Dall'Agenzia delle Entrate ancora lettere per aggiornare i dati del catasto, verso rimborsi IVA più veloci e propensione all'evasione da ridurre: nel Documento di Finanza Pubblica le novità collegate agli obiettivi fiscali da raggiungere entro il 2029

Il Documento di finanza pubblica (DFP), guardando alle novità fiscali già approvate, traccia le prospettive degli obiettivi da raggiungere entro il 2029 e passa in rassegna gli strumenti da mettere in campo.
Non si fermeranno neanche nei prossimi anni le lettere di compliance sul catasto da parte dell’Agenzia delle Entrate, e in linea generale gli inviti a mettersi in regola saranno utilizzati per aumentare il recupero delle entrate con le attività di prevenzione.
Si punta, poi, a ridurre ancora la propensione all’evasione fiscale e ad accelerare i progressivamente i tempi di rimborso dell’IVA.
Non si fermeranno le lettere di compliance sul catasto: lo conferma il DFP
Oltre ad aggiornare il quadro macroeconomico, il testo, che sostituisce il vecchio DEF (Documento di Economia e Finanza), fotografa lo stato di avanzamento del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-29, anticipando ulteriori dettagli sui prossimi passi da compiere per l’attuazione.
Sul fronte fiscale, il bilancio dei risultati già raggiunti porta i primi dati sul concordato preventivo biennale, ha aderito il 13 per cento delle partite IVA interessate, e sul potenziamento del regime di adempimento collaborativo, la platea dei soggetti interessati è arrivata a quota 226.
Ancora più rilevanti, però, sono le anticipazioni sulle strategie da mettere in campo per raggiungere gli obiettivi dei prossimi anni.
Uno dei capitoli più caldi riguarda il catasto: proprio in questi giorni sono partite le lettere di compliance per coloro che hanno usufruito del Superbonus e non hanno comunicato le variazioni catastali, ma gli invii non si fermeranno neanche nei prossimi anni.
Gli obiettivi finali da raggiungere nel 2027 e nel 2029 porteranno all’inclusione dei cosiddetti immobili fantasma e all’aggiornamento dei valori catastali per le imposte su specifici immobili.
L’Agenzia delle Entrate è già all’opera per mappare le proprietà non incluse nel registro catastale nei prossimi due anni: individuati gli immobili non rappresentati nella cartografia catastale, “seguirà l’invio di lettere di compliance agli intestatari delle particelle edificate e l’attribuzione d’ufficio della rendita catastale”, si legge nel Documento di Finanza Pubblica.
E anche sull’aggiornamento dei valori catastali per gli edifici che sono stati sottoposti a interventi di efficienza energetica o di miglioramento strutturale, finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici i lavori sono già in corso.
“Sono stati selezionati gli immobili che sono iscritti in Catasto con rendita catastale pari a zero ed a seguire una selezione degli immobili per dimensione economica dell’intervento”, si legge nel testo.
Sempre più lettere di compliance dall’Agenzia delle Entrate
In linea generale, le lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate continueranno ad essere uno degli strumenti da utilizzare sempre di più per promuovere l’adempimento fiscale.
Nel 2024 ne sono state inviate 3,2 milioni che hanno portato a un incasso di 4,5 miliardi.
Anche grazie all’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale e allo sviluppo dell’interoperabilità delle banche dati, si inviteranno i contribuenti a mettersi in regola per incrementare le entrate che derivano da attività di prevenzione e l’attività sarà monitorata con un nuovo indicatore.
Complessivamente il recupero delle entrate con le attività di prevenzione nel 2024 hanno raggiunto 14 miliardi: si prevede un incremento del 5 per cento entro la fine del 2027 e del 10 per cento entro la fine 2029.
Dal catasto ai tempi dei rimborsi IVA: gli obiettivi fiscali da raggiungere entro il 2029
In un quadro coerente per la propensione all’evasione si traccia un trend discendente: si punta a una riduzione del 5 per cento nel 2025, che dovrebbe arrivare al 15 per cento nel 2026.
I passi avanti nel raggiungimento degli obiettivi fiscali previsti dal Piano Strutturale prevedono, inoltre, anche una riduzione dei tempi per ottenere i rimborsi IVA: nel 2024 l’attesa ha avuto una media di 74 giorni ed entro il 2027 dovrebbe arrivare a 67 giorni.
Stessa percentuale di recupero del gettito, ma in tempi più lunghi, entro il 2029, è prevista in relazione al riordino delle detrazioni.
Attualmente il progetto di una revisione organica delle tax expenditures, ovvero delle spese fiscali che derivano dalle agevolazioni che riducono le imposte da versare per i contribuenti, sembra ancora tutto da attuare. Per ora il Governo ha messo in campo solo delle correzioni mirate come, ad esempio, un taglio trasversale che tocca i redditi più alti, salvaguardando le famiglie numerose, o una riduzione delle agevolazioni legate all’edilizia.
Ma su questo fronte, si fa solo un bilancio di quanto già approvato, i prossimi passi sono tutti da compiere.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Sempre più lettere dell’Agenzia delle Entrate sul catasto (e non solo)