In arrivo modifiche per l'ecobonus auto. Si punta a un piano pluriennale. Le misure allo studio del Tavolo Automotive
Allo studio del governo ci sono anche le modifiche all’ecobonus auto.
Si punta a un piano pluriennale che favorisca le produzioni a elevato contenuto di componentistica europea e che garantisca la sostenibilità delle produzioni.
È quanto emerge dalla riunione del “Tavolo Automotive”, presieduto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le cui conclusioni sono state diffuse con il comunicato stampa del 7 agosto.
Ecobonus auto: allo studio un piano pluriennale
L’incentivo ecobonus auto, la cui ultima finestra di prenotazione si è aperta lo scorso 3 giugno, ha già raggiunto quattro dei cinque obiettivi stabiliti.
Ad affermarlo è il MIMIT nel comunicato stampa del 7 agosto 2024.
In circa due mese sarebbero quattro i traguardi raggiunti:
- accompagnare la transizione energetica;
- rinnovare il parco auto circolante troppo obsoleto;
- supportare soprattutto le persone fisiche;
- sostenere le fasce le meno abbienti.
L’obiettivo che non è stato raggiunto è l’aumento dei volumi produttivi degli stabilimenti italiani.
“Per questo motivo il piano incentivi per i prossimi anni verrà rimodulato, spostando il focus sull’offerta e puntando su una programmazione pluriennale delle risorse per favorire le case automobilistiche nella programmazione degli investimenti e le famiglie negli acquisti.”
spiega il comunicato diffuso al termine della riunione del “Tavolo Automotive”, presieduto dal ministro Adolfo Urso, insieme al viceministro Valentino Valentini e ai sottosegretari Fausta Bergamotto e Massimo Bitonci.
Alla riunione, che si è tenuta presso Palazzo Piacentini, hanno partecipato:
- i rappresentati delle aziende che producono veicoli in Italia;
- le organizzazioni sindacali e datoriali della filiera;
- le Regioni;
- l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, Anfia.
Le principali conclusioni a cui è giunto il “Tavolo Automotive” sono due modifiche all’incentivo:
- l’introduzione di un meccanismo che favorisca le produzioni a elevato contenuto di componentistica europea;
- la previsione di un meccanismo che garantisca la sostenibilità delle produzioni.
Le risorse a disposizione per gli anni futuri sono le seguenti:
- 750 milioni di euro per il 2025;
- un miliardi di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2030.
Nel comunicato stampa viene inoltre sottolineato che:
“In parallelo al concretizzarsi della politica di attrazione di nuovi player e alla necessità di accompagnare il processo di riqualificazione della componentistica italiana verrà incrementata la quota destinata all’offerta pari a 50 milioni nel 2022 e 350 milioni annui nel successivo biennio.”
Allo studio dell’esecutivo ci sono delle modifiche all’ecobonus auto, per un piano pluriennale dell’agevolazione.
A partire dal mese di settembre sarà avviata la definizione di un nuovo schema di incentivi di domanda e offerta della filiera che tenga conto delle indicazioni delle altre amministrazioni coinvolte e delle proposte avanzate dai principali stakeholder che hanno partecipato al “Tavolo Automotive”.
Ecobonus auto: la situazione dei fondi residui
I dati sull’ecobonus auto, presentati nel corso della riunione svolta, hanno confermato l’utilizzo dell’agevolazione.
A poche ore dall’apertura della piattaforma le risorse a disposizione per le auto elettriche si sono esaurite.
I circa 230 milioni di euro sono stati richiesti con oltre 25.000 prenotazioni.
L’83 per cento delle richieste ha previsto l’ottenimento dell’incentivo con una contestuale rottamazione. Il 42 per cento delle rottamazioni hanno riguardato veicoli fino a Euro 3.
In merito ai beneficiari dell’agevolazione:
- il 77 per cento delle risorse prenotate ha interessato le persone fisiche;
- nel caso delle auto elettriche, le persone fisiche sono state il 72 per cento;
- circa un quarto delle persone fisiche che hanno prenotato gli incentivi ha un’ISEE fino a 30.000 euro.
Nel comunicato stampa viene precisato quanto segue:
“in merito alle auto elettriche, il 41 per cento delle prenotazioni inserite da persone fisiche interessa persone a basso ISEE, per un valore pari al 49 per cento delle risorse disponibili.”
Prendendo in considerazione i dati aggiornati, riportati nell’apposita pagina del portale del MIMIT relativo all’ecobonus auto, al momento risultano esauriti i fondi relativi alle auto elettriche e alle auto usate per Taxi e noleggio con conducente.
Sono invece ancora disponibili i fondi per motocicli e ciclomotori, i fondi per l’incentivo di acquisti di veicoli commerciali N1 e N2 e quelli relativi al cosiddetto ecobonus retrofit (per l’installazione di impianti nuovi a GPL o a metano per l’autotrazione su veicoli di categoria M1.)
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Ecobonus auto: allo studio un piano pluriennale