L'indennità di frequenza è una prestazione economica riconosciuta ai minori con disabilità: dai requisiti al rapporto con l'indennità di accompagnamento e la legge 104, di seguito le istruzioni INPS di riferimento.
Cos’è l’indennità di frequenza e quali sono i requisiti per fare domanda INPS?
Nelle righe che seguono una guida alla prestazione economica riconosciuta ai minori con disabilità.
Il Piano Nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia, approvato lo scorso 13 luglio dal Consiglio Europeo su proposta della Commissione, prevede tra i suoi obiettivi l’inclusione sociale e la realizzazione di progetti individuali di vita dei soggetti disabili, per renderli adulti liberi e indipendenti.
Per realizzare questo scopo, il Governo italiano ha approvato a dicembre 2021 un disegno di legge delega sulla disabilità con gli indirizzi per l’introduzione, nei decreti attuativi, delle misure utili ad armonizzare la normativa e le prestazioni oggi in vigore, nell’ottica della de-istituzionalizzazione e della promozione dell’autonomia delle persone disabili.
Nei prossimi mesi è dunque lecito aspettarsi novità legislative importanti sui temi dell’invalidità e degli assegni mensili di assistenza, dell’indennità di accompagnamento e di quella di frequenza.
Ma, in attesa di una riforma organica, vediamo in cosa consiste oggi l’indennità di frequenza e quali sono i requisiti per richiederla.
Guida all’indennità di frequenza
- Cos’è l’indennità di frequenza e quali sono i requisiti per fare domanda INPS
- Domanda INPS indennità di frequenza
- Chi può richiedere l’indennità di frequenza: i requisiti
- Indennità di frequenza anche in caso di disturbi specifici dell’apprendimento
- Indennità di frequenza, rapporto con altre misure, legge 104 e accompagnamento
Cos’è l’indennità di frequenza e quali sono i requisiti per fare domanda INPS
I minori di 18 anni, con difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni della propria età, possono ottenere l’indennità di frequenza, una prestazione economica volta al loro inserimento scolastico e sociale.
Grazie all’introduzione, nel 1990, della legge n. 289, la prestazione può essere richiesta anche da coloro che hanno una riduzione delle proprie capacità uditive superiore ai 60 decibel nell’orecchio migliore, considerando le frequenze 500, 1200 e 2002 hertz, in gergo “ipoacusici”, che rispettano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla norma.
L’importo, erogato mensilmente, è pari nel 2022 a 291,69 euro, e viene riconosciuto dal giorno successivo al mese di inizio del corso frequentato dal minore per tutta la sua durata o dell’avvio della terapia riabilitativa.
Si tratta di una misura finalizzata a sostenere economicamente le famiglie dei minori disabili che frequentano corsi di istruzione di ogni ordine e grado, scuole di formazione professionale pubbliche o private in regime di convenzione o asili nido (Circolare INPS n.11 del 2003).
Il contributo è riconosciuto invece agli ipoacusici per la frequenza di centri ambulatoriali, diurni o di tipo semi residenziale pubblici o privati in convenzione, specializzati nel trattamento terapeutico, nella riabilitazione e nel recupero dei portatori di handicap.
Domanda INPS indennità di frequenza
La prestazione è erogata su domanda dell’interessato, dopo il riconoscimento delle difficoltà del minore da parte di un medico certificatore.
Il certificato, accompagnato da una ricevuta con un codice identificativo, deve essere allegato alla domanda e trasmesso tramite il sito INPS (servizio di “Invalidità civile - Procedure accertamento requisito sanitario”).
Al termine del procedimento, INPS trasmette, con raccomandata A/R o PEC, il verbale di accertamento e l’interessato deve completare l’iter comunicando i requisiti socioeconomici richiesti dalla legge nel modello AP70.
Dopo il compimento dei 18 anni, non è necessario presentare altri certificati medici e si possono richiedere le prestazioni di invalidità per i maggiorenni sulla base della legge 114 del 2014.
L’assegno continua ad essere erogato dopo la maggiore età in via provvisoria e viene riconfermato, sotto forma di invalidità civile, con un nuovo accertamento sanitario, se permangono i requisiti socioeconomici dichiarati nel modello AP70.
Chi può richiedere l’indennità di frequenza: i requisiti
Tra i requisiti richiesti dalla legge per l’indennità di frequenza:
- reddito annuo fino a 5.010,20 euro (Circolare INPS n.197 del 23 dicembre 2021), calcolato considerando, il reddito dell’anno in cui si presenta la domanda e gli ulteriori redditi percepiti degli anni precedenti, ad esclusione della casa di abitazione;
- residenza in Italia o in paesi membri dell’UE con iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
- cittadinanza in Paesi extracomunitari anche senza permesso di soggiorno da un anno (Sentenza della Corte Costituzionale 187/2010).
La Circolare INPS n.11 del 2003 ha esteso l’indennità anche alla frequenza degli asili nido.
La frequenza della scuola o di un centro riabilitativo deve essere certificata dall’Istituto di istruzione e corrispondere ad almeno i tre quarti dell’orario annuale previsto. La permanenza nella struttura riabilitativa deve inoltre essere continuativa e non sporadica ed occasionale.
Indennità di frequenza anche in caso di disturbi specifici dell’apprendimento
Tra le disabilità che danno diritto oggi all’indennità di frequenza rientra anche la dislessia.
I disturbi specifici dell’apprendimento, che coinvolgono l’abilità di lettura, di scrittura e di calcolo e che si manifestano spesso con l’inizio della scolarizzazione, danno diritto a richiedere dunque l’assegno, se il medico certifica che il disturbo DSA si traduce in effettive difficoltà nelle attività scolastiche.
Indennità di frequenza, rapporto con altre misure, legge 104 e accompagnamento
La prestazione è incompatibile con altre indennità in vigore, come quella per i ciechi civili parziali e quella di comunicazione per i sordi.
Può essere richiesta contemporaneamente al riconoscimento dei benefici della legge 104 oppure indipendentemente, ed è cosa diversa dall’indennità di accompagnamento che viene erogata, a prescindere dall’età anagrafica e dal reddito familiare, se il minore non è in grado di deambulare o svolgere in modo autonomo gli atti di vita quotidiana.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Indennità di frequenza per minori con disabilità: requisiti e incompatibilità