L'organizzazione di volontariato ha come fulcro centrale della sua struttura organizzativa la figura del volontario, entità che definisce e delinea l'essenza stessa di questa tipologia associativa.
L’ ODV - organizzazione di volontariato - contiene all’interno della sua stessa denominazione, l’elemento essenziale ai fini della sua definizione.
Il volontario assume un ruolo chiave all’interno della vita associativa e nell’ambito di questo particolare ente, alla cui figura vengono poi accostate anche quelle del socio e del lavoratore.
La definizione del ruolo di volontario all’interno degli ETS viene illustrata all’art. 17, comma 2, del d.lgs 117/2017, dove si evince che
“il volontario è una persona che, per sua libera scelta, svolge attività in favore della comunità e del bene comune, anche per il tramite di un ente del Terzo settore, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per promuovere risposte ai bisogni delle persone e delle comunità beneficiarie della sua azione, in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, neanche indiretti, ed esclusivamente per fini di solidarietà”
Il volontario unitamente ad altre risorse svolge quindi le attività di interesse generale e diverse, proprie dell’ente, esercitate al fine di raggiungere lo scopo solidaristico per cui l’associazione è stata costituita.
Le risorse a disposizione dell’ODV
L’organizzazione di volontariato per poter svolgere la propria attività può avvalersi dei volontari, dei soci ed in alcuni casi anche di lavoratori.
È vero, infatti, che sebbene il volontario assuma un ruolo cruciale nella struttura organizzativa dell’ODV, e che come specificato al comma 2 dell’art. 17 del d.lgs 117/2017 egli svolga attività in favore della comunità mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità, non è l’unica figura di cui l’ente può avvalersi per il corretto svolgimento della vita associativa, anche perché spesso per alcune attività è necessario l’intervento di figure qualificate le quali possono essere assunte dall’ODV.
Oltre ai volontari ed ai lavoratori, vi è poi la categoria dell’associato, figura di primaria importanza in qualsiasi ente del terzo settore, in quanto da essa discende la sua costituzione e dall’eterogeneità della composizione della compagine dipende il rispetto del principio di democraticità dell’ente, essenziale per la sua sussistenza.
I lavoratori nell’ODV
L’articolo 33 del Decreto Legislativo numero 117/2017 afferma che:
“le organizzazioni di volontariato possono assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo o di altra natura esclusivamente nei limiti necessari al loro regolare funzionamento oppure nei limiti occorrenti a qualificare o specializzare l’attività svolta”
Questo assunto ci fa capire che le ODV hanno la facoltà, a parere del legislatore, di avvalersi di figure professionali, o comunque specializzate su determinati settori, al fine di poter esercitare l’attività di interesse generale e quelle ad essa correlate, necessaria al raggiungimento dell’obiettivo solidaristico per cui sono state costituite.
Molto spesso l’attività svolta dagli ETS, necessita di operatori altamente specializzate, figure che svolgono la loro attività professionalmente, e non possono quindi affidarsi in modo esclusivo all’operato dei volontari.
Nonostante quindi la figura principale, avente un ruolo chiave all’interno dell’ODV sia il volontario esso non può essere l’unica entità che compone la struttura organizzativa di questa particolare categoria di ETS.
Si rende però opportuno specificare che vi sono dei parametri e delle proporzioni che devono essere rispettate per la sussistenza dell’ente.
L’art. 33 del d.lgs 117/2017 al comma 1 specifica che:
il numero dei lavoratori impiegati nell’attività non può essere superiore al cinquanta per cento del numero dei volontari
Difatti è opportuno mantenere la primordiale impostazione dell’essenza stessa dell’ente, che nasce come associazione composta per la maggior parte dalle azioni intraprese dai suoi volontari e prende per questo il nome di ODV.
I volontari ed i lavoratori delle ODV
Una delle differenze più importanti che interessa queste due figure chiave dell’ODV, i lavoratori e i volontari, risiede nel trattamento economico e reddituale ad essi riservato.
L’art. 33 del d.lgs 117/2017 al comma 3, specifica inoltre che
“per l’attività di interesse generale prestata le le organizzazioni di volontariato possono ricevere, soltanto il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate”
Il codice del terzo settore conferma, infatti, la possibilità per i volontari di ricevere un rimborso spese commisurato all’attività da loro strettamente svolta per il raggiungimento dello scopo solidaristico dell’associazione di cui fanno parte, mentre è ovvio sottolineare che i lavoratori ricevono un compenso stimato sulla base dell’attività professionale da loro svolta per l’ODV.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: ODV: soci, volontari e lavoratori. Similitudini e differenze