Pubblicato il rapporto trimestrale sul contenzioso tributario. Nel 1° trimestre del 2024 viene registrato un aumento dei ricorsi in primo grado e una diminuzione di quelli in appello
La fotografia sul contenzioso tributario del 1° trimestre 2024 fa registrare un aumento del 38,1 per cento dei nuovi ricorsi in primo grado e una diminuzione del 2,6 per cento dei nuovi appelli.
A renderlo evidente è il rapporto trimestrale sullo stato del contenzioso tributario del periodo compreso tra gennaio e marzo di quest’anno, pubblicato sul sito del Dipartimento della giustizia tributaria.
Le Corti di giustizia hanno ricevuto complessivamente 68.708 nuovi ricorsi, mentre i contenziosi definiti sono stati 57.293.
Contenzioso tributario: i dati del rapporto del primo trimestre 2024
Il rapporto sullo stato del contenzioso tributario del primo trimestre dell’anno, pubblicato l’8 luglio 2024, fornisce un quadro sul primo trimestre dell’anno.
L’analisi statistica annuale mostra un incremento del 38,1 per cento dei nuovi ricorsi in primo grado e una diminuzione del 2,6 per cento dei nuovi appelli.
A motivare l’aumento delle liti in primo grado è il ripristino del termine ordinario di 30 giorni per la costituzione in giudizio.
In precedenza tale limite era fissato a 90 giorni concessi dall’istituto della mediazione. Tale istituto è stato però abrogato nel 2024.
Nel confronto delle liti giunte a definizione nel periodo indicato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è stato registrato:
- un aumento del 25,7 per cento nel primo grado;
- un incremento dell’8,2 per cento nel secondo grado.
I contenziosi pendenti in entrambi i gradi di giudizio sono diminuiti del 3,9 per cento rispetto al 31 marzo 2023:
- un calo significativo è stato registrato nel secondo grado, con una variazione del 16,2 per cento;
- un leggero aumento è invece stato fatto registrare nel primo grado, con una crescita del 4,0.
Contenzioso tributario: i dati sull’esito dei giudizi
Nel rapporto trimestrale sullo stato del contenzioso tributario sono stati forniti anche i dati relativi all’esito dei giudizi.
In primo grado è risultato completamente favorevole all’ente impositore il 47,71 per cento dei giudizi. Il valore complessivo si è attestato 2.675 milioni di euro, ovvero il 59,38 per cento del valore dei ricorsi definiti.
Sono invece stati completamente favorevoli al contribuente il 28,32 per cento dei giudizi. In questo caso il valore registrato è di 608 milioni di euro, ossia il 13,51 per cento del valore dei ricorsi definiti.
I giudizi intermedi hanno rappresentato l’8,89 per cento delle cause e in questo caso il valore è stato di 463 milioni di euro.
Anche per le cause in appello, la percentuale di giudizi terminata con esito interamente favorevole all’ente impositore si è attestato su una percentuale simile a quelle di primo grado: sono state il 46,06 per cento, con un valore di 1.239 milioni di euro, per il 40,80 per cento del valore degli appelli definiti.
Lievemente minore rispetto ai giudizi di primo grado è la percentuale dei giudizi completamente favorevoli al contribuente, che si è attestata al 25,22 per cento.
In questo caso il valore è stato di 568 milioni di euro, ovvero il 18,7 per cento del valore degli appelli definiti.
Le cause con giudizi intermedi si attestano al 7,5 per cento e raggiungono il valore di 422,79 milioni di euro.
Il Rapporto del Dipartimento della giustizia tributaria evidenzia, infine, un consolidamento dell’uso delle funzionalità per la redazione digitale delle sentenze che, nel primo trimestre 2024, ha raggiunto il 95,8 per cento dei provvedimenti depositati.
Il tempo medio di deposito è di 42 giorni, molto inferiore rispetto a quello dei depositi analogici che si attesta sui 96 giorni.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Contenzioso tributario: i dati del rapporto del primo trimestre 2024