Pagamenti elettronici e in contante: la giornalista Rosy D'Elia ai microfoni di Giornale Radio fa il punto sulle misure inserite nel disegno della Legge di Bilancio 2023. Tutte le novità raccontate da Informazione Fiscale nella puntata del 1° dicembre 2022 di 120 Minuti, con Vicky Mangone
Pagamenti elettronici e in contante, tutte le novità previste dal disegno della Legge di Bilancio 2023 ai microfoni di Giornale Radio.
Questo il focus della puntata di “120 Minuti”, la trasmissione di Vicky Mangone, andata in onda nella mattinata del 1 dicembre 2022. A fare il punto della situazione è stata la giornalista di Informazione Fiscale, Rosy D’Elia.
Dal 1° gennaio 2023 il limite sotto il quale non è obbligatorio accettare pagamento con carta di credito potrebbe essere innalzato a 60 euro. La misura si affiancherebbe al nuovo tetto per il contante, fissato a 5.000 euro.
Tra le altre novità della Manovra 2023 anche la riduzione dell’IVA per i prodotti di igiene femminile e per l’infanzia, la conferma dei bonus casa per i giovani under 36 e maggiorazioni per l’assegno unico.
Pagamenti elettronici e contante: le ultime novità ai microfoni di Giornale Radio
La Legge di Bilancio 2023 è il focus del secondo appuntamento radiofonico di Informazione Fiscale con il programma 120 Minuti, di Vicky Mangone.
Nella puntata in onda su Giornale Radio giovedì 1° dicembre 2022, la giornalista Rosy D’Elia ha riepilogato in pochi minuti le principali novità sul tema dei pagamenti con il POS.
Tra le novità contenute nel disegno della Manovra 2023 trova spazio anche la misura che andrebbe ad innalzare a 60 euro il limite sotto il quale non è obbligatorio accettare il pagamento elettronico, ovvero quello con carta di credito.
Rosy D’Elia spiega come potrebbero cambiare le regole che portano commercianti e professionisti ad accettare i pagamenti con il POS.
“Inizialmente questa nuova soglia era stata fissata a 30 euro, sale a 60 euro con il disegno di Legge di Bilancio ormai firmato da Mattarella.”
L’obbligo di accettare i pagamenti elettronici per commercianti e professionisti è stato introdotto nel 2014 ma per diversi anni è stato un “obbligo a metà” dato che non sono state previste sanzioni per la mancata osservazione della norma.
“Si è discusso nelle ultime Leggi di Bilancio di introdurre tale sanzione, che è arrivata solamente il 30 giugno scorso, rafforzando l’incentivo ad utilizzare i pagamenti tracciabili.”
Con la modifica all’obbligo vengono modificate, quindi, anche le sanzioni. Questo non significa che sarà impossibile pagare con la carta importi inferiori a 60 euro, vuol dire che il commerciante o il professionista non è tenuto ad accettare questa modalità di pagamento.
“Può rifiutare e non incorrere in sanzioni. Sotto i 60 euro non è possibile invocare l’obbligo di pagamento con POS.”
Il negoziante, quindi, potrà rifiutare il pagamento con la carta fino a 60 euro, anziché fino a 30 euro.
Questo a partire dal 1° gennaio 2023, nel caso in cui la Legge di Bilancio venisse approvata senza modificazioni.
La misura poi si affianca ad un’altra novità in tema di pagamenti inserita nella Legge di Bilancio 2023, cioè il nuovo limite al contante che dovrebbe passare a 5.000 euro.
“Si tratta di regole che vanno un po’ ad erodere i passi che gli ultimi Governi hanno fatto per favorire l’utilizzo di mezzi di pagamento tracciabili. Mattarella su questo ha sottolineato l’importanza di continuare un programma di lotta all’evasione anche attraverso l’utilizzo di mezzi di pagamento tracciabili.”
Riduzione IVA, bonus casa e assegno unico: le altre novità della Manovra 2023
Nell’ultima parte del suo intervento nella trasmissione 120 minuti, Rosy D’Elia, si è soffermata su alcune delle altre novità del disegno di Legge di Bilancio 2023.
“Arriva anche qualche buona notizia per i cittadini e le cittadine con una riduzione dell’IVA.”
In particolare, l’imposta sul valore aggiunto passa dal 10 al 5 per cento per:
- i prodotti per l’igiene intima femminile;
- i prodotti per l’infanzia.
Sono confermati, inoltre, anche i bonus casa per i giovani con meno di 36 anni d’età.
Infine, sembrerebbero in arrivo anche delle maggiorazioni per gli importi dell’assegno unico e universale per i figli a carico.
Come sottolinea Rosy D’Elia, il condizionale è d’obbligo:
“bisogna rimanere nel campo delle ipotesi finché non si arriverà all’approvazione definitiva della Legge di Bilancio.”
In conclusione, Vicky Mangone ricorda a tutti gli ascoltatori che la scadenza per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione degli aiuti di Stato è stata prorogata dal 30 novembre 2022 al 31 gennaio 2023.
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