Anche nel 2025 sarà possibile accedere alla carta dedicata a te, ma come funzionerà? La Legge di Bilancio conferma la misura, ma con meno fondi
Le famiglie che hanno ricevuto la carta dedicata a te hanno tempo fino a fine febbraio per utilizzare l’importo della prepagata per le spese alimentari, la benzina o i trasporti. Ma anche nel 2025 sarà possibile beneficiare del sostegno economico.
La conferma dell’agevolazione arriva dal rifinanziamento previsto dalla Legge di Bilancio.
Accanto alla buona notizia, però, c’è anche una sorpresa negativa: la dotazione a disposizione è di 500 milioni di euro, più bassa di quella attuale. Quale può essere la conseguenza? Potrebbe ridursi l’importo erogato o la platea interessata.
Già al secondo anno di vita, in ogni caso la social card sarà riproposta ancora: dai requisiti a cosa si può comprare, una panoramica su come funziona attualmente la misura.
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Carta dedicata a te anche nel 2025: importo più basso?
La carta dedicata a te già riproposta dalla Legge di Bilancio dello scorso anno è stata assegnata a circa 1,3 milioni di famiglie con un ISEE fino a 15.000 euro che si trovavano in condizione di priorità all’interno del territorio di riferimento sulla base delle condizioni economiche e anagrafiche.
Chi aveva già dall’anno precedente una prepagata a disposizione ha ricevuto una ricarica mentre i nuovi nuclei beneficiari della misura sono stati invitati, tramite una lettera del Comune, a ritirare la postepay del valore di 500 euro presso gli uffici postali.
Entro il 28 febbraio sarà necessario utilizzare il saldo a disposizione per non perderlo e mentre le famiglie che hanno ricevuto la social card cominciano a beneficiare della carta dedicata a te prevista per quest’anno, arriva la conferma dell’agevolazione anche per il 2025.
I lavori della Manovra volgono al termine, si attende l’approvazione definitiva con l’ok di Camera e Senato entro il 31 dicembre, ed emergono due notizie:
- la conferma anche per il 2025;
- la riduzione del fondo a disposizione pari a 500 milioni di euro: per il 2024 è pari a 600 milioni di euro e può contare anche sulle risorse residue della precedente annualità.
Accanto alla conferma si fa spazio l’ipotesi di una riduzione dell’importo a disposizione o della platea delle famiglie beneficiarie.
Carta dedicata a te anche nel 2025: come funziona? Nessuna domanda, ma verifica dei requisiti
Attualmente la carta dedicata a te è riconosciuta in via automatica, senza presentare domanda.
È l’INPS, insieme ai Comuni, che verifica i requisiti per poter erogare la social card. Prima di tutto vengono prese in considerazione le famiglie che hanno un ISEE, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, fino a 15.000 euro.
Sulla base di questa caratteristica, viene stilata una graduatoria per ogni territorio, considerando i nuclei familiari con almeno tre componenti e tenendo conto della seguente scala di priorità:
- la presenza di un componente nato entro il 31 dicembre 2010;
- la presenza di un componente nato entro il 31 dicembre 2006;
- e a seguire tutti gli altri.
A parità di condizioni, la carta dedicata a te viene riconosciuta sempre a chi ha un ISEE più basso.
Sempre considerando le regole attuali, una volta che la social card è stata riconosciuta tramite l’assegnazione di una prepagata o con una ricarica della social card già in possesso della famiglia è possibile effettuare acquisti di tre tipi, beneficiando, in alcuni casi, anche di particolari sconti:
- beni alimentari di prima necessità;
- benzina;
- abbonamenti ai mezzi pubblici.
E il rischio che emerge con la riduzione delle risorse è proprio una restrizione dell’utilizzo: nell’anno di debutto della misura è stato previsto inizialmente un fondo di 500 euro e le prepagate erano state messe in campo solo per le spese alimentari.
Carta dedicata a te anche nel 2025: come funziona e cosa si può comprare?
Anche per il 2024, come per lo scorso anno, il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare ha stilato una lista della spesa per indicare cosa si può comprare con la carta dedicata a te:
- carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole;
- pescato fresco;
- tonno e carne in scatola;
- latte e suoi derivati
- uova;
- oli d’oliva e di semi;
- prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria;
- pizza e prodotti da forno surgelati;
- paste alimentari;
- riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale;
- farine di cereali;
- ortaggi freschi, lavorati, e surgelati;
- pomodori pelati e conserve di pomodori;
- legumi;
- semi e frutti oleosi;
- frutta di qualunque tipologia;
- alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula);
- lieviti naturali;
- miele naturale;
- zuccheri.
- cacao in polvere;
- cioccolato;
- acque minerali;
- aceto di vino;
- caffè, tè, camomilla;
- prodotti DOP e IGP.
Dall’elenco resta sempre esclusa “qualsiasi tipologia di bevanda alcolica”. Per il 2025 i dettagli dovranno essere ancora chiariti: prima con l’approvazione della Legge di Bilancio, ma il lavoro sul testo attualmente è solo all’inizio, e poi tramite eventuali decreti attuativi che chiariranno come per le altre annualità le istruzioni operative.
Ma i tempi sono ancora acerbi per avere informazioni più dettagliate: per ora le ultime notizie confermano solo un rifinanziamento della carta dedicata a te con una dotazione di 500 milioni, più bassa di quest’anno.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Carta dedicata a te, come funziona nel 2025? Dall’importo ai requisiti