Fondo centrale di Garanzia, le domande di finanziamento stanno per raggiungere il numero di 400.000. Lo rende noto il comunicato MEF numero 131 del 17 maggio 2020: i prestiti sotto i 25.000 euro si attestano a 356.826 per 7,4 miliardi di euro.
Fondo centrale di Garanzia, le domande di finanziamento stanno per raggiungere il numero di 400.000.
Lo rendono noto i dati del comunicato congiunto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero dello Sviluppo Economico, della Banca d’Italia, dell’Associazione Bancaria Italiana, del Mediocredito Centrale e della Sace del 27 maggio 2020.
Le richieste di adesione alle moratorie sui prestiti salgono a 2,4 milioni per un valore di 250 miliardi di euro.
Attraverso Sace sono state concesse garanzie per 204 milioni di euro per 27 richieste ricevute.
Fondo centrale di Garanzia, dati MEF: quasi 400.000 domande di finanziamento
Le domande di finanziamento per il Fondo centrale di Garanzia raggiungono quasi il numero di 400.000.
Lo rende noto il comunicato congiunto numero 114 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero dello Sviluppo Economico, della Banca d’Italia, dell’Associazione Bancaria Italiana, del Mediocredito Centrale e della Sace, del 27 maggio 2020.
- MEF - Comunicato congiunto numero 114 del 27 maggio 2020
- Credito e liquidità per famiglie e imprese: le domande di moratoria sui prestiti salgono a 250 miliardi; quasi 400.000 le richieste di finanziamenti al Fondo Centrale di Garanzia; Sace concede garanzie per 204 milioni di euro, 27 le richieste.
In base ai dati aggiornati allo scorso 15 maggio, rilevati dalla Banca d’Italia, sono state inviate quasi 2,4 milioni di domande o comunicazioni di moratoria su prestiti, per il valore di quasi 250 miliardi di euro.
In base alle stime, circa l’84% delle domande ha avuto esito positivo, il 2% è stato rifiutato e la parte rimanente è ancora in fase di elaborazione.
Una fotografia più dettagliata mostra che il 44% delle domande di moratoria provengono da società non finanziarie, per circa 165 miliardi di euro di prestiti.
Le domande delle famiglie sono quasi 1,3 milioni, per prestiti complessivi di 80 miliardi di euro.
Le PMI che hanno richiesto i prestiti in base all’articolo 56 del decreto Cura Italia sono quasi 1,2 milioni ed ammontano, nel complesso, a 143 miliardi di euro.
Le adesioni alla moratoria promossa dall’ABI si fermano a 43 mila ed chiedono l’impiego di circa 7 miliardi di euro di finanziamenti.
Fondo centrale di Garanzia, dati MEF: le garanzie per i finanziamenti al di sotto dei 25.000 euro
Nel comunicato congiunto del 27 maggio 2020 vengono presentati anche i dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC).
Vengono segnalate, nel complesso, 395.039 richieste pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo al 26 maggio 2020.
Le richieste di finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti superano l’importo totale di 18,1 miliardi di euro.
Le domande relative alle misure introdotte con i decreti Cura Italia e Liquidità sono 392.376 e richiedono l’impiego di circa 17,8 miliardi di euro.
Tra queste, sono oltre 356.826 quelle che si riferiscono ai finanziamenti fino a 25.000 euro, con percentuale di copertura al 100%. L’importo finanziato è di circa 7,4 miliardi di euro.
Tali importi possono essere erogati senza la necessità di attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore.
Il numero delle domande cresce nei rapporti settimanali della Task Force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Coronavirus.
Alla data del 6 maggio 2020 erano appena 70.000 per un valore complessivo di circa 1,5 miliardi di euro.
Al 12 maggio 2020 si è raggiunto il numero di 130.332 domande per somme complessive pari a 2,8 miliardi di euro.
A circa due settimane da tale data sono più che raddoppiate, superando le 350 mila e raggiungendo la soglia dei 7,4 miliardi di euro.
Un trend che mostra quindi un progressivo incremento che, nell’ultimo periodo, ha accelerato la sua crescita.
Fondo centrale di Garanzia, dati MEF: le difficoltà dell’effettivo accesso al credito
Alla facilitazione teorica per l’accesso al credito in favore di piccole e medie imprese, lavoratori autonomi e professionisti titolari di partita IVA, sulle richieste di garanzia statale relative ai prestiti fino a 25.000 euro, non ha corrisposto altrettanta facilità sul piano pratico.
In un periodo in cui crescono le domande e in Parlamento la legge di conversione del decreto Liquidità prevede l’innalzamento della somma a 30.000 euro e un allungamento dei tempi per la restituzione da 6 a 10 anni, sono ancora molte le aziende che non riescono ad ottenere i finanziamenti garantiti.
In alcuni casi gli istituti di credito, sebbene per tali prestiti non sia prevista alcuna valutazione di merito andamentale e di natura economico-finanziaria, richiedono ulteriore documentazione non dovuta prima dell’approvazione dei piani.
In altri casi, come denunciato dall’Associazione Nazionale Commercialisti l’ulteriore liquidità non viene intesa come aggiuntiva. Alcuni prestiti sono, infatti, stati subordinati al rientro di precedenti affidamenti, sebbene ciò non sia previsto dalla normativa vigente.
Restano, poi, i vincoli legati all’importo massimo del finanziamento totalmente garantito dallo Stato e senza valutazione da parte del Fondo: non può superare il 25% dei ricavi riportati nell’ultima dichiarazione dei redditi o bilancio depositato.
A complicare il quadro si aggiungono, infine, le novità della legge di conversione del DL Liquidità, che deve essere convertito dal parlamento entro il 7 giugno prossimo, per evitarne la decadenza.
Alcune delle modifiche, infatti, potrebbero interessare anche i piani già accordati, determinandone quindi potenziali necessità di modifiche.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Fondo centrale di Garanzia, dati MEF: quasi 400.000 domande di finanziamento