Assegno unico 2023, aumentano gli importi dal prossimo anno con le novità della Legge di Bilancio, in via di approvazione definitiva. Crescono le somme che spettano alle famiglie numerose e in caso di disabilità, ma anche per figli e figlie di età inferiore a un anno
Da gennaio 2023 è previsto un aumento degli importi dell’assegno unico: a prevedere le novità sullo strumento che dallo scorso marzo ha riunito in una sola forma di sostegno alla genitorialità una serie di misure è la Legge di Bilancio, su cui si attende il via libera definitivo del Senato.
Le modifiche, integrate durante l’iter parlamentare, erano già previste nel Disegno di Legge che ha portato alla definizione della Manovra.
E infatti, la stessa premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa del 22 novembre 2022 aveva anticipato delle maggiorazioni per il primo anno di vita dei bambini e delle bambine e per le famiglie numerose e una conferma di quelle previste in caso di disabilità.
Assegno unico 2023, novità sugli importi: maggiorati con la Legge di Bilancio in arrivo
L’assegno unico spetta a tutte le famiglie che hanno figli a carico a partire dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni, in presenza di specifici requisiti, e senza limiti di età in caso di figli disabili.
Le maggiorazioni annunciate, pari al 50 per cento, riguarderanno il primo anno di età del bambino o della bambina e le famiglie con tre o più figli e un ISEE fino a 40.000 euro, nel primo caso l’aumento spetta solo fino al compimento del primo anno, nel secondo fino ai tre anni.
Con una modifica introdotta durante l’iter parlamentare è stato previsto anche un aumento da 100 a 150 euro mensili della maggiorazione forfettaria dell’assegno che spetta ai nuclei familiari con quattro o più figli a carico.
Il valore del beneficio a cui le famiglie hanno diritto viene determinato in base all’ISEE ma tiene conto anche di altri fattori.
L’importo minimo è pari a 50 euro, in assenza di ISEE o con Indicatore della Situazione Economica Equivalente pari o superiore a 40.000 euro. Può arrivare a un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 15mila euro, maggiorata in caso di nuclei numerosi, madri con meno di 21 anni, nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, figli affetti da disabilità.
Di seguito un riepilogo delle tabelle per il calcolo elaborate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Al quadro di sintesi delineato dal MEF in occasione del debutto della misura, bisogna aggiungere la novità previste dal Decreto Semplificazioni con effetto retroattivo per l’annualità 2022 (periodo 1° marzo 2022 - 28 febbraio 2023): con le modifiche introdotte i figli maggiorenni disabili senza limiti di età sono equiparati ai figli minorenni, e per quanto riguarda la maggiorazione per disabilità ai figli maggiorenni disabili fino a 21 anni viene riservato lo stesso trattamento che spetta ai figli minorenni disabili.
In questo mosaico di regole, inoltre, bisogna poi tener conto anche della quota di maggiorazioni prevista per le famiglie con ISEE fino a 25.000 euro che nel corso del 2021 hanno percepito gli assegni al nucleo familiare per figli minori e che, considerando anche il valore medio delle detrazioni fiscali, con il nuovo sistema subirebbero delle perdite.
Questa ulteriore somma aggiuntiva ha natura transitoria e si ridurrà in maniera graduale fino al 2025, prevista per intero dal 1° marzo 2022 sarà pari a 2/3 nel 2023 per poi scendere ancora a un terzo per il 2024 e per i mesi di gennaio e febbraio 2025.
Anche in questo caso il Decreto Semplificazioni ha previsto delle modifiche: per i nuclei con almeno un figlio o una figlia a carico con disabilità è stata introdotta una integrazione degli importi di 120 euro al mese per l’anno 2022.
L’altra novità in arrivo con la Legge di Bilancio 2023 riguarderà proprio le famiglie con figli disabili per cui le maggiorazioni diventano strutturali e non limitate al 2022.
Assegno unico 2023, novità in arrivo con la Legge di Bilancio? Rivedere il sistema per le famiglie numerose
La Ministra Eugenia Roccella aveva anticipato già all’inizio del dibattito sulle novità della Legge di Bilancio la volontà del Governo di rivedere il meccanismo alla base dell’assegno unico per le famiglie numerose.
L’obiettivo è quello di potenziare quanto più possibile il sostegno in presenza di tre o più figli o nei primi mesi di vita del bambino o della bambina, ma anche in caso di disabilità.
Come annunciato, la revisione sta per arrivare con la prima occasione utile, la Legge di Bilancio 2023. Si aggiunge, quindi, un nuovo punto all’elenco di misure da introdurre, confermare, rivedere con la prossima Manovra che sta per ottenere il via libera definitivo al Senato.
L’intenzione è quella di intervenire sia sulle famiglie che non hanno ancora richiesto l’assegno unico, invogliandole maggiormente, che su quelle che già lo percepiscono.
Attualmente il valore complessivo dell’assegno unico ha raggiunto quota 10,3 miliardi di euro per 9,4 milioni di figli e figlie.
Sono questi i dati che emergono dall’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico INPS pubblicato lo scorso 7 dicembre 2022.
Con l’impianto attuale, gli importi medi mensili sono pari a 233 euro per richiedente e a 145 euro per figlio o figlia. Ed è proprio su queste cifre che la prossima Legge di Bilancio intende portare delle novità.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Assegno unico 2023, novità sugli importi in arrivo con la Legge di Bilancio