Quando si può notificare il rinnovo del contratto di cessione del quinto della pensione? I chiarimenti nel messaggio INPS
In arrivo novità per il rinnovo dei contratti di cessione del quinto della pensione.
Con un messaggio pubblicato sul sito istituzionale l’INPS comunica che la procedura telematica dedicata all’operazione è stata implementata con una funzione automatica di controllo.
Bloccherà i contratti di rinnovo di cessione nel caso in cui la relativa stipula arrivi prima del pagamento dei 2/5 delle rate pattuite nel contratto.
Cessione del quinto della pensione: quando si può notificare il rinnovo del contratto?
Con il messaggio n. 85 del 2025 l’INPS si sofferma su alcune novità relative al rinnovo dei contratti di finanziamento stipulati dai pensionati e per i quali è prevista la restituzione attraverso la cessione del quinto della pensione.
Si tratta, ricordiamo, dello strumento che permette ai pensionati INPS di ottenere un prestito personale da una banca. L’importo ricevuto, poi, verrà restituito tramite la cessione di una somma, fino a un quinto della pensione (20 per cento), che verrà trattenuta in automatico.
Per quanto riguarda appunto il rinnovo del prestito, l’INPS ricorda come non sia possibile stipulare un contratto per una nuova cessione prima che siano stati pagati i 2/5 delle rate pattuite nel precedente contratto.
Nel caso in cui il contratto di rinnovo sia stato notificato dalle Banche/Società finanziarie prima della scadenza dei termini indicati e, quindi, prima del pagamento dei due quinti delle rate pattuite, l’INPS è tenuto ad deve emanare un provvedimento di rigetto.
Ebbene, a questo proposito, l’Istituto comunica che la procedura telematica dedicata “Quote Quinto” è stata implementata con una funzione automatica di controllo.
Questa provvede a bloccare i contratti di rinnovo di cessione nel caso in cui la relativa stipula sia antecedente al pagamento dei 2/5 delle rate pattuite nel contratto.
Cessione del quinto della pensione: come funziona la procedura online
Come evidenziato dall’Istituto nel messaggio, i contratti di rinnovo di cessione che vengono notificati prima dell’attivazione della funzione di blocco automatico, che nella procedura Quote Quinto risultano in stato “proposto”, saranno oggetto di verifica amministrativa da parte delle strutture territoriali competenti dell’INPS.
Nel caso in cui detti contratti non risultino conformi al limite temporale del pagamento dei due quinti delle rate stabilite nel contratto, la procedura Quote Quinto segnala alle Strutture dell’INPS il mancato decorso del termine con il consueto alert e vengono bloccati.
Per poter individuare con esattezza i limiti temporali relativi al pagamento dei due quinti delle rate, l’INPS precisa che, se necessario, il calcolo viene arrotondato, per difetto o per eccesso, all’intero più vicino.
Ad esempio, per un contratto di rinnovo di un finanziamento con piano di ammortamento di 48 rate notificato all’INPS nel mese di marzo 2024 (con decorrenza giuridica aprile 2024 e scadenza marzo 2028) può essere notificato all’INPS a decorrere dalla 19a rata, e cioè dal 1° ottobre 2025.
Un contratto di rinnovo di un finanziamento che invece prevede un piano di ammortamento di 72 rate notificato all’INPS nel mese di marzo 2024 (con decorrenza giuridica aprile 2024 e scadenza marzo 2030) può essere notificato all’INPS a decorrere dalla 29a rata, e quindi dal 1° agosto 2026.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Cessione del quinto della pensione: quando si può notificare il rinnovo del contratto?