale in ordine ad una cooperazione più smart con la pubblica amministrazione.
Rendicontazione 5 per mille: limiti ed obblighi
In base all’ammontare del contributo 5 per mille ricevuto dall’ente il legislatore ha predisposto differenti modalità afferenti gli adempimenti che dovranno essere effettuati in ordine al perseguimento del principio di trasparenza.
Il D.D. 488/2021 ha adottato i modelli per la redazione del rendiconto del 5 per mille i quali dovevano essere utilizzati a prescindere dall’importo ricevuto ma che dovevano essere poi inviati al Ministero solo da coloro che avevano ricevuto un contributo pari o superiore alla soglia dei 20.000,00 euro.
Tale adempimento differente per i contributi più ingenti è stato quindi rafforzato e a tratti migliorato dalla digitalizzazione della procedura di presentazione attraverso il D.D. 396/2022.
Ad oggi quindi le linee guida da seguire sono le seguenti:
- i contributi 5 per mille relativi al periodo d’imposta 2019 devono essere rendicontati seguendo le linee guida precedenti al D.D. 488/2021 a prescindere dalla loro entità e sono soggetti all’invio al Ministero solo se di importo pari o superiore ai 20.000,00 euro;
- i contributi 5 per mille relativi al periodo d’imposta 2020 dovranno essere rendicontati utilizzando i modelli previsti dal D.D. 488/2021 e seguire le linee guida da esso previste, con la differenza che coloro che avranno percepito un contributo pari o superiore ad euro 20.000,00 dovranno inviare la documentazione al Ministero;
- i contributi 5 per mille relativi al periodo d’imposta 2021 dovranno essere rendicontati utilizzando sempre i modelli previsti dal D.D. 488/2021 e seguire le linee guida da esso previste nel caso in cui il contributo sia inferiore a euro 20.000,00;
- i contributi 5x1000 relativi al periodo d’imposta 2021 superiori o pari ad euro 20.000,00 dovranno essere rendicontati utilizzando le linee guida predisposte dal D.D. 396/2022 e utilizzare quindi la nuova piattaforma.
Rendiconto 5 per mille: il nuovo portale da utilizzare
Il D.D. 396/2022 pubblicato il 13 dicembre scorso ha sostituito in parte quanto disposto dal D.D 488/2021 andando a ridefinire le modalità di rendicontazione e pubblicazione dei contributi 5 per mille di una certa entità.
Gli enti del terzo settore che hanno ricevuto un contributo 5x1000 per l’annualità 2021 pari o superiore a 20.000,00 euro non potranno più utilizzare i modelli approvati dal Decreto direttoriale 488/2021, ma dovranno utilizzare il nuovo portale ad hoc disponibile sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La piattaforma è unica e raccoglie tutti i servizi e gli adempimenti da effettuare in comunicazione con il Ministero, è possibile accedervi con lo SPID, la CIE del legale rappresentante dell’associazione, ed è infine necessario selezionare l’area "cinque per mille", come da istruzioni pubblicate sull’apposita sezione del sito del Ministero.
Accedendo all’area dedicata come sopra esposto gli enti beneficiari del contributo 5 per mille per le annualità 2021 e successive di importo pari o superiore ad euro 20.000,00 potranno quindi procedere con la compilazione, l’invio e la conseguente pubblicazione del rendiconto così come previsto dalla normativa, allegando infine quanto richiesto, compreso un file contenente l’elenco dei giustificativi di spesa.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Rendicontazione 5 per mille: le istruzioni sul nuovo portale