Modello 730 integrativo 2018: ecco come fare per correggere la dichiarazione dei redditi e qual è la scadenza per la presentazione.
Il modello 730 integrativo 2018 dovrà essere presentato entro la scadenza del 25 ottobre per correggere gli errori della dichiarazione dei redditi.
Uno dei casi in cui sarà necessario usare l’integrativa per correzioni al 730 già inviato riguarda la vicenda degli errori nelle CU Inps, vicenda per la quale molti contribuenti hanno scoperto di aver involontariamente sbagliato a compilare la dichiarazione dei redditi.
Tuttavia non sempre si può usare il modello 730 integrativo: quando la rettifica comporta un maggio debito o un minor credito spettante sarà obbligatorio inviare il modello Redditi PF entro la scadenza del 31 ottobre 2018.
Ecco chi deve presentare il modello 730 integrativo per correggere la dichiarazione dei redditi e quando, invece, si usa il modello Redditi (ex Unico).
Modello 730 integrativo 2018 o Redditi? Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate
In sede di correzione della dichiarazione dei redditi bisognerà, innanzitutto, valutare in quale dei casi di rettifica rientra il contribuente.
Questo perché, come già anticipato, non sempre è possibile usare il modello 730 integrativo che, come riportato nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, potrà essere presentato soltanto in caso di variazioni che comportino un maggior credito o un minor debito.
Quando, al contrario, la correzione della dichiarazione dei redditi comporta situazioni di maggior debito o minor credito per il contribuente, sarà necessario presentare il modello Redditi (ex Unico) correttivo del 730.
Le scadenze per apportare correzioni al modello 730/2018 variano in base al tipo di dichiarazione da utilizzare:
- la scadenza del 730 integrativo è fissata al 25 ottobre 2018;
- la scadenza del modello Redditi PF è fissata al 31 ottobre 2018.
Quando e come presentare il modello 730 integrativo 2018
Il modello 730 integrativo potrà essere presentato qualora il contribuente si accorga di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione e l’integrazione e/o la rettifica comportano un maggiore credito o un minor debito (ad esempio, per oneri non indicati nel mod. 730 originario) o un’imposta pari a quella determinata con il mod. 730 originario (ad esempio per correggere dati che non modificano la liquidazione delle imposte).
La dichiarazione integrativa dovrà essere presentata obbligatoriamente presso un Caf o un professionista abilitato, anche nel caso di presentazione del 730/2018 tramite il sostituto d’imposta o se è stata inviata la dichiarazione precompilata.
In questo caso sarà possibile anche scegliere di inviare il modello Redditi PF 2018 in alternativa al 730 integrativo. Oltre alla scadenza del 31 ottobre (correttiva nei termini) è possibile l’invio entro:
- il termine previsto per la presentazione del modello REDDITI Persone fisiche 2018 relativo all’anno successivo (dichiarazione integrativa a favore);
- entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione (dichiarazione integrativa – art. 2 comma 8 del D.P.R. 322 del 1998).
Modifica dei dati del sostituto d’imposta nel modello 730/2018
Anche per l’integrazione della dichiarazione dei redditi in relazione soltanto ai dati del sostituto d’imposta sarà possibile presentare il modello 730 integrativo e il nuovo modello dovrà contenere le stesse informazioni della dichiarazione originaria tranne, ovviamente, le rettifiche ai dati del datore di lavoro o ente che effettuerà il conguaglio.
La stessa regola vale nei casi in cui le correzioni riguardino sia i dati del sostituto d’imposta che le integrazioni che non comportino un maggior debito o minor credito.
Modello Redditi PF 2018 correttivo per correggere il 730
Se le integrazioni al 730 comportano un minor credito o un maggior debito Irpef il contribuente dovrà presentare il modello Redditi PF entro la scadenza del 31 ottobre 2018.
Se dalla correzione della dichiarazione dei redditi emerge un importo a debito, il contribuente dovrà procedere sia al pagamento dell’imposta che degli interessi e della sanzione (sulla quale si applica il ravvedimento operoso).
La dichiarazione potrà essere inoltre corretta fino al quinto anno successivo dalla scadenza originaria.
La presentazione di una dichiarazione integrativa non sospende le procedure avviate con la consegna del modello 730 e, quindi, non fa venir meno l’obbligo da parte del datore di lavoro o dell’ente pensionistico di effettuare i rimborsi o trattenere le somme dovute in base al modello 730.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Modello 730 integrativo 2018: come ed entro quando correggere la dichiarazione dei redditi