Deducibilità dei contributi INPS nella dichiarazione dei redditi dei contribuenti titolari di partita IVA nel regime forfettario
Come si intuisce dalla parola stessa, nell’ambito del regime forfettario non si deduce nulla perché il reddito fiscale viene calcolato mediante l’applicazione di una percentuale a forfait prevista dalla legge.
Attenzione però, c’è un’importante eccezione: i contributi previdenziali sono deducibili.
Analizziamo in questo approfondimento il caso della deduzione dei contributi INPS, prendendo spunto da un datato documento di prassi pubblicato dall’Agenzia delle Entrate e tuttora valido.
Andiamo ad approfondire, in particolare, due aspetti:
- le modalità di compilazione del quadro LM in merito ai contributi previdenziali;
- il caso particolare del versamento e deduzione dal reddito d’impresa di una quota di contributi INPS superiore al dovuto, con l’utilizzo del relativo credito in compensazione; fattispecie in cui sarà necessario recuperare a tassazione il contributo previdenziale indicandone l’importo nel quadro LM, rigo LM35 della dichiarazione dei redditi.
Regime forfettario 2024, dove indicare i contributi INPS in dichiarazione dei redditi
I contributi INPS versati dai contribuenti in regime forfettario possono essere dedotti dal reddito, determinato applicando all’ammontare dei compensi percepiti il coefficiente di redditività specifico dell’attività esercitata.
È questa la regola base, che tuttavia si scontra con una difficoltà operativa derivante dal sistema fiscale italiano, che prevede il versamento delle imposte sui redditi (compresi i contributi INPS) in acconto e saldo.
Può quindi capitare che un contribuente versi più del dovuto e, per quanto concerne nello specifico la deduzione dei contributi INPS per i forfettari, che recuperi in compensazione più di quanto effettivamente spettante.
In tal caso, l’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello n. 400/2019 ha chiarito che, ai fini della determinazione del reddito, bisognerà rettificare e recuperare a tassazione il contributo dedotto nell’anno precedente compilando il rigo LM35 del quadro LM del modello Redditi Persone Fisiche.
Se di norma tale importo dovrebbe essere riportato nel quadro RM e assoggettato a tassazione ordinaria, per i contribuenti rientranti nell’ambito del regime forfettario di tassazione l’imposta dovuta è quella del 15% (5% per le nuove attività).
La rettifica ed il recupero a tassazione del contributo INPS dovrà essere effettuata nel periodo d’imposta successivo a quello di riferimento.
Regime forfettario: compilazione quadro LM dichiarazione dei redditi 2024
I contribuenti che applicano il regime forfettario dovranno compilare con particolare attenzione il quadro LM della dichiarazione dei redditi.
Si tratta di una sezione ad hoc del modello Redditi 2024 dedicato ai titolari di partita IVA in regime forfettario e che consente di effettuare il calcolo dell’imposta sostitutiva dovuta, pari al 5% o al 15%.
Il quadro LM per la dichiarazione dei redditi si compone di quattro sezioni:
- la Sezione I dovrà essere compilata ai fini della determinazione del reddito dei contribuenti in regime dei minimi;
- la Sezione II dovrà essere utilizzata dai contribuenti titolari di partita IVA in regime forfettario;
- le Sezioni III e IV sono comuni e servono rispettivamente a calcolare l’imposta sostitutiva dovuta e all’indicazione delle perdite non compensate.
I contributi INPS dovranno essere indicati nel rigo LM35, denominato per l’appunto Contributi previdenziali e assistenziali, presente nella sezione II del quadro LM.
Attenzione qui ad un aspetto spesso sottovalutato quando si tratta di fare calcoli previsionali in ordine all’effettivo peso fiscale e contributivo ovvero quello della base imponibile di riferimento.
A questo proposito:
- la base imponibile fiscale è più bassa ed è quella che si indica in LM22 colonna 5 ed è pari al valore totale dei ricavi moltiplicati per il coefficiente di redditività ma al netto dei contributi versati nel corso del periodo d’imposta;
- la base imponibile previdenziale è quella che viene indicata nel quadro RR ed è più alta in quanto non possono essere dedotti i contributi previdenziali.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Regime forfettario: la deducibilità dei contributi INPS