Disponibile online il nuovo albo dei certificatori del credito d'imposta per ricerca e sviluppo. Attiva da oggi anche la piattaforma informatica con la quale le imprese possono selezionare il certificatore scelto
Online da oggi il nuovo albo dei certificatori del credito d’imposta per ricerca e sviluppo.
Ad annunciarlo è il MIMIT nel comunicato del 15 maggio, nel quale annuncia anche che, sempre da oggi, sarà disponibile la piattaforma informatica con la quale le imprese possono selezionare il certificatore prescelto e versare i diritti di segreteria.
I certificatori potranno caricare le certificazioni a partire dal 5 giugno. A breve saranno forniti dal Ministero il modello di certificazione da utilizzare e le relative linee guida.
Credito d’imposta ricerca e sviluppo: online l’albo dei certificatori
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il comunicato stampa pubblicato il 15 maggio informa che a partire da oggi è disponibile online il nuovo albo dei certificatori del credito d’imposta in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.
Si tratta dell’albo che raccoglie l’elenco dei certificatori, cioè i soggetti incaricati di certificare che le attività delle imprese rientrino tra quelle che danno diritto al credito d’imposta ricerca e sviluppo.
È stato istituito con il DPCM del 15 settembre 2023, e il successivo decreto MIMIT del 21 febbraio 2024 ha individuato le modalità e i termini di presentazione delle domande per l’iscrizione.
Come si legge nel documento, l’apposita commissione incaricata dal Ministero ha disposto l’iscrizione all’albo dei certificatori idonei (indicati all’allegato 1 del decreto direttoriale del 15 maggio) tra le domande pervenute alla data del 30 aprile.
L’albo, dunque, è online e consultabile dalle ore 12.00 di oggi. La consultazione è libera e non prevede alcuna forma di autenticazione.
Il Ministero, inoltre, annuncia che a partire dalle ore 14.00 è operativa anche la piattaforma informatica con la quale le imprese che hanno effettuato o che intendano effettuare investimenti nei campi di ReS, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica possono selezionare il certificatore prescelto e versare i diritti di segreteria.
A partire dal prossimo 5 giugno, poi, utilizzando lo stesso portale, i certificatori potranno procedere al caricamento delle certificazioni richieste dalle imprese e rilasciate.
Entro la fine del mese di maggio, il Ministero metterà a disposizione il modello di certificazione da utilizzare e le linee guida che i certificatori dovranno seguire per la corretta applicazione del credito d’imposta.
Credito d’imposta ricerca e sviluppo: come iscriversi all’albo dei certificatori
Possono richiedere l’iscrizione all’albo le persone fisiche, le imprese, le università e gli enti di ricerca in possesso dei requisiti tecnici indicati all’articolo 2 del DPCM del 15 settembre 2023.
Nei 90 giorni successivi alla presentazione della domanda, il Ministero verifica il possesso dei requisiti e, in caso di esito positivo, nei 15 giorni successivi provvede alla pubblicazione sul sito istituzionale dei nomi dei soggetti iscritti all’Albo.
I soggetti interessati all’iscrizione all’albo dei certificatori devono utilizzare l’apposita piattaforma informatica disponibile sul sito del Ministero per inviare la domanda. Per procedere con la richiesta e l’iscrizione è necessario:
- accedere al servizio esclusivamente tramite SPID o CIE;
- il possesso della firma digitale intestata al richiedente;
- procedere al pagamento:
- dell’imposta di bollo da 16 euro. Il bollo deve essere pagato esclusivamente tramite PagoPA (tramite lo stesso portale);
- della tassa di concessione governativa di 168 euro. La tassa di concessione governativa va versata sul c/c postale n. 8003 intestato a: “Agenzia delle Entrate - Centro Operativo di Pescara - Tasse Concessioni Governative”, causale: “Codice 8617 - Iscrizione Albo certificatori credito R&S”.
La scansione fronte e retro del bollettino in un unico file in formato PDF va caricata sul portale, come dimostrazione dell’avvenuto pagamento.
Ai fini del mantenimento dell’iscrizione sarà necessario anche dimostrare la continuità nello svolgimento dell’attività. Per ogni anno successivo a quello di iscrizione, infatti, si dovrà integrare il requisito del completamento nel triennio precedente di idonee attività afferenti agli ambiti di ricerca e sviluppo, innovazione e design.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Credito d’imposta ricerca e sviluppo: online l’albo dei certificatori