Anche per le università online i costi sono detraibili: importo massimo e istruzioni

Le spese universitarie sono detraibili, anche quando i costi sono sostenuti per le università online. Lo sconto IRPEF del 19 per cento, come per le altre università private, va calcolato entro l’importo limite stabilito annualmente dal Decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Per il 2024 sono state confermate le stesse soglie già previste lo scorso anno che cambiano in base al territorio e all’area disciplinare.

Le istruzioni per compilare correttamente il modello 730 o Redditi da presentare quest’anno.

Università online: i costi sono detraibili come per gli atenei non statali

Anche coloro che seguono i corsi delle università online hanno diritto a uno sconto IRPEF, inserendo i costi sostenuti nella dichiarazione dei redditi, come previsto dall’articolo 15 del TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi.

Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate nella circolare numero 18 del 2016:

“Le spese per i corsi di laurea svolti dalle Università telematiche possono essere detratte, al pari di quelle per la frequenza di altre università non statali, sulla base dei criteri dettati dal decreto ministeriale 29 aprile 2016 n. 288 facendo riferimento all’area tematica del corso e, per l’individuazione dell’area geografica, alla regione in cui ha sede legale l’università”.

L’importo massimo da inserire, su cui calcolare la detrazione pari al 19 per cento, relativamente al 2023 sono stati stabiliti con il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 gennaio 2024.

Ministero dell’Università e della Ricerca - Decreto del 7 dicembre 2023

Individuazione degli importi delle tasse e dei contributi di iscrizione alle università non statali ai fini della detrazione dall’imposta lorda sui redditi dell’anno 2023.

Anche per le università online i costi sono detraibili: le istruzioni e il calcolo dell’agevolazione

Nel modello 730 o Redditi di quest’anno, quindi, può essere inserito un valore dei costi detraibili nei limiti riportati in tabella per aree geografiche e disciplinari.

I raggruppamenti dei corsi di studio per area disciplinare sono contenuti nell’Allegato 1 del Decreto MUR.

Ai valori indicati nelle diverse tabelle, in ogni caso, deve essere poi sommato “l’importo relativo alla tassa regionale per il diritto allo studio di cui all’art. 3 della legge 28 dicembre 1995, n. 549 e successive modificazioni”.

In linea generale, si ha diritto alla detrazione IRPEF per le spese relative agli atenei non statali in relazione alle tasse e i contributi pagati per la frequenza dei corsi di laurea; laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico.

Come per gli altri atenei privati, anche per le università online si ha diritto a uno sconto IRPEF che cambia in base al territorio e all’area disciplinare.

Ad esempio per le discipline scientifiche si arriva fino a un massimo di 741 euro, il 19 per cento di 3.900 euro.

Questo importo può essere detratto dall’imposta da versare solo nel caso di frequenza di corsi universitari erogati da Atenei che hanno sede al Nord. Il valore dell’agevolazione si riduce, ad esempio, a 475 euro per le spese relative alla carriera universitaria in ambito umanistico-sociale seguita al Sud.

Ad essere rilevante per il calcolo, va specificato, non è la residenza dello studente o della studentessa, ma la sede legale dell’università.

Se, ad esempio, una ragazza siciliana segue i corsi di una università telematica di Milano ha comunque diritto a beneficiare della detrazione nella misura prevista per il Nord.