Cala il livello di adeguatezza e completezza del modello 730/2023 precompilato, crescono gli errori rispetto agli anni scorsi: dati non presenti o non corretti per il 73 per cento di lettrici e lettori. Necessarie modifiche e integrazioni prima dell'invio
Cala il livello di adeguatezza e completezza del modello 730/2023 precompilato registrato dalle lettrici e dai lettori che hanno partecipato al sondaggio sul tema: dopo anni di trend positivo, si inverte la rotta e crescono gli errori.
La maggioranza dei partecipanti segnala dati non presenti o non corretti nella dichiarazione dei redditi pronta all’uso: prima di procedere con l’invio, quindi, resta necessario intervenire con integrazioni e modifiche.
Modello 730/2023 precompilato, dati non presenti o non corretti per il 73 per cento di lettrici e lettori
Il modello 730/2023 precompilato è disponibile online dal 2 maggio scorso: entro la scadenza del 30 settembre che, cadendo di sabato, slitta al 2 ottobre è necessario procedere con l’invio.
Prima, però, molti contribuenti devono aggiustare il tiro e correggere o integrare le informazioni che l’Agenzia delle Entrate ha indicato nella precompilata.
L’Amministrazione finanziaria elabora la dichiarazione dei redditi pronta all’uso sulla base dei dati che sono già in suo possesso ma anche delle indicazioni che arrivano dai soggetti terzi, come farmacie o asili nido.
Questo flusso, però, non sempre funziona alla perfezione e può accadere che alcuni dati, ad esempio relativi a tutte quelle spese sanitarie che danno diritto alle detrazioni, non siano presenti oppure che ci siano degli errori.
Non fa eccezione il modello 730/2023 precompilato: in totale le lettrici e i lettori che, partecipando al sondaggio sul tema, hanno segnalato la necessità di apportare modifiche o integrazioni rappresentano il 73 per cento di coloro che hanno partecipato al sondaggio sul tema.
Modello 730/2023 precompilato con errori: cala il livello di adeguatezza e completezza
Rispetto agli anni scorsi, il livello di completezza e adeguatezza della dichiarazione dei redditi pronta all’uso risulta in netto peggioramento con una inversione di rotta importante rispetto agli anni scorsi.
Dal 2019 al 2022, infatti, la percentuale di lettrici e lettori che hanno promosso a pieni voti il modello 730 precompilato è cresciuta in maniera costante dal 13 al 41 per cento. Mentre per quest’anno scende vertiginosamente al 27 per cento.
Anno di riferimento | Alcuni dati sono incompleti o non corretti | Mancano alcuni dati importanti | Tutti i dati sono corretti |
---|---|---|---|
Modello 730/2019 precompilato | 54 per cento | 33 per cento | 13 per cento |
Modello 730/2020 precompilato | 34 per cento | 31 per cento | 35 per cento |
Modello 730/2021 precompilato | 43 per cento | 18 per cento | 39 per cento |
Modello 730/2022 precompilato | 31 per cento | 28 per cento | 41 per cento |
Modello 730/2023 precompilato | 39 per cento | 34 per cento | 27 per cento |
La percentuale riscontrata quest’anno, però, appare più vicina ai dati registrati dall’Agenzia delle Entrate sul campione complessivo di coloro che usano il modello 730 precompilato: secondo le cifre fornite dalla stessa Amministrazione finanziaria coloro che lo scorso anno hanno inviato la dichiarazione dei redditi accettandola senza modifiche rappresentano il 23,6 per cento, un dato in ogni caso sempre in crescita rispetto agli anni precedenti.
Ovviamente i tempi non sono maturi per avere a disposizione i dati complessivi di quest’anno: potranno arrivare solo dopo la scadenza del 2 ottobre per smentire o confermare su una scala più ampia l’inversione di rotta registrata tra i lettori e le lettrici di Informazione Fiscale.
In ogni caso la possibilità di inviare la precompilata senza procedere con integrazioni o correzioni di errori resta un affare per pochi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Modello 730/2023 precompilato con errori: dati non presenti o sbagliati per il 73 per cento di lettrici e lettori