Online la piattaforma per la presentazione delle domande di iscrizione all'albo dei certificatori dei crediti d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione e design. Criteri e modalità di invio delle richieste
Dal 21 febbraio 2024 si può inviare la domanda per iscriversi all’albo dei certificatori del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica.
Il decreto del MIMIT disciplina modalità e termini di presentazione delle domande. Possono presentarle le persone fisiche, le imprese, le università e gli enti di ricerca in possesso dei requisiti tecnici previsti.
La richiesta si invia tramite l’apposita piattaforma informatica, accedendo con SPID o CIE, previo versamento dell’imposta di bollo e della tassa di concessione governativa.
Albo dei certificatori dei crediti di ricerca e sviluppo: al via le iscrizioni, come fare domanda
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con il Decreto direttoriale 21 febbraio 2024 ha fissato le modalità e i termini di presentazione delle domande per l’iscrizione all’Albo dei certificatori dei crediti d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione e design.
Da ieri, 21 febbraio, è possibile inviare la propria candidatura dopo aver effettuato la registrazione sulla piattaforma informatica predisposta dal MIMIT.
I certificatori attestano la qualificazione delle attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica ai fini del riconoscimento del credito d’imposta nelle misure previste dalla Legge di Bilancio 2020 (commi da 198 a 209).
Possono richiedere l’iscrizione all’albo le persone fisiche, le imprese, le università e gli enti di ricerca in possesso dei requisiti tecnici indicati all’articolo 2 del DPCM del 15 settembre 2023.
Le persone fisiche devono essere in possesso di titolo di laurea idoneo rispetto all’oggetto della certificazione e:
- non aver subito condanne con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile;
- aver svolto, nei tre anni precedenti, comprovate e idonee attività relative alla presentazione, valutazione o rendicontazione di almeno quindici progetti, da indicare nella domanda;
- dichiarare la pendenza di procedimenti per reati o di atti impositivi anche non resisi definitivi dell’Amministrazione finanziaria, ricevuti nel triennio precedente, per maggiori imposte complessivamente superiori a 50.000 euro.
Le imprese che svolgono servizi di consulenza relativi a progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, invece, devono:
- avere sede legale o unità locale attiva sul territorio nazionale e siano iscritte al registro delle imprese;
- non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di liquidazione, di amministrazione controllata o di concordato preventivo;
- non essere destinatarie di sanzioni interdittive.
Possono presentare la domanda di iscrizione all’albo, purché in possesso dei requisiti indicati, anche:
- i centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0;
- i centri di competenza ad alta specializzazione;
- i poli europei dell’innovazione digitale;
- le università statali, le università non statali legalmente riconosciute e gli enti pubblici di ricerca.
Entro i 90 giorni successivi alla presentazione della domanda, il Ministero procede con le verifiche relative alla sussistenza dei requisiti. Nei 15 giorni successivi provvede alla pubblicazione sul sito istituzionale dei nomi dei soggetti iscritti all’Albo.
Come inviare la domanda di iscrizione all’Albo dei certificatori dei crediti di ricerca e sviluppo
I soggetti interessati all’iscrizione all’Albo dei certificatori del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica possono inviare la domanda utilizzando l’apposita piattaforma informatica disponibile sul sito del Ministero.
La stessa consente anche di consultare l’elenco degli iscritti. La consultazione dell’Albo è libera e non prevede autenticazione.
Per poter inviare la domanda di iscrizione è necessario in primo luogo accedere al servizio con SPID o CIE.
Il richiedente, inoltre, deve essere in possesso della firma digitale e deve procedere al pagamento dell’imposta di bollo da 16,00 euro (che deve essere pagato esclusivamente tramite PagoPA) e della tassa di concessione governativa di 168 euro.
Quest’ultima deve essere versata sul c/c postale n° 8003 intestato a “Agenzia delle Entrate - Centro Operativo di Pescara - Tasse Concessioni Governative”, codice causale “8617”.
La scansione fronte e retro del bollettino in un unico file in formato PDF va caricata sul portale, come attestazione di avvenuto pagamento.
A partire dal 1° gennaio 2025, poi, chi si è iscritto all’albo tra il 1° gennaio e il 31 ottobre di ciascun anno dovrà comunicare al Ministero la conferma della volontà di rimanere iscritti nell’Albo e la sussistenza dei requisiti, pena la decadenza dal 1° gennaio dell’anno successivo.
Inoltre, per il mantenimento dell’iscrizione sarà necessario anche dimostrare la continuità nello svolgimento dell’attività. Per ogni anno successivo all’iscrizione, infatti, si dovrà integrare il requisito del completamento nel triennio precedente di idonee attività afferenti ad attività di ricerca e sviluppo, innovazione e design.
Le imprese che che intendono richiedere una certificazione che attesti la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare per l’ammissione al credito d’imposta, dovranno fare richiesta al Ministero indicando il soggetto incaricato, da selezionare tra quelli iscritti all’Albo, e comunicando la dichiarazione di accettazione del certificatore.
Per tutti gli altri dettagli si rimanda al testo integrale del decreto direttoriale del 21 febbraio e del DPCM del 15 settembre 2023.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Albo dei certificatori dei crediti di ricerca e sviluppo: al via le iscrizioni, come fare domanda