L'Agenzia delle Entrate chiede agli utenti di esprimere un parere sulla precompilata 2024: come funziona la dichiarazione dei redditi pronta all'uso? L'avvio è stato critico e dai lettori e dalle lettrici di Informazione Fiscale è arrivata già una bocciatura
Come funziona la precompilata 2024? È direttamente l’Agenzia delle Entrate a chiedere un parere agli utenti che utilizzano il portale dedicato al modello 730 pre elaborato tramite un questionario attivo dal 31 luglio.
L’avvio, tra novità, errori e rallentamenti, quest’anno è stato alquanto critico. E dai lettori e dalle lettrici di Informazione Fiscale che hanno partecipato al sondaggio sul tema tra maggio e giugno è arrivata già una bocciatura completa della dichiarazione dei redditi pronta all’uso.
Precompilata 2024 sotto esame: come funziona la dichiarazione pronta all’uso? Parola agli utenti
La precompilata 2024, quindi, continua ad essere sotto esame, ma questa volta è la stessa Agenzia delle Entrate a chiedere il parere dei contribuenti che utilizzano i servizi online per la gestione della dichiarazione dei redditi pronta all’uso.
Dal 31 luglio è stata avviata una indagine customer satisfaction sul modello 730/2024: coloro che procedono con l’invio, entro la scadenza del 30 settembre, avranno la possibilità di esprimersi tramite un breve questionario, anonimo e facoltativo.
L’obiettivo è quello di raggiungere i numeri utili a comporre un campione statistico. La precompilata 2024 è disponibile online dal 30 aprile scorso, ma contrariamente alle aspettative di semplificazione, sui contenuti e sulle procedure del modello 730/2024 sono emerse forti criticità, confermate anche dai lettori e dalle lettrici di Informazione Fiscale.
Precompilata 2024 sotto esame: bocciatura da parte di lettrici e lettori di Informazione Fiscale
Senza alcuna presunzione di rappresentatività statistica, di anno in anno, la redazione monitora il livello di completezza e adeguatezza del modello 730/2024 precompilato.
Anno di riferimento | Alcuni dati sono incompleti o non corretti | Mancano alcuni dati importanti | Tutti i dati sono corretti |
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Modello 730/2019 precompilato | 54 per cento | 33 per cento | 13 per cento |
Modello 730/2020 precompilato | 34 per cento | 31 per cento | 35 per cento |
Modello 730/2021 precompilato | 43 per cento | 18 per cento | 39 per cento |
Modello 730/2022 precompilato | 31 per cento | 28 per cento | 41 per cento |
Modello 730/2023 precompilato | 39 per cento | 34 per cento | 27 per cento |
Modello 730/2024 precompilato | 43 per cento | 35 per cento | 22 per cento |
Dopo anni di tendenza positiva, nel 2023 e nel 2024 i risultati hanno indicato dei passi indietro: solo il 22 per cento ha promosso a pieni voti la precompilata del 2024, il dato peggiore dal 2020, secondo solo a quanto emerso nel 2019.
Alla base di queste cifre ci sono gli errori, i rallentamenti e le difficoltà riscontrati in tutto il processo, dall’accesso alla ricevuta, nelle prime fasi di operatività:
- i dati sulle spese sanitarie, che pure rappresentano il set più importante, sono risultati assenti per alcuni contribuenti:
- in altri casi le dichiarazioni precompilate sono rimaste in stand by perché in rielaborazione anche dopo il 20 maggio, data di partenza indicata in calendario per la modifica e l’invio;
- e anche coloro che hanno avuto libero accesso ai dati, alla modifica e all’invio si sono ritrovati, in molti casi, in una situazione di stallo legata a un tilt del sistema delle ricevute della precompilata.
Grazie anche alle modalità di accesso semplificato, previste dalla riforma fiscale, le aspettative sulla precompilata 2024 erano del tutto diverse, ma è pur vero che anche le novità necessitano di una fase di rodaggio. E nel frattempo, anche per la dichiarazione dei redditi pronta all’uso, gli esami non finiscono mai e i risultati delle prossime prove sono tutti da scrivere.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Precompilata 2024 sotto esame: come funziona la dichiarazione online dopo l’avvio critico?