Credito d’imposta ricerca e sviluppo: via libera all’invio delle certificazioni

Francesco Rodorigo - Imposte

Via libera al rilascio delle certificazioni per il credito d'imposta ricerca e sviluppo in innovazione tecnologica, design e ideazione estetica. Da oggi i certificatori possono caricare i documenti sulla piattaforma. Dovranno seguire le linee guide fornite dal Ministero

Credito d'imposta ricerca e sviluppo: via libera all'invio delle certificazioni

Dalle 14.00 di oggi, 8 luglio 2024, i certificatori del credito d’imposta in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica possono inviare le certificazioni richieste dalle imprese e loro rilasciate.

Dovranno utilizzare la piattaforma dedicata secondo le linee guida pubblicate dal MIMIT.

Queste hanno l’obiettivo di fornire indicazioni di carattere generale e trasversale in relazione ai criteri che i certificatori devono seguire per la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare, in modo che possano essere classificati nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo, innovazione, design ed ideazione estetica ammissibili al beneficio.

Credito d’imposta ricerca e sviluppo: via libera all’invio delle certificazioni

Dopo la pubblicazione dei modelli che i certificatori del credito d’imposta ricerca e sviluppo devono utilizzare per certificare le attività il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato le linee guida per la corretta applicazione della misura che ha l’obiettivo di sostenere la competitività delle imprese stimolando gli investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e in design e ideazione estetica.

La pubblicazione delle linee guida segna l’ultimo passaggio rimasto per la completa applicazione delle novità relative al percorso per la certificazione dei crediti.

Dallo scorso maggio, infatti, sono online l’albo dei certificatori, gli specialisti (professionisti, imprese di consulenza private, università o enti) incaricati appunto di certificare che le attività delle imprese rientrino tra quelle che danno diritto al credito d’imposta ricerca e sviluppo, e la piattaforma informatica con la quale le imprese possono selezionare il certificatore prescelto e versare i diritti di segreteria.

Il 5 giugno, inoltre, il MIMIT ha messo a disposizione i nuovi modelli che il certificatore dovrà compilare per la corretta applicazione del credito d’imposta.

A partire dalle ore 14.00 di oggi, 8 luglio, dunque, sarà possibile per i certificatori inviare alla piattaforma dedicata le certificazioni richieste dalle imprese e rilasciate nei loro confronti.

Dovranno, quindi, fare riferimento alle linee guida fornite con il decreto 4 luglio 2024, nelle quali il Ministero riepiloga tutte le informazioni necessarie e da tenere a mente per la corretta qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare ai fini della loro classificazione nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo, innovazione, design ed ideazione estetica ammissibili al beneficio.

Il documento comprende quattro diverse sezioni dedicate ai diversi ambiti di applicazione della misura.

Come si legge nel testo, le linee guida potranno essere successivamente integrate per esaminare casi concreti, determinate tipologie di attività o fattispecie particolari e saranno aggiornate periodicamente per tenere conto di modifiche normative, interventi giurisprudenziali o orientamenti di prassi.

Le linee guida sono disponibili per la consultazione sul sito del Ministero e nel box sottostante.

MIMIT - Decreto del 4 luglio 2024
Linee guida del credito d’imposta in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica

Credito d’imposta ricerca e sviluppo: modelli e albo dei certificatori

Come detto, dallo scorso 5 giugno sono disponibili i modelli per certificazione del credito d’imposta. Sono composti da due macro sezioni:

  • la prima è dedicata alle informazioni di base sia del certificatore sia dell’impresa;
  • la seconda contiene tutti i dettagli sui progetti, sul calcolo dei costi ammissibili e sull’attestazione dei requisiti tecnici.

Le imprese che hanno effettuato o che intendano effettuare investimenti nei campi di ReS, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica possono selezionare il certificatore prescelto consultando, liberamente e senza alcuna forma di autenticazione, l’apposito albo. L’elenco è disponibile online sul sito del Ministero.

Si ricorda che le persone fisiche, le imprese, le università e gli enti di ricerca in possesso dei requisiti tecnici, interessati ad assumere il ruolo di certificatori del credito d’imposta, possono iscriversi all’albo inviando la domanda attraverso la stessa piattaforma informatica disponibile sul sito del MIMIT.

Entro i 90 giorni successivi alla presentazione della richiesta, il Ministero procede con le verifiche relative alla sussistenza dei requisiti e nei 15 giorni successivi provvede alla pubblicazione sul sito istituzionale dei nomi dei soggetti iscritti all’Albo.

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