Lo scorso 25 settembre il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato l'avviso 2/2023 con il quale sono state stabilite le modalità e i criteri di selezione da seguire al fine di poter ammettere gli enti del terzo settore ai contributi finanziati tramite il Fondo costituito dall'art. 72 del CTS: domande dal 16 ottobre
Il d.lgs 117/2017 ha previsto all’interno dell’art. 72 la predisposizione di un Fondo attraverso il quale finanziare alcune tipologie di progetti a carattere nazionale realizzati dagli enti del terzo settore, attribuendo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali l’autonomia di stabilire le linee guida per la loro attribuzione.
L’avviso numero 2 del 2023, pubblicato sul sito istituzionale il 25 settembre scorso, definisce il perimetro per la selezione dei potenziali enti beneficiari dei contributi.
Fondo per il finanziamento dei progetti e delle attività di interesse generale
L’art. 72 al comma 1 definisce il fondo come “destinato a sostenere, anche attraverso le reti associative, lo svolgimento di attività di interesse generale, costituenti oggetto di iniziative e progetti promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore, iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore”.
Con atto di indirizzo del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, adottato con D.M. n. 101 del 20 luglio 2023, registrato dalla Corte dei Conti il 28 luglio 2023 al n. 2149 sono stati individuati gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività finanziabili attraverso il fondo di cui all’art. 72 del D.Lgs. n. 117 del 2017, per l’annualità 2023 le risorse destinate saranno pari a complessivi euro 22.666.890,00.
Le linee guida dell’avviso 2/2023: ambito territoriale e iniziative
Le iniziative che potranno essere finanziate dovranno avere carattere nazionale, nell’avviso 2/2023 è altresì specificato che i progetti presentati per l’accesso al finanziamento dovranno interessare almeno 10 Regioni, e avere una durata
minima non essere inferiore a 12 mesi, mentre la durata massima non potrà eccedere i 18 mesi.
- Avviso 2/2023
- Ministero del lavoro e delle politiche sociali - Direzione Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese
Il focus è quindi su progetti a carattere nazionale o comunque molto estesi, con durata predeterminata che non deve essere né estremamente breve né eccessiva.
Per quanto attiene al finanziamento che può essere concesso, per ciascuna iniziativa a pena di esclusione “non potrà essere inferiore a euro 250.000,00 né superare l’importo di euro 600.000,00”.
Il Ministero inoltre non potrà finanziare più dell’80 per cento del costo totale dell’iniziativa o del progetto approvato, qualora esso sia presentato e realizzato da associazioni di promozione sociale o da organizzazioni di volontariato anche in partenariato tra loro, mentre non dovrà superare la quota del 50 per cento del costo totale della proposta approvata, qualora essa sia presentata e realizzata da fondazioni del Terzo settore.
Chiaramente tutti i progetti dovranno essere presentanti da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del terzo settore anche attraverso le reti associative, correttamente iscritte al RUNTS.
Modalità e termini di presentazione dei progetti: domande dal 16 ottobre
I progetti dovranno essere presentati a partire dalle ore 12.00 del 16 ottobre 2023 sino alle ore 20.00 del 6 novembre 2023, utilizzando la appositamente piattaforma sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che sarà disponibile a partire dal 16 ottobre predisposta.
Al fine di poter correttamente presentare il proprio progetto sarà necessario utilizzare l’apposita modulistica.
I modelli che dovranno essere obbligatoriamente compilati sono i seguenti:
- Modello A (Domanda di ammissione al finanziamento);
- Modello A1 (Dichiarazione di partecipazione al partenariato);
- Modello A2 (Dichiarazione Rete sugli associati-affiliati);
- Modello A3 (Dichiarazione di collaborazione);
- Modello B (Dichiarazioni sostitutive ex artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000);
- Modello C (Scheda anagrafica del soggetto proponente e degli eventuali partner);
- Modello D (Scheda della proposta);
- Modello E (Piano finanziario);
- Modello-F_Elementi inerenti ai criteri di valutazione.
Infine l’iter che verrà seguito per l’attribuzione del finanziamento vedrà alcune tappe fondamentali, quali la valutazione di alcune caratteristiche necessarie al fine di poter accettare i progetti presentati.
Tra i criteri che saranno valutati in fase di analisi dei progetti vi sono sicuramente alcuni requisiti soggettivi del proponente, ad esempio l’esperienza maturata nel triennio precedente nell’ambito delle aree prioritarie di intervento dell’iniziativa, e poi ancora le caratteristiche del progetto quali ad esempio l’ampiezza del partenariato e la valenza nazionale dell’iniziativa o progetto con riferimento al numero di Regioni/Province autonome nelle quali verranno realizzate concretamente le attività progettuali o iniziative.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Fondo attività di interesse generale: domande per i contributi agli ETS dal 16 ottobre